20 aprile 2006

Inside man....super Spike


TITOLO ORIGINALE Inside Man (USA 2006)
DURATA 129 min.
GENERE Drammatico, Thriller
REGIA Spike Lee

PROTAGONISTI Denzel Washington. Clive Owen, Jodie Foster, Williem Dafoe, Cristopher Plummer
Voto del Pianista: 8

Prima di partire per un salto in terra di Siena, vi lascio con un consiglio cinematografico per il vostro week-end. A mio perere parliamo di un grande film, con un regista che si presenta da solo così come i protagonisti in buona forma. Una pellicola di classe come se me vedono poche, rimanendo nel mondo del cinema Americano di genere, due ore dovete trovarle assolutamente con inclusi i pop corn.
In breve la trama: L'ottimo Clive Owen (8), apparentemente in cella, ci racconta della sua rapina ad una importante Banca con annessi ostaggi e trattative febbrili. Ad interferire col suo piano criminale ecco comparire, infatti, poliziotti Denzel Washington (7.5), in odore di corruzione, e Willem Dafoe (7), più una losca e fredda la mediatrice d'affari Jodie Foster(7.5), ingaggiata dal proprietario della banca Cristopher Plummer, per trattare parallelamente alla polizia con i rapinatori.
Ma quali sono gli interessi in gioco, quali i veri motivi della rapina e quali gli importanti segreti da celare a tutti i costi?
Spike Lee (8.5) si esprime come sempre alla grande nel movimento della macchina da presa e nel montaggio a volte frenetico, a volte attenuato da lunghi piani sequenza. Il film strizza l'occhio ai classici anni settanta, prima di tutto il mitico "Quel pomeriggio di un giorno da cani" ed è caratterizzato dall'illusione, dalle sfumature anche nei personaggi principali.
Lo spettatore interpreta gli avvenimenti seguendo passo passo le vicissitudini di chi "è fuori"(Washington, Dafoe la Foster) e chi "è dentro" (Owen, gli altri rapinatori, gli ostaggi) capendo anche grazie a puntuali flashback cosa sta accadendo, ma forse non come e non perchè. Ma dove sta la verità? Chi è veramente pulito?
Interessanti i riferimenti newyorkesi in stile "25à ora" e alle contrapposizioni razziali spesso presenti nei film di Lee.
Un opera che alla fine scavalca il genere e si sposta su un piano più ampio di illusione, di riflessione su realtà e finzione, costringendoci a fare i conti con l'apparenza e con la sottigliezza delle sfumature della vita.
Non vi dico altro se non il mio voto finale, 8 pienamente meritato.
Vi chiedo un piccolo favore, rivolto soprattutto agli appassionati di cinema. Se vedrete o avete già visto questo film o anche altri recensiti in precedenza, fatemi sapere le vostre opinioni.
A volte ho l'impressione di essere troppo generoso sopratutto con generi e registi per cui ho un debole.
Alla prossima....settimana.

2 commenti:

Compagno di pranzi e cene ha detto...

Bellissimo film. Io mi limiterei a dargli un 8, però veramente due ore e dieci che pssano in fretta, pur non essendo un film particolarmente movimentato. Denzel continua ad essere uno dei miei attori del momento preferiti.

SOYUZ1968 ha detto...

Beh gli attori sono di prim'ordine...