Bravo...stai imparando ^_^...ma qualche consiglio.
1. Usa sempre la punteggiatura.
2. la quarta strofa suona male ed è sintatticamente scorretta, anche se l'intenzione è lodevole. Hai usato l'accusativo alla greca "sfiorato", che in latino ha il valore di un verbo passivo ("perifrastica passiva"), quindi dovrebbe essere retto da un complemento d'agente e, pertanto, la quarta strofa dovrebbe suonare così: "dall'avanzàr della notte sfiorato". Ovvero, "l'occhio che attende è sfiorato dalla notte".
3. l'uso di "avanzato" riferito all'autunno è perfetto, anche se non sono d'accordo sulla ripetizione nella 4^ strofa con il verbo "avanzàr": questa è solo un'opinione personale e quindi la licenza del poeta comanda su tutto.
Vediamo come potrebbe essere:
"Vaga l'occhio tremante e incerto, come foglia d'autunno avanzato: attende, impaziente e coperto, dall'avanzàr della notte sfiorato.
Al cremonese la metto in prosa io
"L'occhio stanco si muove tremando, facendo fatica a restare in piedi come una foglia del tardo autunno: (intanto), l'occhio è chiuso e attende (il sonno?), sfiorato dalla notte che avanza."
non è che non afferro la poesia, ma per l'appunto afferro la poesia, se lei si lasciasse afferrare per altro. Caro pianista ritenta, non è detto che tu non riesca.
Da giovane studente, alunno d'istituto, non andai mai d'accordo col piombo o col bismuto; anche il vitale ossigeno mi soffocava; il sodio, per un destino amaro, sempre rimò con odio; m'asfissiò forte a scuola, prima che, in guerra, il cloro; forse perfino, in chimica, m'infastidiva l'oro. E di tutta la serie sì numerosa e varia di corpi e d'elementi, sol mi garbava l'aria, quella dei campi, libera, nel bel mese di luglio: finché non m'insegnarono che anch'essa era un miscuglio
così l'Alberto Cavaliere nei versi distillati della sua chimica in versi e' una buona lettura
Hi hi hi, mi consola sapere che non sono l'unico a non capire il linguaggio poetico. Però, caro cremonese, la chimica (che credo di conoscere abbastanza, anzi troppo!!!) mal si presta ad esser declamata in versi.....
Alberto Cavaliere???? Lo conosco benissimo, o meglio, mio nonno lo conosceva di persona....erano quasi coetanei (lui del 1897, mio nonno del 1898,....è di Cittanova (RC)....a pochi km da dove abitava mio nonno...!! Ho la raccolta delle sue divertenti e autoironiche poesie.....odiava la chimica ma era chimico...proprio come me...mi ricordo la simpatica poesia dove ringraziava il suo datore di lavoro per averlo assunto....nonostante, a suo dire, fosse un chimico scarso.
Ci risiamo con i professori. Non bastava Soyuz1968, ci si mette anche il cremonese. Bravo anonimo, il concetto è chiaro. Non è che questi siano dei professori veramente? Per passare il tempo sui blog nel pomeriggio ci sono tre possibilità. 1 Sono professori con quattro mesi di ferie l'anno 2 sono in pensione 3 hanno internet al lavoro e fanno i furbi mentre gli altri lavorano.
Acuta osservazione, spandi merda. Ma posso garantire che soyuz non fa il professore. E' una persona di vasta cultura, che ha l'unico neo di considerare cultura solo ciò che interessa a lui, chiamando il resto "culturame". Hi hi hi. Soyuz, non fare il mascellone.....
Incominciamo a fare un po' d'opera di "mascellonismo" :-D , prima con chi è, per me, solo entità virtuale: 1. non ho mai esercitato la prerogativa di docente, se non attraverso lezioni private molti anni fa: forse lo farò in un futuro, spero prossimo, come "cameo" della mia attività professionale; 2. purtroppo non sono ancora in pensione e non ho sempre tempo di fare ciò che mi interesserebbe fare; 3. al lavoro uso internet solo per sporadiche ricerche bibliografica, che a volte protraggo tra le mura domestiche, per finalità professionali e spedire e-mails interne, coprendo distanze fisiche di qualche metro, per comunicare all'"intellighenzia" aziendale i risultati del mio lavoro, evitando che possano arrivare nelle mani dei tanti fancazzisti che, altrimenti, se ne approprierebbero per non riconoscere al sottoscritto i relativi meriti; 4.) se discuto con Il Pianista, mio amico reale da oltre 10 anni, di retorica poetica, soddisfatto per il suo indubbio positivo contributo a una generale spiritualità poetica di cui sono convinto assertore, credo di poterlo fare in assoluta libertà dialettica: entrambi potremo così trovare sinergicamente spunti validi, comuni e reciproci, sia criticandoci sia riconoscendoci i rispettivi meriti; 5.)paragonare un post di Branda Time a uno scritto di Mario Capanna è, per me, un complimento di alto valore aggiunto; anche per Branda Time vale ciò che ho scritto nel precedente punto 4.).
Per coloro che, invece, conosco fisicamente, ma non in senso biblico ^_^
A.) ciò che per me è "culturame" non è mai anticultura, nè è da me considerato tale: ammetto sempre, "di default" che anche i miei interessi siano considerabili "culturame" da teste pensanti diverse dalla mia. Il concetto di "culturame" è per me ciò, spesso fine a se stesso, di cui non individuo, per mia colpa o per oggettiva mancanza, connessioni con il reale presente, con il pensiero, astratto e non, immanente e trascendente, con la sociologia etnica o con l'arte come "altra" forma espressiva associativa, allegorica e, come avviene attraverso teatro classico, catartica;
B.) della chimica, come di qualsivoglia altro argomento, si può fare poesia. Orazio scriveva ironici poemi sulle sue passeggiate e sulle persone che incontrava durante, spesso di poco gradita compagnia. Ho scritto, per mio diletto personale, poesie, parlando anche di chimica, che trovo molto belle. L'ironia delle poesie "chimiche" di Alberto Cavaliere è, però, davvero ineguagliabile!
Sono le 16.02, sono in meritata vacanza e mi sono preso una pausa dalla mia nuova scommessa didattica, cogliendo l'opportunità per rompervi un po' le scatole.
E per esacerbare la polemica sterile, sfoggerò il mio "culturame" citando la 4a massima di Ptahotep, visir del faraone Djedkara Isesi (V Din., 2400 A.C ca.), intitolata "Dell'arte di discutere con un inferiore": "Se incontri un battitore in azione, un uomo da poco che non è certo tuo eguale, che il tuo cuore non sia aggressivo contro di lui a causa della sua debolezza. Mettilo per terra, e si punirà da sè. Non rispondergli per dare sollievo al tuo cuore. Non lavare il tuo cuore a causa di colui che si oppone a te. Miserabile è colui che fa del male a un uomo da poco. La gente desidera agire conformemente a quello che tu desideri, e tu lo colpirai con la disapprovazione dei Grandi.".
Per le note esplicative, alla prossima puntata.....scherzo, non voglio tediarvi con antiche saggezze, che forse, però, rimangono sempre attuali.....
Va bene va bene, davanti a cotanta cultura non posso far altro che tirarmi indietro. Caro Pianista torna a sollecitare discussioni e/o polemiche su temi di attualità, storia, politica etc etc, altrimenti qui si va "virtualmente alle mani" :) Caro soyuz1968 chissà che in futuro non potremo diventare amici anche dal vero, ovviamente parlando in italiano corrente però.
Ci sono davvero tante cose di cui ignoro le più ampie connessioni....spero di assimilarne più che posso, anche se, ormai, l'età sta appesantendo la mia capacità di recepire il mondo che mi circonda...
17 commenti:
non ho capito in verità.
domani me lo spieghi?
Grazie
Bravo...stai imparando ^_^...ma qualche consiglio.
1. Usa sempre la punteggiatura.
2. la quarta strofa suona male ed è sintatticamente scorretta, anche se l'intenzione è lodevole. Hai usato l'accusativo alla greca "sfiorato", che in latino ha il valore di un verbo passivo ("perifrastica passiva"), quindi dovrebbe essere retto da un complemento d'agente e, pertanto, la quarta strofa dovrebbe suonare così: "dall'avanzàr della notte sfiorato". Ovvero, "l'occhio che attende è sfiorato dalla notte".
3. l'uso di "avanzato" riferito all'autunno è perfetto, anche se non sono d'accordo sulla ripetizione nella 4^ strofa con il verbo "avanzàr": questa è solo un'opinione personale e quindi la licenza del poeta comanda su tutto.
Vediamo come potrebbe essere:
"Vaga l'occhio tremante e incerto,
come foglia d'autunno avanzato:
attende, impaziente e coperto,
dall'avanzàr della notte sfiorato.
Al cremonese la metto in prosa io
"L'occhio stanco si muove tremando, facendo fatica a restare in piedi come una foglia del tardo autunno: (intanto), l'occhio è chiuso e attende (il sonno?), sfiorato dalla notte che avanza."
L'ho capita bene???
PIANISTA CONTINUA COSI CHE VAI BENONE'!!!
non è che non afferro la poesia, ma per l'appunto afferro la poesia, se lei si lasciasse afferrare per altro.
Caro pianista ritenta, non è detto che tu non riesca.
Da giovane studente, alunno d'istituto,
non andai mai d'accordo col piombo o col bismuto;
anche il vitale ossigeno mi soffocava; il sodio,
per un destino amaro, sempre rimò con odio;
m'asfissiò forte a scuola, prima che, in guerra, il cloro;
forse perfino, in chimica, m'infastidiva l'oro.
E di tutta la serie sì numerosa e varia
di corpi e d'elementi, sol mi garbava l'aria,
quella dei campi, libera, nel bel mese di luglio:
finché non m'insegnarono che anch'essa era un miscuglio
così l'Alberto Cavaliere nei versi distillati della sua chimica in versi e' una buona lettura
Hi hi hi, mi consola sapere che non sono l'unico a non capire il linguaggio poetico. Però, caro cremonese, la chimica (che credo di conoscere abbastanza, anzi troppo!!!) mal si presta ad esser declamata in versi.....
Alberto Cavaliere???? Lo conosco benissimo, o meglio, mio nonno lo conosceva di persona....erano quasi coetanei (lui del 1897, mio nonno del 1898,....è di Cittanova (RC)....a pochi km da dove abitava mio nonno...!! Ho la raccolta delle sue divertenti e autoironiche poesie.....odiava la chimica ma era chimico...proprio come me...mi ricordo la simpatica poesia dove ringraziava il suo datore di lavoro per averlo assunto....nonostante, a suo dire, fosse un chimico scarso.
Ue Cremonese, ma lavorare ogni tanto invece di scrivere c....te?
Ci risiamo con i professori. Non bastava Soyuz1968, ci si mette anche il cremonese. Bravo anonimo, il concetto è chiaro.
Non è che questi siano dei professori veramente?
Per passare il tempo sui blog nel pomeriggio ci sono tre possibilità.
1 Sono professori con quattro mesi di ferie l'anno
2 sono in pensione
3 hanno internet al lavoro e fanno i furbi mentre gli altri lavorano.
Acuta osservazione, spandi merda. Ma posso garantire che soyuz non fa il professore. E' una persona di vasta cultura, che ha l'unico neo di considerare cultura solo ciò che interessa a lui, chiamando il resto "culturame".
Hi hi hi. Soyuz, non fare il mascellone.....
Buon divertimento:
http://www.geocities.com/ Athens/ Olympus/3656/chimica/ chimica.htm
Incominciamo a fare un po' d'opera di "mascellonismo" :-D , prima con chi è, per me, solo entità virtuale:
1. non ho mai esercitato la prerogativa di docente, se non attraverso lezioni private molti anni fa: forse lo farò in un futuro, spero prossimo, come "cameo" della mia attività professionale;
2. purtroppo non sono ancora in pensione e non ho sempre tempo di fare ciò che mi interesserebbe fare;
3. al lavoro uso internet solo per sporadiche ricerche bibliografica, che a volte protraggo tra le mura domestiche, per finalità professionali e spedire e-mails interne, coprendo distanze fisiche di qualche metro, per comunicare all'"intellighenzia" aziendale i risultati del mio lavoro, evitando che possano arrivare nelle mani dei tanti fancazzisti che, altrimenti, se ne approprierebbero per non riconoscere al sottoscritto i relativi meriti;
4.) se discuto con Il Pianista, mio amico reale da oltre 10 anni, di retorica poetica, soddisfatto per il suo indubbio positivo contributo a una generale spiritualità poetica di cui sono convinto assertore, credo di poterlo fare in assoluta libertà dialettica: entrambi potremo così trovare sinergicamente spunti validi, comuni e reciproci, sia criticandoci sia riconoscendoci i rispettivi meriti;
5.)paragonare un post di Branda Time a uno scritto di Mario Capanna è, per me, un complimento di alto valore aggiunto; anche per Branda Time vale ciò che ho scritto nel precedente punto 4.).
Per coloro che, invece, conosco fisicamente, ma non in senso biblico ^_^
A.) ciò che per me è "culturame" non è mai anticultura, nè è da me considerato tale: ammetto sempre, "di default" che anche i miei interessi siano considerabili "culturame" da teste pensanti diverse dalla mia. Il concetto di "culturame" è per me ciò, spesso fine a se stesso, di cui non individuo, per mia colpa o per oggettiva mancanza, connessioni con il reale presente, con il pensiero, astratto e non, immanente e trascendente, con la sociologia etnica o con l'arte come "altra" forma espressiva associativa, allegorica e, come avviene attraverso teatro classico, catartica;
B.) della chimica, come di qualsivoglia altro argomento, si può fare poesia. Orazio scriveva ironici poemi sulle sue passeggiate e sulle persone che incontrava durante, spesso di poco gradita compagnia.
Ho scritto, per mio diletto personale, poesie, parlando anche di chimica, che trovo molto belle. L'ironia delle poesie "chimiche" di Alberto Cavaliere è, però, davvero ineguagliabile!
Sono le 16.02, sono in meritata vacanza e mi sono preso una pausa dalla mia nuova scommessa didattica, cogliendo l'opportunità per rompervi un po' le scatole.
Conosco il valore che ha Mario Capanna per Soyuz1968 e quindi non posso che gradire un tale complimento.
E per esacerbare la polemica sterile, sfoggerò il mio "culturame" citando la 4a massima di Ptahotep, visir del faraone Djedkara Isesi (V Din., 2400 A.C ca.), intitolata "Dell'arte di discutere con un inferiore":
"Se incontri un battitore in azione,
un uomo da poco che non è certo tuo eguale,
che il tuo cuore non sia aggressivo contro di lui a causa della sua debolezza.
Mettilo per terra, e si punirà da sè.
Non rispondergli per dare sollievo al tuo cuore.
Non lavare il tuo cuore a causa di colui che si oppone a te.
Miserabile è colui che fa del male a un uomo da poco.
La gente desidera agire conformemente a quello che tu desideri,
e tu lo colpirai con la disapprovazione dei Grandi.".
Per le note esplicative, alla prossima puntata.....scherzo, non voglio tediarvi con antiche saggezze, che forse, però, rimangono sempre attuali.....
Va bene va bene, davanti a cotanta cultura non posso far altro che tirarmi indietro.
Caro Pianista torna a sollecitare discussioni e/o polemiche su temi di attualità, storia, politica etc etc, altrimenti qui si va "virtualmente alle mani" :)
Caro soyuz1968 chissà che in futuro non potremo diventare amici anche dal vero, ovviamente parlando in italiano corrente però.
Ci sono davvero tante cose di cui ignoro le più ampie connessioni....spero di assimilarne più che posso, anche se, ormai, l'età sta appesantendo la mia capacità di recepire il mondo che mi circonda...
Bene, bene, bene....
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