28 febbraio 2006

Rivogliamo Antonio La Trippa

In Italia riescono a far passare proprio tutto. Ci corteggiano, ci adulano, ci sfruttano e poi ci raggirano. Molti non se ne accorgono o fingono di non accorgesene. Politici e media non fanno nulla per aiutare i più distratti, li riempiono di un terrificante nulla con l'intento di distogliere l'attenzione dai problemi più concreti.
Un esempio, a mio avviso grave, è la nuova legge elettorale con le cosidette liste bloccate che renderanno blindato il prossimo Parlamento. Si andrà alle urne, si voteranno i partiti, i simboli, ma le persone no!.
In Italia si è votato per decenni con un sistema che, permettendo l’indicazione della preferenza, dava l’illusione e la speranza ad un elettore di scegliere l’uomo o la donna che avrebbe dovuto rappresentarlo. Era un sistema che, a mio avviso, caratterizzava un più ampio respiro della concezione vera che dovrebbe avere la politica agli occhi dei cittadini; forse foraggiava il voto di scambio, ma permettetemi. se un sistema elettorale crea problemi di “limpidezza” bisogna cambiare gli attori e non la sceneggiatura.
Dal 1991 con l’uninominale si è voluto creare un rapporto più diretto tra elettore ed eletto, ponendo in ogni collegio un candidato per schieramento. La soluzione poteva rivelarsi positiva creando un vincolo elettorale al quale il candidato avrebbe dovuto sentirsi legato. In realtà si è trattato di un passo indietro con candidati scelti dai partiti e posizionati in collegi più o meno sicuri.
Con la nuova legge il passo indietro diventa irrimediabile. Le segreterie dei partiti sceglieranno, non solo i candidati ma, di fatto, l’intera composizione del nuovo Parlamento. Ovviamente se in un dato collegio un partito pensa di eleggere tre parlamentari metterà ai primi tre posti della lista le tre persona da far eleggere a tutti i costi, retrocedendo gli altri allo scomodo ruolo di pura tappezzeria. Prova ne sia la feroce battaglia che in questi giorni infuria tra candidati nelle sedi dei partiti per ottenere una buona griglia di partenza.
Bel modo di avvicinare la politica ai cittadini. Ultima considerazione. Questo sistema annulla la necessità da parte di un candidato di legarsi al territorio con conseguente inutilità nel farsi conoscere dai suoi elettori, portando un ulteriore distacco tra elettore ed eletto.
A riguardo, ho scritto una lettera a diversi politici dell'opposizione, chiedendogli un repentino cambiamento, una volta che ne avranno la possibilità.
Temendo che nessuno di loro possa o voglia rispondermi mi rivolgo a voi, lettori, che sicuramente non mancherete di dire la vostra sull'argomento.
Alla prossima...

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Io sono un bipolarista convinto, ma anche un proporzionalista convinto. La proporzionale con il premio di maggioranza su base di coalizione è una buona idea, ma questa legge elettorale è pessima per due motivi.
In primo luogo, come dicevo al Pianista, lo sconcio dell'assenza di preferenze ( almeno una andava lasciata ) che lascia in mano a pochi la composizione del Parlamento ( con il mercimonio che ne consegue ).
In secondo luogo, il premio di maggioranza su base regionale al Senato ( ente inutile, fra l'altro ) che può ledere la governabilità, e che non ha a mio avviso nessun significato.

Anonimo ha detto...

Bah, io so soltanto che l'unica volta che ho espresso delle preferenze.....ho sbagliato!

Secondo me i politici sono intrinsecamente intrallazzatori (per non dire disonesti) e qualsiasi legge elettorale sia in essere, riescono comunque a fare i loro pooooooorci comodi.

A parte l'errore che ho commesso alle europee, voterò con la stessa modalità di sempre: traccerò una X sul simbolo del partito che in quel momento considererò degno del mio voto.

SOYUZ1968 ha detto...

Ho sempre votato con preferenza, ove consentito: ai tempi se ne potevano scrivere più d'una e utilizzavo questo mezzo nella pienezza della sua potenzialità espressiva. Era un modo per indicare al partito che si votava quale strada progettuale seguire e con quali persone si doveva orientare il dibattito politico interno.

Con la nuova legge i partiti decidono loro, con l'ordine di lista, e contro il parere referendario espresso dagli italiani alcuni anni fa: ai tempi ho espresso parere contrario sul maggioritario innanzitutto perchè si imponeva un candidato obbligato nel collegio uninominale ma, almeno, si poteva esprimere una preferenza nella scheda della quota proporzionale.

E' una legge pessima, adeguata, però, a questa volgare campagna elettorale priva di risposte e senza idee.

SOYUZ1968 ha detto...

Beh...qualche volta quando il candidato del partito, che avrei voluto votare nel collegio uninominale, non era di mio gradimento ho dato il voto ad altre liste....

SOYUZ1968 ha detto...

Mmmmmhhh certo che dirsi proporzionalista e bipolarista è un ardito ossimoro degno di Aldo Moro con le sue convergenze parallele.....beh...roba comunque in sintonia con lo spirito goliardico delle Brigate Bolse...eheheheh....

Johnny ha detto...

E' triste andare a votare e non poter votare quello che vuoi tu. Se io vado a votare voglio poter votare la persona che dico io non quella che mi viene imposta.

Anonimo ha detto...

Cito a memoria Gaber: "La democrazia e' quella cosa in base alla quale tu dai il voto a uno che non sai chi e' e infatti, quando lo incontri, ti dice << Lei non sa chi sono io >>. La questione delle preferenze mi sembra davvero molto marginale ...

Compagno di pranzi e cene ha detto...

Anche secondo me la preferenza mi sembra un problema minore. E' peggio il fatto che come dice rubysta molto probabilmente il paese sarà ingovernabile a causa del senato.

SOYUZ1968 ha detto...

Mah...io ho sempre saputo chi fosse la persona votata, la sua storia e le idee portate avanti; l'impossibilità di esprimere una preferenza è per me, quindi, castrante....

Anonimo ha detto...

Estimados Amigos: me llamo Silvia y vivo en Buenos Aires, Argentina.
Necesito comprar el film de Totó "Antonio La Trippa" podrían ayudarme ?

Muchas Gracias !!!

mi email: baires_16@yahoo.es