Strano che il dito alzato nella foto non sia il medio, dato il suo proverbiale umorismo...Non sarò particolarmente originale ma è difficile sorvolare di fronte a dichiarazioni sempre più deliranti e preoccupanti. Ha suscitato molto scalpore la frase che Silvio Berlusconi ha pronunciato dal fido Mentana, forse l’ultimo palcoscenico di un suo monologo, in cui si è paragonato a Napoleone. Paragone formulato con grande modestia, essendosi posto, il nostro Silvio, dietro allo storico personaggio Corso. Nella speranza che faccia la stessa fine in esilio a Sant’Elena, ammetto che è difficile correre dietro a dichiarazioni che poco hanno a che fare con la politica e molto con il cabaret.
Ho visto non più di dieci minuti della puntata ma la parte veramente inquietante che spiega molte cose su cosa è stato e su cosa potrà essere se venisse rieletto. La dichiarazione non me la ricordo alla lettera, ero offuscato dal sonno come al solito, ma la sostanza descriveva la meraviglia del presidente del consiglio nel constatare che qualcuno potesse mettere in dubbio che il miglior imprenditore Italiano, creatore di successi e aziende, non potesse dirigere al meglio l’azienda Italia.
Ecco il punto amici. La mentalità che certa gente ha portato avanti è che un paese vada governato come un’azienda. Io credo che sia un errore madornale. Un paese non può essere paragonato all’impresa di famiglia. Un concetto del genere porta ad un indirizzo moralmente negativo basato su di una gestione puramente aziendalista ed a una visione deforme della politica, basata sul guadagno e non sul bene comune, proiettata all’immediato e senza slancio ed iniziativa per il futuro. No, caro Berlusconi, l’Italia non è un’azienda, tanto meno una tua azienda.
Per concludere qualche piccola pillola della settimana
Politica 1: pare che Giuliano Ferrara abbia organizzato per il giorno di San Valentino una manifestazione di piazza per dimostrare tutto l’amore per Silvio Berlusconi. (ha detto proprio così). Alla simpatica iniziativa hanno già aderito numerosi personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo.
Per il mondo dello spettacolo, e del cabaret hanno aderito Maurizio Belpietro, Emilio Fede e Vittorio Feltri.
Tra gli intellettuali hanno garantito la loro presenza Aida Yespica e Loredana Lecciso.
Politica 2: “Gli italiani che votano per Prodi e Fassino sono come qualcuno che deve sposarsi e affida l’organizzazione del matrimonio ad un’impresa di pompe funebri”. (Giulio Tremonti). Per la serie, loro non insultano.
Politica 3: “Abbiamo mantenuto tutte le promesse ma la gente non se ne è accorta” (Berlusconi a radio anch’io). Ma guarda questi ingrati Italiani, poco riconoscenti. Vi mancherà il Napo..micione di Arcore
Politica 4: Dichiarazione di Roberto Formigoni, governodirottatore della regione Lombardia: “Fare il semplice senatore non mi interessa, meglio essere presidente della Regione Lombardia. È importante che mi candidi a senatore, poi valuterò quale sarà il modo migliore per essere al servizio del cittadino”. Come modo per servire i cittadini Lombardi gli consiglio le dimissioni. Sembra anche confuso, cosa vorrà dire non mi interessa essere senatore ma è importante che mi candidi? Probabilmente ha subito un blocco del traffico..neuronale.
Ho visto non più di dieci minuti della puntata ma la parte veramente inquietante che spiega molte cose su cosa è stato e su cosa potrà essere se venisse rieletto. La dichiarazione non me la ricordo alla lettera, ero offuscato dal sonno come al solito, ma la sostanza descriveva la meraviglia del presidente del consiglio nel constatare che qualcuno potesse mettere in dubbio che il miglior imprenditore Italiano, creatore di successi e aziende, non potesse dirigere al meglio l’azienda Italia.
Ecco il punto amici. La mentalità che certa gente ha portato avanti è che un paese vada governato come un’azienda. Io credo che sia un errore madornale. Un paese non può essere paragonato all’impresa di famiglia. Un concetto del genere porta ad un indirizzo moralmente negativo basato su di una gestione puramente aziendalista ed a una visione deforme della politica, basata sul guadagno e non sul bene comune, proiettata all’immediato e senza slancio ed iniziativa per il futuro. No, caro Berlusconi, l’Italia non è un’azienda, tanto meno una tua azienda.
Per concludere qualche piccola pillola della settimana
Politica 1: pare che Giuliano Ferrara abbia organizzato per il giorno di San Valentino una manifestazione di piazza per dimostrare tutto l’amore per Silvio Berlusconi. (ha detto proprio così). Alla simpatica iniziativa hanno già aderito numerosi personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo.
Per il mondo dello spettacolo, e del cabaret hanno aderito Maurizio Belpietro, Emilio Fede e Vittorio Feltri.
Tra gli intellettuali hanno garantito la loro presenza Aida Yespica e Loredana Lecciso.
Politica 2: “Gli italiani che votano per Prodi e Fassino sono come qualcuno che deve sposarsi e affida l’organizzazione del matrimonio ad un’impresa di pompe funebri”. (Giulio Tremonti). Per la serie, loro non insultano.
Politica 3: “Abbiamo mantenuto tutte le promesse ma la gente non se ne è accorta” (Berlusconi a radio anch’io). Ma guarda questi ingrati Italiani, poco riconoscenti. Vi mancherà il Napo..micione di Arcore
Politica 4: Dichiarazione di Roberto Formigoni, governodirottatore della regione Lombardia: “Fare il semplice senatore non mi interessa, meglio essere presidente della Regione Lombardia. È importante che mi candidi a senatore, poi valuterò quale sarà il modo migliore per essere al servizio del cittadino”. Come modo per servire i cittadini Lombardi gli consiglio le dimissioni. Sembra anche confuso, cosa vorrà dire non mi interessa essere senatore ma è importante che mi candidi? Probabilmente ha subito un blocco del traffico..neuronale.
Alla prossima
4 commenti:
Altro che Sant'Elena, quello, mal che gli vada, va in Costa Smeralda!
I miei commenti li ho già fatti sul blog di Soyuz......
La prossima volta dirà che Lui è un Patriota come Garibaldi.....lo spediremo a Caprera....sempre in Sardegna
Silviuccio nostro ha detto "...solo Napoleone ha fatto più di me..".
Quindi molto modestamente si è posto almeno un gradino sotto al Bonaparte. Siete i soliti comunisti mangiabambini travisatori di dichiarazioni del premier.
Repubblica riporta che il nano ha detto "sono il gesù della politica".
Ha ha ha, voglio vedere le orde bigotte scendere in piazza, come hanno fatto i musulmani per le vignete su maometto, hi hi hi.......che delirio di onnipotenza........è completamente pazzo, lucido e pericoloso, ma pazzo! Eh eh eh...
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