16 dicembre 2005
Luci al neo(n)
Questa sera, come al solito, sono uscito incazzato dal ufficio imboccando frettolosamente la luminosa e fin troppo brulicante Via Dante. Cercavo tra l'ingobbito e il mugugnante, un buon motivo per cui domani mi dovrò recare al lavoro invece che godermi il tempo libero dell'ultimo Sabato pre natalizio. Non trovando risposta mi sono ficcato nelle solite ragnatele di librerie e negozi vari da cui esco sempre con pacchettino annesso al braccio sinistro.
Passando da una di queste librerie (che non cito) di Corso Vittorio Emanuele, vedo un cartello che annuncia la presenza dell'onnipresente Bruno Vespa, catapultatosi per l'occasione ad autografare il suo ultimo libro. Libreria piena di persone e di copie dell'opera del Vespa nazionale, ed io che avevo tanta voglia di chiedere..." Tutti considerano Porta a Porta una dependance del Parlameto Italiano, anzi è il parlamento l'appendice inutile del suo programma, la cosa non le sembra quantomeno triste, specchio di un paese piccolo piccolo?" Ho tirato diritto,sempre ingobbito, chiededomi se sia plausibile che, dopo aver spaziato sull'attualità politica, possa il buon Vespa scrivere libri che toccano un vasto periodo di vicende italiana con pretese di divulgazione storica come sta accadendo da un paio d'anni a questa parte. Ne ha la competenza? Per non essere accusato di ripetitività è passato dai soliti "Berlusconi contro Prodi" e simili ai più capienti "Da Mussolini a Berlusconi", lo scorso anno e ora, "dalle leggi razziali a Berlusconi e Prodi". Che fantasia.
Trasferendo la rindondanza dei titoli ai contenuti dei libri, sorge il dubbio che , letto uno, letti tutti. Per farsi una bella idea dulla storia d'Italia del 900 meglio rivolgersi altrove.
Forse sono superficialmenteprevenuto e probabilmente in errore considerando che i libri di Mr Neo balzano subito in testa alle classifiche. Io, il Vespa, continuo a vederlo meglio nel destreggiarsi in interviste a politici di turno, all'insegna dell'equilibrismo più sfrenato o ai leccisi (ogni tanto passano anche loro da Porta a Porta) oltre che all'immancabile gruppo di lavoro su Cogne (Palombelli, Crepet, ecc). Senza scontentare nessuno, non si sa mai, tra poco il vento potrebbe cambiare e nuovo governo vecchio Vespa. La foto giusta ovviamente è quella a sinistra
Alla Prossima
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10 commenti:
Ah beh...la sinistra da Vespa è sempre rappresentata dalla Parietti e dalla Palombelli: la prima appartiene alla "sinistra da letto" che ebbe come esponente pionieristico Marta Marzotto, la seconda è stucchevolmente cerchiobottista con l'aplomb di donnetta benpensante della piccola borghesia urbana impegnata in chiacchiere da circolo del bridge.
Come dice la Guzzanti (Sabina), perchè Vespa non è mai sulla notizia calda? Perchè quando hanno condannato Previti ha fatto una puntata sul Viagra? Perchè nel giorno che hanno condannato Dell'Utri ha fatto una puntata sul sesso degli anziani? Perchè il giorno che hanno arrestato Tanzi ha fatto una puntata sul delitto di Cogne?
......Scommettiamo che il bieco Vespa si riciclerà anche con una maggioranza di governo diversa?
L'ho visto a Blob ospite del programma della Clerici dove, tra una pasta sfoglia e una frittata, delirava di storia, facendo subdolamente credere che l'azione della Resistenza è stata operativamente efficace solo sulle vicende del triangolo della morte....meno male che c'è stata la Resistenza, dico io....e forse Don Pessina tanto innocente e senza macchia comunque non era: lascio a D'Alema i revisionismi da coccodrillo e non sta a me deprecare o catechizzare l'odio, umanamente giustificabile, che l'orrore fascista ha generato nella popolazione italiana, dopo 60 anni in un contesto storico ora ben diverso, almeno in apparenza!
Bah, che dire? Se c'era una gran folla per vespa, evidentemente piace. D'altronde, altri giornalisti si sono cimentati come storici (ad es. Montaneli, anche se era un personaggio di spessore notevolmente superiore al Neo nazionale). E comunque il giornalista è una sorta di storico del presente. Il problema vero, secondo me, è di "corrente storiografica", ovvero, non per rinverdire una vecchia polemica, di "tifo". Ma la Storia, cioè cosa è veramente accaduto in un dato tempo e luogo, è univoca. Sono gli uomini, però, che la usano per i loro scopi spesso poco nobili(vedi per es. la negazione della Shoah da parte dell'impronunciabile presidente iraniano).
Vespa, purtroppo, è un gran furbone e deve avere le spalle ben coperte, si è sempre riciclato e sempre si riciclerà.
La storia non si può interpretare, non possono esserci due versioni di un medesimo fatto, semmai si può dibattere sulle cause che lo hanno determinato e sugli effetti che si è portato con se.
Avete presente i libri game? Quelli dove il lettore si trova a scegliere che strada prendere, ma qualunque porta ad un risultato seppur diverso da quello che si otterrebbe prendendo l'altra strada? Beh, la storia è "simile",nel senso che è una unica linea interrotta in continuazione dagli avvenimenti (fatti reali, concreti su cui non c'è molto da discutere), l'avvenimento dopo è sempre collegato a quello prima in qualche modo e allora si può discutere sul fatto: se non ci fosse stato quello prima, adesso cosa ci sarebbe?
Discorso contorto...mi sa che non si capisce un cazzo di quello che volevo dire...
Spandi merda, mi permetto di correggerti: non dovrebbero esistere 2 versioni di un medesimo fatto, ma spesso ci sono. Sarà utile sentire il parere del Rugbysta.....
Non capisco perchè la cronaca e i grandi pezzi di denuncia giornalistica, oggigiorno, sono argomenti di approfondimento dei comici e cabarettisti come Paolo Rossi, Sabina Guzzanti, Beppe Grillo, Daniele Luttazzi, Corrado Guzzanti, Enrico Bertolino, eccetera....che cosa fanno, invece, i vari Vespa, Guzzanti (Paolo) e compagnia cantante?
Il giornalista, televisivo e della carta stampata, ormai non spiega i fatti ma esprime semplicemente i propri commenti in funzione di chi li paga, che sia editore o inserzionista pubblicitario.
Guardate come sono strutturati giornali: sono pieni di pubblicità mirata per il lettore medio di quel giornale e non si parla di fatti ma si commenta, in maniera confusamente cerchiobottista, senza esprimere alla fine un bel niente: al lettore non sarà mai possibile prendere coscienza delle dinamiche di un qualsiasi fenomeno, per la strutturazione logica della causa a monte e dell'effetto a valle.
Travaglio, per esempio, per farsi sentire è costretto a scrivere i testi degli spettacoli della sempre brava Sabina Guzzanti: ho scaricato lo spettacolo di Bologna "Reperti di RAIoT" di Sabina e non l'ho guardato come programma di satira ma come programma di vero approfondimento giornalistico....sono riuscito a capire, finalmente, cosa serve il digitale terrestre, che ancora non esiste e non esisterà almeno fino al 2009, e perchè la Legge Gasparri è passata per soli due voti, con la colpevole assenza dei deputati centrosinistri, Bertinotti compreso.....
PS: vi lascio i links a blog e siti utili, spesso concatenati tra loro:
http://www.sabinaguzzanti.it/blog/
http://www.marcotravaglio.it/
http://www.dariofo.it/?q=blog
http://www.beppegrillo.it/aiuto.php
http://www.michelesantoro.it/
http://www.danieleluttazzi.it/?q=blog
Addendum per i Milanesi
CARI AMICI,
sono gli ultimi giorni per la raccolta delle firme necessarie alla
candidatura di Dario a sindaco di Milano per le prossime primarie del 29 gennaio 2006. Per chi volesse appoggiare la sua candidatura, forniamo qui di seguito l'elenco dei punti di raccolta, che sarà aggiornato in tempo reale. Ringraziamo tutti quanti per il sostegno.
TUTTI I GIORNI IN DUE PUNTI FISSI :
- c/o ART & GALLERY Via Arese, 5 dalle 15 alle 21 tel. 026071991.
- c/o Trattoria Toscana da Aldo - viale Sarca 187 (orario ristorante)
- c/o nostro ufficio in Corso di Porta Romana 132 tel 02 58430506
citofono CTFR, se no risposta contattare 339-4522256.
SABATO 17 DICEMBRE 2005
- Viale Papiniano - Piazza Cantore dalle 10 alle 13,30;
- Piazza Minniti dalle 9 alle 12;
- Metro Pagano c/o mercato equosolidale Garabombo dalle 11 alle 20;
- Via Dante-P.zza Cairoli 15.00 alle 19.00
- Teatro dell'Elfo in via Ciro Menotti, 11 dalle 19,45 alle 21 ( più
intervallo e fine spettacolo "Morte accidentale di un anarchico").
DOMENICA 18 DICEMBRE 2005
- Piazza San Babila - Toscanini (lato Borgogna) dalle 14 alle 19,30;
- Piazza Cinque Giornate (lato Coin) dalle 10 alle 18;
- Metro Pagano c/o mercato equosolidale Garabombo dalle 11 alle 18
- Via Dante-P.zza Cairoli 10.00 alle 19.00
- Teatro dell'Elfo in via Ciro Menotti, 11 dalle 14,45 alle 16 ( più
intervallo e fine spettacolo "Morte accidentale di un anarchico").
Oh...mi sono fatto il blog pure io....che copione!
Mi infastidisce molto vedere il nostro dipendente ( come tutti i dipendenti e consulenti RAI ) Vespa reclamizzare i propri libri sulla RAI. Io lo vieterei per tutti i dipendenti e consulenti RAI, lui compreso ma non solo lui.
Ora va molto di moda un revisionismo ipocrita ( perchè atto solo e soltanto a riabilitare i fascisti )e peloso ( perchè fa finta di scandalizzarsi davanti al sangue ), quindi ne si sentono di tutti i colori, comprese le lacrime su eventi causati da guerre civili; e come dice il grande Giorgio Bocca, è tutta gente che scrive senza sapere, non avendola vissuta, cosa sia effettivamente una guerra civile.
Lacrime sulle foibe : ma si ha una idea di cosa sia successo in Jugoslavia tra il 1941 ed il 1945 ? No, altrimenti le foibe non meraviglierebbero, perchè sono solo l'ennesimo quadretto di una galleria di orrori ben più grandi.
La storia si può e si deve interpretare, nel senso che non è solo una serie di fatti e date generalmente oggettivi, ma richiede che gli stessi vadano capiti, contestualizzati ed analizzati per crearne poi delle teorie di tipo generale che aiutino non solo a leggerli, ma a capire il presente e cercare di capire cosa potrebbe succedere in futuro. Altrimenti sarebbe anche del tutto inutile studiare solo una serie di date e nomi.
Inoltre la storia, vedendola da lontano dopo molti secoli, sembra una linea retta, ma vedendola con il microscopio presenta tante fasi in cui la linea retta consiste in tre passi avanti, due indietro, poi uno a destra, poi uno a sinistra, di nuovo avanti eccetera, ed in cui solo la sommatoria per così dire "algebrica", unita alle lenti di osservazione temporali, fanno sì che la linea si veda costantemente retta.
Cosa sarebbe successo se fosse capitata una cosa anzichè l'altra ? Si chiama storia controfattuale, ed ora è abbastanza di moda nella storiografia britannica ( la scuola migliore ), buon esercizio intellettuale anche se non lo trovo personalmente appassionante se non per scopi dialettici.
P.S. alle primarie sarò in fila a votare, ma come sapete voterò convintamente Ferrante
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