26 dicembre 2005
Regali di Natale
Nel giorno di Santo Stefano il ministero del Tesoro rende noto il resoconto sull'andamento dei prezzi nei primi dieci mesi del 2005. Questa fonte ufficiale cosa ci dice? Ci dice che il carovita per le famiglie Italiane à un problema sempre più pressante con il passare del tempo.
L'aumento dei prezzi è stato del 5,1% medio,dato che supera del doppio quello dell'inflazione programmata. I rincari sono più evidenti sulle bollette di luce, (più del 7%) e del gas (oltre 11%), consumi questi necessari per ogni famiglia e quindi ancor più pesanti per i portafogli degli Italiani. Il caro petrolio solo in parte può spiegare questa situazione che colpisce pesantemente anche il settore dell'istruzione con il 6,1%.
Tutto questo per chi vive tutti i giorni la triste di arrivare alla fine del mese facendo quadrare i conti non è certo una sorpresa, ma il punto che vorrei sottolineare è questo.
Non si sta parlando di rincari dei negozi, dei bar, dei ristoranti, peraltro gravissimi, che seguono altre logiche. Si sta parlando di settori e tariffe in cui,almeno in parte, troviamo l'intervento statale quali luce,gas, istruzione, trasporti, pedaggi,medicine. Il fatto che emerge in tutta la sua gravità è che i rincari maggiori si sono avuti proprio nei prezzi non più controllati, ma ora liberalizzati e senza alcun calmiere.
Ecco il risultato per chi crede che il libero mercato porta all'adeguamento dei prezzi verso il basso. Ecco il risultato nel liberalizzare, troppo, settori importanti portando da una parte un deterioramento del servizio erogato e dall'altra all'aumento e non alla diminuzione, dei prezzi. C'è qualcosa che non mi torna. Questi sono i "benefici" per le famiglie in barba alle vane promesse di taluni personaggi.
Alla prossima
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11 commenti:
L'unica cosa che non aumenta mai sono i soldi in busta paga.
Ho appena terminato di studiare e devo anche deprimermi con queste giuste osservazioni sull'impoverimento generale degli italiani e del loro potere d'acquisto sempre più limitato, soprattutto per chi percepisce un reddito da lavoratore dipendente
:-((((....ho, ormai, una certa età e certe riflessioni, dopo uno sforzo cognitivo didattico titanico, minano alquanto la mia sanità mentale.
E chissà se un governo diverso cambierà le cose.....? Io credo, apocalitticamente, che siamo in una situazione da "fine di un'era" (tipo il crollo dell'impero romano, per intenderci): l'unica consolazione è che non ho, e non voglio avere , eredi. Se poi, un giorno, mi troverò in una situazione disagiata, prenderò quel che verrà......
Il sistema liberista del capitalismo anglosassone sta cominciando a distribuire povertà a mani basse, ed è quindi clinicamente morto, sebbene tenti di tenersi in piedi con guerre, scontri di civiltà eccetera.
Riguardo al problema italiano, sono stati liberalizzati prezzi e tariffe ma non ordini, professioni, monopoli, distribuzione, commercio eccetera, ed inoltre i monopoli pubblici sono stati alienati a dei privati, spesso i soliti noti che poi pontificano di deregulation e liberismo, ovviamente riferendosi a pensioni, diritti dei lavoratori e sanità ....
Mille volte meglio i prezzi amministrati, anche perchè bisogna finirla di considerare tutto ciò che non è liberista peggio di una bestemmia.
Il liberismo ha fallito, vanno cercate altre soluzioni.
P.S. il governo che ha cominciato questo infausto processo è stato il governo Amato nel 1992, con la scusa dell'emergenza economica. Che tipo di governo chiede la confindustria oggi ? Meditateci sopra.
henry ford, sicuramente non un marxista, diceva "le nostre stesse vendite dipendono in una certa misura dai salari che noi paghiamo. Se ci è possibile distribuire alti salari, sarà tanto denaro che verrà messo in circolazione, ed esso gioverà a rendere più prosperi negozianti, intermediari, imprenditori e operai di altri rami industriali, si che le loro buone condizioni trovino un riflesso sullo smercio di nostri prodotti. Gli alti salari diffusi in un intero paese equivalgono al generale benessere". Forse il fordismo non è applicabile al XXI secolo globalizzato, però…….
La liberalizzazione del mercato porta alla logica conseguenza delle privatizzazioni di istituzioni pubbliche ( aziende e servizi ) e quindi alla perdita per ogni cittadino di beni prima comuni ed ora di pochi ricchi.
La redditivita' diventa quindi l'obiettivo primario; la impresa privata ha come traguardo la realizzione di utili che mal si complementano con il ruolo e la responsabilita' sociale e gli interessi della proprieta' pubblica.
Con uno scenario simile difficilmente si puo' immginare una riduzione, o almeno un non aumento, dei prezzi. A questo bisogna aggiungere precarieta' e riduzione dei posti di lavoro e disservizi od addirittura tagli ove questi non portino profitto.
La marcia procede inesorabile verso le risorse piu' preziose della societa': sanita', pensioni ed istruzione sono bocconcini troppo ghiotti perche' passino inosservati al potere privato.
Il degrado sara' inevitabile se verra' a meno la difesa degli interessi comuni gestito da istituzioni pubbliche in modo pulito, trasparante e con l'unico obiettivo del bene sociale ( senza mazzette per intenderci ).
Brandatime ha una sintassi asciutta e puntuale. Se non fosse per la punteggiatura che disapprovo e qualche errore di ortografia (tipo il verbo "venire a meno"), ci potremmo trovare davanti uno scritto di Mario Capanna...e questo, da parte mia, è davvero un grande complimento.....
Il paragone di Soyuz1968 con Capanna Capanna mi puo' solo lusingare!!!
"Venire a meno" fa parte di quel naif milanese a cui sono tanto affezionato. La punteggiatura, invece, non e' mai stato il mio forte: tendo ad abusare di virgole e punti e virgola ...
Considera che ho fatto l'ITIS, "mica" il classico :-)
Bravo Branda time. Sanità,pensione ed istruzione saranno i prossimi passi.
Ora che Soyuz1968 ti ha illuminato sulla grammatica italiana ti si aprono nuovi orizzonti per il nuovo anno.
Ma questo Soyuz68 perchè non ha fatto il professore, lo scrittore, il giornalista, il regista, lo storico, l'attore? O magari tutte queste cose insieme?
Quando soyuz1968 cadrà dal trono su cui è salito si farà molto male.
1. Non sono professore e l'ho spiegato nell'altro post;
2. non mi illumino ma con i miei amici ci illuminiamo a vicenda;
3. scrivo per diletto personale e per migliorare la mia forma sintattica: l'Italiano, come le lingue straniere, va esercitato sempre;
4. scrivevo sul giornalino del liceo soprattutto di cinema e, a volte, di calcio. Sono passati oltre 20 anni ormai.
5. mai fatto il regista, pur avendo conosciuto registi importanti, tra cui il mio amico Il Pianista :-D;
6. non sono storico: al liceo avevo il problema che non ricordavo le date delle battaglie della storia romana, della storia greca e tutte le altre date.....però a volte riuscivo a svicolare parlando della politica demagogica e paleofascista di Giulio Cesare;
7. ho fatto l'attore anni fa per qualche produzione televisiva, retribuito con quelle poche lire che facevano comodo quando ero studente. Ora mi diverto, di tanto in tanto, come attore part-time per Il Pianista;
8. se ora cado dalla mio trono, una spartanissima sedia IKEA su cui mi sto letteralmente rompendo il culo, rischio di rovinare definitivamente il lavoro del mio chiropratico.
4:18 PM
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