Milano, come non detto !

Intendiamoci immediatamente. Lo sfratto invocato da Berlusconi non è minimamente partito. Con i dati non ancora definitivi, ma abbastanza sedimentati, mi sento di affermare che L'Unione è andata generalmente molto bene.

Dove si poteva, o si doveva vincere, si è stravinto, a conferma della capacità della sinistra di gestire le amministrazoni locali e del sempre vivo radicamento sul territorio della politica strada per strada.

A Roma e Torino, dove pur si partiva con il favore del pronostico, la vittoria ha assunto conformazioni "bulgare" con distacchi incredibili.

Anche a Napoli, dove la cdl pensava ad uno sgambetto significativo, si è avuta una vittoria del centrosinistra molto netta, molto sopra le più rosee previsioni.

Questa è la conferma che la buona amministrazione con Sindaci preparati e dalla spiccata personalità come Veltroni e Chiamparino, viene premiata dagli elettori, posti al cospetto di avversari di nome, ma con poco radicamento cittadino.

La sconfitta in Sicilia era prevedibile ma anche in questo caso la buona scelta della candidata Rita Borsellino, ha portato ad un risultato molto più positivo che alle elezioni politiche del mese scorso.

In ultimo viene Milano, come al solito, città senza speranza. Dopo le prime proiezioni che facevano sperare almeno in un ballottaggio, sembra sicura la vittoria di Letizia Moratti. Non che ci sperassi, la sconfitta era quasi certa alla vigilia, ma il distacco ridotto sembra confortare anche qui una rimonta rispetto alle ultime politiche, complice anche la bassa affluenza alle urne.

E' presto per le analisi di una sconfitta annunciata, in una città da sempre roccaforte Berlusconianciellina, la cui scorza destrorsa è praticamente impossibile da scalfire. Ferrante ci è andato vicino ma non è bastato e tutti dovranno riflettere sugli errori commessi, se di errori si può parlare.

Milano non ha capito non ha voluto capire, cosa avrebbe significato cambiare strada e quale è il pericolo di proseguire su questo sentiero che sta correndo dritto verso un baratro profondo.

Probabilmente molta gente avrà bisogno di caderci dentro prima di uscire dal guscio e aprire gli occhi colpiti de dodici anni di cecità permanente.

Speramo in futuro nei giovani, unica risorsa, per ora intristiamoci per altri cinque anni.

Io, insieme a quel 48% che la pensa come me, ringraziamo per il bel regalo.

Alla prossima.