27 gennaio 2006

Nascita di un genio


Il 27 Gennaio è un giorno importante. Oltre a essere celebrata, come già ricordato, la giornata della memoria in ricordo dello sterminio degli Ebrei, questa data viene ricordata per la nascita esattamente 250 anni fa, del più grande genio della musica, Wolfang “Amadeus” Mozart.
Sarebbe inutile da parte mia elencare le grandi opere di questo precoce artista che già a cinque anni compose i suoi primi pezzi, ne descriverne caratteristiche e bellezze, non ne sarei capace; sarebbe ancor più inutile descrivere le tappe di una vita breve ma intensa. Mori a soli 35 anni di età. Proprio su quest' ultima tappa della sue esistenza vorrei soffermarmi. Si sono spese molte parole sulla morte del “genio”. Molte le tesi alcune suggestive, altre fantasiose. Da amante dei mille misteri che costellano la nostra storia citerò le maggiormente affascinanti. "Febbre miliare acuta" fu la causa di morte secondo i primi accertamenti; in seguito si parlò anche di "febbre reumatico-infiammatoria".
Presto si fece strada un’ipotesi affascinante e poco ufficiale. Mozart sarebbe stato avvelenato da Antonio Salieri, famoso compositore Italiano amico e collega di “Amadeus”, mosso dall’invidia per il talento e la fama del musicista Salisburghese. Antonio Salieri fu un compositore importante, e trascorse gli anni più importanti della sua vita artistica a Vienna come come compositore di corte e direttore d'orchestra del teatro imperiale. Tra i suoi allievi viene annoverato perfino L.V. Beethoven , e una sua opera “Europa riconosciuta” fu scelta per l’inaugurazione del Teatro Alla Scala di Milano nel 1778. Nonostante queste credenziali Salieri non ha lasciato tracce di genialità come Mozart, non ne aveva la classe, anzi visse nella sua ombra, oscurato dalla sua personalita e viene ricordato come il musicista del potere invidioso e geloso del giovane rivale. L' invidia l’avrebbe portato alla tragica decisione di avvelenarlo, eliminandolo come concorrente, con annessa appropriazione indebita dell’ultima incompiuta opera Mozartiana il “Requiem”.
Questa ipotesi venne ripresa anni dopo anche da famosi scrittori come russo Alexandr Puskin che nel 1830 scrisse "Mozart e Salieri", un dramma in versi, in cui viene narrata la vicenda appena descritta di un Salieri geloso omicida. In tempi più moderni il drammaturgo inglese Peter Shaffer che con il suo Amadeus del 1978 ha conosciuto un vasto successo internazionale, prima in teatro e poi con la famosissima versione cinematografica diretta da Milos Forman con F.M. Abraham nella parte di Salieri.
Anche Roman Polanski si cimentò con una versione teatrale del dramma di Shaffer.
Altre ipotesi intriganti rimangono in piedi motivate anche dalla vita sregolata del genio di Salisburgo. Sifilide, avvelenamento da mercurio somministrato tramite una medicina sperimentale usata proprio per curare la malattia stessa, oppure omicidio perpetrato dalla loggia massonica (e ti pareva) a cui Mozart era legato. Ipotesi tutte valide, e forse tutte fantasiose, certo è che i funerali furono fatti di tutta fretta con imbarazzato silenzio da parte della corte Austriaca e che Mozart fu sepolto in una fossa comune. Strano per un personaggio destinato ad entrare nella storia.
Il mio vuole essere un piccolo omaggio a Wolfang e anche alla sua città, la splendida Salisburgo, piccola perla di cui sono innamorato. Nella visita alla città trovate il tempo di entrare nella casa natale di Mozart, con museo annesso. Sarà un tuffo nel suo mondo.
Alla prossima

7 commenti:

SOYUZ1968 ha detto...

Un genio davvero e le sue palle di cioccolata sono superbe....

Anonimo ha detto...

hi, hi hi, il pianista potrebbe sostituire augias-augias o carlo lucarelli-lucarelli nelle loro trasmissioni.

Non amo la musica classica, ma, dovendo scegliere, preferisco ludovico van.

Anonimo ha detto...

Interessante, tutte cose che non avevo mai sentito.

Anonimo ha detto...

La musica classica non mi piace molto e l'opera mi fa schifo, però Salisburgo è una città carina, ancorchè troppo poco asburgica per i miei gusti.

Anonimo ha detto...

"Sfruttare i talenti: è lo stesso Vangelo che ce lo insegna". Cosi' ebbe a dire Leopold Mozart. Un precursore dei nostri tempi ? Un'infanzia non vissuta e' un prezzo equo per un'eterna fama postuma ?

SOYUZ1968 ha detto...

La vanità delle umane cose si disgrega nella polvere che tutto disperde, nell'entropica orgia del nulla.....ma, nonostante tutto, vale la pena vivere nell'infanzia, nella maturità e nella vecchiaia, nei modi che ogni età esige.

Il Pianista ha detto...

No, forse non è un prezzo equo. Ogni età dovrebbe essere vissuta con le le esigenze e nei modi adatti. L'infanzia rubata non ritorna più indietro.