Il Fausto scatenato

Torno stanco ma soddisfatto dal comizio conclusivo di Fausto Bertinotti in Piazza Duomo dove, grazie alla complice presenza dei miei fidati compagni di avventure, ho passato una piacevole serata. Una pizza, una passeggiata e poi un tuffo di partecipazione ascoltando un leader vero, che sa cosa dire e come dirlo.

Un trascinatore che ben conosce i tempi e i toni da piazza, ben diversi da quelli televisivi. L'aspetto che più mi ha impressionato è stata la capacità di parlare quasi un ora e mezza, a braccio, toccando solo e unicamente temi di grande impatto e grande forza ma senza mai scivolare nemmeno una volta in facili slogan da quattro denari.

Calore, emotività, forza delle idee. Un gran salto rispetto alla media di una campagna elettorale mediatica all'insegna del colpo di teatro, del'insulto o del facile populismo. Per le orecche, i discorsi Bertinotti uditi dopo aver ascoltato per settimane atri generi di striduli suoni hanno avuto l'effetto di una carbonara cucinata in una tipica trattoria Romana dopo esser stati costretti a nutrirsi per molto tempo solo di cibo per cani.

E' una dichiarzione di voto? Chissà....certamete alcuni passaggi del comizio sono stati di alto livello, difficilmete raggiungibile da quasi tutti gli altri leader del panorama politico.

Vi lascio con un breve passaggio di cui riassumo il senso non citandolo alla perfezione, andando con la mia fragile memoria a ricordarlo.

"Se non capite la politica, non preocupatevi, non è colpa vostra. E' questa politica che non sa farsi capire da voi"

Alla prossima.