30 maggio 2006

Lo sfratto mancato

Permettetemi ancora un piccolo commento, più a freddo, sui risultati elettorali di ieri. Vorrei soffermarmi sul caso "Milano" in quanto nei restanti capoluoghi la vittoria dell'Unione, seppur plausibile, è andata nei numeri oltre le più belle previsioni. Poche discussioni possono aprirsi su Torino, Roma, Napoli, Ancona dove il buon governo ha convinto gli elettori a confermare sindaci validi e popolari.
Dinanzi a vittorie nettissime con 30-40 punti di scarto percentuale, mi paiono ridicole le dichiarazioni della destra tese a dimostrare una presunta tenuta trincerandosi dietro ai casi di Milano e della provincia di Treviso, considerate tra l'altro dalla cdl, la dimostrazione che L'Italia produttiva sta dalla loro parte. Io l'Italia che sta dalla loro parte la definirei in altro modo, comunque i Torinesi, appresa la notizia di abitare in una città del terzo mondo e poco produttiva, immagino che ringrazino sentitamente.
Per quanto riguarda Milano temo di andare controcorrente rispetto ai toni positivi dela sinistra e anche rispetto ad alcuni commenti dei miei amici letti sui blog.
E' fin troppo ovvio e scontato partire dal presupposto che la sfida era quasi impossibile e che Milano è una città di destra e un feudo Berlusconiano. Tutto vero ma... a mio avviso la sconfitta di Milano è netta e precisa, e rappresenta l'ennesima battuta di arresto di un certo modo di fare politica con le ragnatele sulla spalla, che sarebbe ora di togliersi definitivamente di dosso con energia e vigore.
In Italia è stato dimostrato oltre ogni ragionevole dubbio il 9 Aprile che non paga una campagna elettorale basata sui contenuti, sulla pacatezza, sui toni bassi. In Italia se vuoi vincere devi lanciare slogan, seminare paure, urlare odio politico e populismo. Così fece la destra prima delle politiche, riuscendo a destare l'elettore moderato medio che si interessa di quello che gli accade attorno un giorno all'anno,forse, quando corre svogliatamente alle urne.
Dopo la lezione delle politiche, la sinistra avrebbe dovuto lanciare a Milano una campagna su questo stile, proponendo una vera alternativa e facendola conoscere con maggior forza propagandistica. Ferrante a tratti ci ha provato, ma non è stato abbastanza seguito in questo dai partiti.
Prova ne sia che Ferrante ha ottenuto più voti della coalizione che lo ha assistito, dimostrando di essere un candidato valido. Il problema non è stata la candidatura dell'ex prefetto, pur con tutti i suoi limiti evidenti, ma il solito torpore della sinistra milanese, che dorme da dodici anni e dormirà per almeno altri cinque, incapace di proporre un vero progetto alternativo e non una semplice e inutile rincorsa all'elettorino moderatino.
Lascio parlare i numeri che meglio esprimono i miei dubbi sui toni soddisfatti utilizzati dall'Unione per commentare il risultato milanese.
Ferrante ha perso di 5 punti, se poi confrontiamo i voti dei partiti il divario aumenta a ben 10 punti. Alle politiche del nove Aprile la differenza alla camera fu di meno di 6 punti.
Considerate il fatto che storicamente la sinistra va meglio alle amministrative essendo più radicata sul territorio e che la bassa affluenza avrebbe dovuto favorirla. In un mese ci si doveva aspettare una rimonta, i numeri non ne lasciano traccia.
Lo scorso anno in città, il vituperato e sconosciuto Sarfatti, pur senza campagna elettorale, arrivò alle regionali a 3 punti dal mostro sacro Formigoni. Allora fummo in molti a pensare che con un anno davanti, con una convincente campagna elettorale ed un buon candidato, il miracolo si sarebbe potuto compiere.
Invece è andata peggio che un anno fa alle Regionali e, leggendo attentamente i dati, anche peggio di un mese fa alle politiche. Dove sta l'errore? A voi il giudizio
Infine una piccola provocazione. Ho ascoltato molte persone proporre una motivazione precisa che li ha portati a scegliere la Moratti e non Ferrante. Il fatto che Ferrante non è Milanese come tutti sapete, mentre la Moratti si.
A mio avviso è una motivazione abbastanza ridicola, per ovvie ragioni che sarebbe troppo lungo proporre, ma molti voti sembra che si siano persi proprio così e i sondaggi lo confermerebbero. A questo punto non è che il candidato Dario Fo avrebbe raccolto più consensi? Magari non per il suo programma ma per la sua milanesità?
Alla prossima.

15 commenti:

SOYUZ1968 ha detto...

Dario Fo aveva un programma con motivazioni circostanziate, che Ferrante non ha mai approfondito al di là di una sciacquettosa genericità.....grazie ai "compagni" e amici della sinistra per avermi fatto perdere, obbligandomi a scegliere Ferrante con le primarie....ricordo ancora quella volta che mi avete costretto a votare Tiziana Maiolo per non votare la vostra geniale intuizione, Aldo Fumagalli....suicidatevi!

Ho deciso di non partecipare mai più ad alcuna delle prossime primarie, pantomime che comunque ratificano semplicemente le decisioni dei partiti: la prossima volta, se perderò, perderò almeno con la mia testa!

Anonimo ha detto...

"...ma il solito torpore della sinistra milanese, che dorme da dodici anni....", dice il pianista.

Io ho poca memoria, anche perchè non vivo in città e quindi le vicende milanesi mi riguardano relativamente.

Ma dodici anni fa chi era sindaco? formentini, no? E' di sinistra?
E prima ancora? borghini, se non sbaglio: anch'egli da considerarsi "rosso"?

E nei famigerati anni '70 - '80? La triade, che non considero di sinistra, "sciur cinc percent", tognoli e pillitteri, vero?

Non conosco la storia politica di milano negli anni '50 e '60 (a parte le vicende del '68), ma non credo che fosse una città dal "cuore rosso".

E se considero che, nel 1919, proprio a milano furono fondati fasci di combattimento, beh, mi pare che la sinistra cittadina dorma, come dice il pianista, da ben più di 12 anni....e forse non è mai esistita.

Il Pianista ha detto...

se la mettiamo così hai ragione, una vera giunta di sinistra non c'è mai stata anche se sindaci come aniasi, per citare l'ultimo socialista vero a palazzo marino, non erano certo di destra.

Io parlo di 12 anni perchè dal 1993, dopo mani pulite, con la nuova legge elettorale di elezione diretta dei sindaci, ritengo si sia aperta una fase nuova della vita politica di una città, una fase diversa dalle giunte figlie del pentapartito nazionale.
In questa nuova fase, appunto, la sinistra ha sempre dormito, e Formentini prima, albertini poi, la moratti oggi, hanno avuto vita fin troppo facile.

Compagno di pranzi e cene ha detto...

Anche io ho votato ferrante alle primarie ma mi son convinto che sia stato un errore. Con dario fo avremmo avuto qualche possibilità in più probabilmente.

Anonimo ha detto...

Secondo voi Dario Fo sarebbe stato in grado di amministrare la città? Secondo me assolutamente no, la città ha bisogno di un sindaco che non voglia solo salvare gli alberi e eliminare le macchine. E poi lo immaginate Fo a palazzo Marino... trasformerebbe tutto in una pagliacciata, come sua indole... Cmq non lo avrebbe votato più del 20%, essendo uno di estrema sinistra il centro non si sarebbe riconosciuto.

SOYUZ1968 ha detto...

La pagliacciata la fanno coloro che si travestono da sinistra e poi hanno legami con le banche e gli speculatori....certi pagliacci, con palese conflitto di interesse, che proposte possono portare per i reali problemi dell'edilizia abitativa, del verde, del traffico, della vivibilità e della cultura?

Il Pianista ha detto...

notizia di servizio. Dario fo rinuncia alla cadrega lasciando in consiglio Basilio Rizzo.

SOYUZ1968 ha detto...

Pianista la notizia è ufficiale? Dario Fo sarebbe comunque sprecato come Consigliere Comunale d'opposizione. Vediamo cosa faranno all'opposizione i nuovi entrati centro-sinistri della Lista Ferrante....Mia madre ha votato Ulivo sostenendo che Fo fa bene solo il commediografo, mio padre non so perchè non ha mai dichiarato apertamente il suo voto, credo, però, abbia votato anche lui Ulivo.

L'ineffabile Borghini non l'hanno voluto neppure gli elettori di Forza Italia, che hanno votato in massa, oltre al solito nano malefico, Tiziana Maiolo......ma quando l'ho votata io non la votava nessuno ^_^

Compagno di pranzi e cene ha detto...

L'anonimo ha in pratica dato a Fo del pagliaccio...oh signur...

SOYUZ1968 ha detto...

La BBC intervista Fo ogni mese per chiedergli cosa pensa dell'Italia. Le altre televisioni, Francese, Tedesca, Svedese, Olandese, intervistano Fo per parlare di teatro, di società, di letteratura, di cultura e di politica.

Qui in Italia, se va bene, Fo è intervistato dal TG3 regionale.

L'unico che lo ha portato in una trasmissione importante è stato il "Re degli Ignoranti", Adriano Celentano, con Jannacci e Gaber qualche anno fa.

Questo dimostra cosa è l'Italia: a Porta a Porta, come opinionisti, ci vanno la Palombelli, Crepet con altra spazzatura varia e alle elezioni la mente pensante della cultura italiana, riconosciuta in tutto il mondo, prende soltanto un migliaio di voti di preferenza mentre la Maiolo ne prende alcune decine di migliaia.

L'Italia è una nazione che andrebbe azzerata!

Compagno di pranzi e cene ha detto...

Io non intendevo tutto questo caro soyuz, però effettivamente finchè c'è gente che lo chiama pagliaccio...

SOYUZ1968 ha detto...

All'estero non considererebbero mai Fo "un pagliaccio". All'estero certamente Berlusconi è considerato un pagliaccio ma a Milano è votato da un Milanese su tre. Chi sono quindi i pagliacci?

Anonimo ha detto...

L'Italia andrebbe azzerata, ma come minimo !
Domanda di un mio amico non milanese : se avessimo candidato VERONESI avremo vinto ?
Ve la giro.

SOYUZ1968 ha detto...

Ho sentito alla televisione un noto esponente della sinistra, di cui non ricordo il nome, sull'argomento Veronesi.

Veronesi non l'ha voluto nessuno ed era l'unico "moderato" in grado di vincere in questa città; l'opinionista ha inoltre affermato che i dirigenti dei partiti di sinistra milanesi dovrebbero dimettersi in massa per la loro ormai certificabile incapacità.....e Fassino dovrebbe smetterla di snocciolare numeri insulsi: la sinistra ha confermato le posizioni già acquisite, ha guadagnato solo la Provincia di Reggio Calabria.....non mi pare una cosa di cui particolarmente vantarsi...

Anonimo ha detto...

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