01 maggio 2006

La montagna da scalare è sempre più dura

Sono appena tornato dalla manifestazione per il 1° Maggio di Milano, dove mi sono recato insieme al compagno di merende, come semplice spettatore.
Arrivato in via Cavallotti, mi sono appostato a guardare sfilare i lavoratori festanti senza sapere che quello sarebbe stato il posto sbagliato al momento sbagliato.
Pochi minuti dopo delle sonore fischiate ci hanno annunciato il passaggio della signora Moratti, nella sua ennesima performance di provocatrice, circondata da guardie del corpo e polizia oltre che da decine di giornalisti e telecamere.
Proprio all'angolo con via Cavallotti, la tensione è salita in quanto il tono dei fischi e delle grida della gente comune, che intonavano i classici "vai a lavorare", "vai via, sei alleata con i fascisti, vergogna" e altri cori di protesta di questo tenore, è aumentato. La signora accompagnata dalle solite Majolo di turno ha pensato bene di uscire dal corteo. In quel punto la strada si restringe e chiaramente si è creata una mischia con spintoni e accuse da cui, con grande baldanza atletica (ok basta risate), io e il compagno siamo sgusciati continuando poi a testimoniare la cosa. Il culmine sarà durato un paio di minuti. Fin qui i fatti reali , che da occasionale e fortuito cronista vi ho raccontato.
Questo è quello che è accaduto senza omissioni ma senza anche la fervida immaginazione che i media nostrani useranno oggi per amplificare la cosa.

Il mio commento?
Sapete cosa penso della occasionale e tempestiva presenza della Moratti alle manifestazioni del 25 Aprile e del 1 Maggio dopo decenni di permanente assenza, e dopo aver siglato alleanze elettorali che poco si confanno ai ricordi da deportato del suo povero babbo.
Bisogna però tenere preente un paio di cose, molto pragmaticamente.
Se questa era l'ennesima provocazione, è riucita in pieno. Oggi e domani i media non parleranno regalando un "plus" di pubblicità e di pietismo alla candidata del centro destra al comune.

Pongo una domanda a Bruno Ferrante, a cui di domande per la verità vorrei porne molte.
Dopo settimane di immobilismo verbale e progammatico perchè ha pensato bene di entrare a gamba tesa contro la Moratti proprio ieri con dichiarazioni condivisibili e giuste, ma che risultano clamorosamente intempestive, e che verranno prese ad esempio come frasi che hanno fomentato i disordini? Mi sembra un autogol, un cadere in modo anche ingenuo ad una furba provocazione.

Inoltre dovremmo aver capito come ragiona il popolo medio e moderatino italiano.
Non guardano oltre un palmo dal loro naso, con capacità di approfondimento pari a zero, e si fermano alle apparenze, agli slogan alle facili promesse, alle paure sventolate in maniera subdola.
L'elettore medio milanese che segue tutto ciò che gli accade intorno in modo distratto, oggi avrà il resoconto degli scontri, e gli basterà per trarre le sue scontate e miopi risposte.
E la montagna da scalare per vincere le elezioni amministrative a Milano da oggi sarà ancora più dura.
Alla prossima e guardate bene la foto.....hi,hi,hi

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Guarda caso è uscita nel punto più stretto, dove la logica avrebbe richiesto di NON uscire.
Lo schema è questo : provocazione -ricerca dell'incidente - creazione del caso da parte dei media amici e di quelli dei poteri forti. I quali quando Ferrante è stato aggredito dai commercianti di Buenos Aires si sono compiaciuti ( e nessun esponente della destra, in primis la Moratti, si sono sentiti in dovere di manifestargli solidarietà ).
Questo è quello che ci aspetta nei prossimi cinque ( spero ) anni.
Parto dall'assunto di Edmondo Berselli : in Italia è in corso una guerra civile a bassa intensità ( sottinteso da lui : grazie alla destra ), che secondo me è pericolosamente troppo vicina all'aumento del grado di intensità. E riprendo un concetto di Eugenio Scalfari : i moderati non esistono ( a meno che non si consideri "moderato" chi se ne frega qualunquisticamente della politica ricordandosene sono il giorno delle elezioni per andare a votare la destra più populista ).
Bene ha fatto Ferrante ad entrare a gamba tesa, come ci ha dimostrato la campagna elettorale appena finita, in cui è stata fatta una spettacolare rimonta della destra; la chiave non è attirare i voti dei moderati che non esistono ed alla fine votano a destra, o tantomeno portare via voti allo schieramento avversario, ma la capacità di serrare i ranghi fino all'ultimo dei propri elettori.
Incauti e sprovveduti ( e, non essendo l'ex premier, non aggiungo altro ) i vertici sindacali milanesi che hanno invitato la Moratti ad un manifestazione che non le appartiene ed a cui, coerentemente, nei 60 anni precedenti non ha mai partecipato.
Chiedetevi : se Bertinotti od Epifani, o magari anche Prodi, andassero ad una manifestazione di padroncini del nordest cosa gli succederebbe ?
Parte della destra punta allo scontro di piazza ( e domani magari alla bomba ? spero di no, ma in questo paese è già successo ), bisogna stare uniti con i ranghi serrati e non cedere di un millimetro.
Chiedo ai media : quando l'ex premier ha dato dei coglioni agli elettori di sinistra lo avete giustificato dicendo che parlava alla "pancia" del paese e voleva motivare i propri elettori. Perchè allora fischiare ( ed i fischi fanno parte della vita democratica, solo nelle dittature esistono solo gli applausi ) la Moratti vi scandalizza tanto ?
Il vero settimo grado è scalare la montagna dell'ostilità dei media, della confindustria, del vaticano e dei militari.
p.s. a chi contesta : sempre molta attenzione ad infiltrati e provocatori; non sarebbe il caso di riesumare i vecchi servizi d'ordine ?

Anonimo ha detto...

Aggiungo una cosa : tanto nella città di merda chiamata Milano si perde comunque, l'elettore medio milanese non merita nmmeno che ci si presenti alle elezioni; l'unico modo per risolvere i problemi di questa città sarebbe raderla al suolo disperdendone gli abitanti in giro per tutta Europa.
Concentriamoci sul governo dell'Italia, che è una sfida ben più grande, importante e meritevole.
Da Milano ce ne si può sempre andare lasciandola al suo infausto destino.

SOYUZ1968 ha detto...

Non si invita nessuno a una manifestazione pubblica aperta a coloro che dovrebbero sentirla: i sindacati hanno perso la capacità di valutare la sostanzialità degli eventi pubblici.

Su Ferrante non posso che confermarne la mediocrità già evidenziata nei mesi precedenti, in tempi non sospetti, uomo senza neppure lo spessore culturale internazionale che aveva il suo antagonista delle Primarie, di ben altra caratura, Dario Fo: magari si perdeva comunque, ma il messaggio sarebbe stato più "forte" e culturalmente più autorevole.

Bravo Pianista per il contributo da fotocronista navigato ^_^!

SOYUZ1968 ha detto...

I servizi d'ordine sono necessari ora come lo erano un tempo....ah che nostalgia dei Katanga di Mario Capanna!

SOYUZ1968 ha detto...

La Maiolo fa schifo in tutti i sensi....chiedo venia per averla votata quasi 10 anni fa, ma dall'altra parte c'era Aldo Fumagalli: siete autorizzati, comunque, ad umiliarmi, "ad libitum", per quella scellerata scelta elettorale di costrizione!

Anonimo ha detto...

Leggete questa lettera di Ferrante al Corriere :
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/05_Maggio/01/ferrante.shtml
Non è la lettera di un candidato mediocre, anzi. Ha detto una serie di verità con grande chiarezza.

Anonimo ha detto...

1. chi fischia è un pirla perchè non capisce di fare autogol, in particolare dopo il precedente del 25 aprile.
2. ferrante è un pirla perchè alcun giorni fa, a telelombardia, aveva detto che avrebbe gradito la presenza della moratti alla manifestazione del 1 maggio, poi ha cambiato strategia. Ho già letto sul corriere il suo intervento e lo considero condivisibile, ma ferrante è un personaggio tatticamente incapace: gli interventi a gamba tesa bisogna anche saperli fare; a questo punto sarebe stato meglio che avesse vinto le primarie dario fo: almeno è coerente nel suo "estremismo"; e perdere per perdere, almeno si perda con dignità!
3. è però inutile scaldarsi: milano è comunque destinata alla destra, indipendentemente dai fatti del 25/4 e di oggi. Il problema è l'immagine che viene creata strumentalmente del popolo di sx: se il governo prodi dovesse durare poco, aspettiamoci una vittoria del nano col 60%! E questo anche per colpa di quei coglioni che hanno fischiato la moratti e la majolo.
Possibile che la gente non sia in grado di ignorare certi personaggi e non cadere nella trappola da loro tesa? Che imbecilli!!!
A meno che non siano stati dei provocatori, ma gridare al complotto non cambia il risultato.

Il Pianista ha detto...

x rugbysta:
Abbiamo sicuramente una visione condivisa su molte dinamiche però non sono d'accordo su due cose.
1)Che la campagna elettorale debba essere aggressiva per esere vincente, in un paese come questo, è chiaro e dimostrato dalle ultime elezioni politiche. Però Ferrante poteva scegliere meglio i tempi e divenire aggressivo già un mesetto fa, magari anche nei programmi(cazzo sull'ambiente a cui tengo molto sembra più concreto il programma della destra) e la sinistra milanese dovrebbe svegliarsi. Svegliarsi dal torpore solo ieri ci porterà a perdere altri voti.
2) Milano è la mia città e io ci tengo, pur con tutti i problemi che ha, a far si che abbia amministrazioni che la possano migliorare e non peggiorare come è accaduto negli ultimi dieci anni.
Separare il problema Milano dal problema Italia è sbagliato in quanto da un lato ci sono aspetti che conbaciao e poi Milano è strategica anche per un governo nazionale. Di questo se ne sono accorti anche Prodi Fassino e gli altri leaders della coalizione che non si stancano di dirlo, anche se poi nei fatti i risultati sono pessimi.

Compagno di pranzi e cene ha detto...

Direi che sono pienamente d'ccordo con bolso, che ha riespresso ciò che io avevo detto settimana scorsa.

Anonimo ha detto...

Io guardo i numeri.
Milano è una città con un elettorato di vecchi, e che quindi vota naturalmente a destra.
Oltre ai vecchi, ci sono i ricchi, non pochi, ed una zona di sottoproletariato urbano non insensibile al populismo della destra.
E' quindi miracoloso prendere il 47% dei voti, e non a caso i risultati nei comuni dell'hinterland, dove l'età media è più bassa, ci sono molto più favorevoli.
Inutile quindi investire sforzi e risorse su Milano ( a meno che non si faccia l'area metropolitana ), che tanto non ci vota, poi lo sapete cosa ne penso io del voto del Nord. Mi fa però piacere leggere che Ilvo Diamanti, che ha passato gli ultimi 15 anni ad occuparsi del voto di questo mitico e mitizzato nord produttivo, alla luce dell'analisi del voto politico del 2006 stia modificando il proprio approccio.

Anonimo ha detto...

Penso che Ferrante abbia semplicemente detto quello che tutti pensano della Moratti, di destra o di sinistra che siano ...
Questi sono episodi che credo non spostino un solo voto ...