07 maggio 2006

Piccolo pensierino della Domenica sera


Non poteva mancare la pillola politica domenicale del Pianista. Mi sembra di sentire piovere i primi fischi.
Mi sto convincendo che Massimo D’Alema sarà il prossimo Presidente della Repubblica. Nonostante, anzi grazie alle odierne sparate di Berlusconi, il quale ha minacciato "Se il centrosinistra imporrà il suo candidato siamo pronti allo sciopero fiscale e all'ostruzionismo".
Mi verrebbe da dire, dove è la novità.
Il Napoleone di Arcore non ha fatto altro per cinque anni, permettendo e promuovendo l’evasione fiscale di quella che lui, con la sua solita intelligenza, ha definito oggi”la vera parte produttiva del paese”
Bene, posso dedurre che nella testa di questo signore tutti noi, lavoratori dipendenti, operai, impiegati, pensionati, studenti, casalinghe, invalidi, giovani e vecchi, siamo solo e soltanto dei parassiti improduttivi.
Magari ha ragione ma almeno siamo onesti e paghiamo le tasse.

Tornando sul punto questi scomposti strilli contro D’alema mi fanno sorgere il sospetto che sia proprio il “baffino” la scelta prediletta dell’ex presidente del Consiglio.
Certo, deve mantenere il comportamento di facciata, abbaiando come un cane ringhioso, ben sapendo che L’Unione potrà far eleggere D’Alema comodamente al quarto scrutinio e il nano avrà colto due piccioni con una fava.
Si ritroverà un Presidente che nei fatti gli sarà molto più vicino di altri, ma che lui potrà ad ogni occasione apostrofare come un comunista al Quirinale, strillando contro l’emergenza democratica e mantenendo calda la sua base.
Berlusconi sta tendendo una trappola al centro sinistra, prova ne sia la chiusura su nomi che, sulla carta, avrebbero potuto, pur promossi dall’Unione, incontrare anche i favori del centro destra, come Amato e Napolitano. Chiusura totale per far candidare ed eleggere il gradito Massimo D’Alema senza doversi formalmente compromettere con inciuci ed accordi preliminari e potendo poi esasperare gli animi con il vittimismo per i prossimi sette anni.
Domani la prima puntata e ne sapremo qualcosa di più.

Piccolo personale borsino, semiserio, alla luce delle notizie odierne.

Amato 35%
D’Alema 25%
Napolitano 20%
Monti 15%
Biscardi 5%
Provenzano 2%
Il Pianista 2%
Il dentista di mia nonna 2%
Totale 106% ( che c’è di strano in Italia i conti non tornano mai)

Alla prossima

7 commenti:

Anonimo ha detto...

D'alema è uomo Mediaset.

La mancata emanazione di una legge seria sul conflitto d'interessi ti ricorda qualcosa?

E' come se io avessi a disposizione un rigore e lo calcio....nella mia porta!

Ci saremmo risparmiati questi ultimi cinque anni di m.

Anonimo ha detto...

Hanno sparigliato le carte di nuovo: ho appena appreso che l'Unione ha candidato Napolitano, che sembrerebbe essere ben accetto anche a fini e casini.

La cdl ha proposto Franco Marini, Giuliano Amato, Mario Monti e Lamberto Dini.

Meglio parlare a presidente eletto....

Comunque Napolitano mi piace più di tutti gli altri messi insieme; resta il problema di perdere un senatore, ma se è vero che il presidente della repubblica può nominare 5 senatori a vita nel settennato, allora il problema della maggioranza al senato non può peggiorare; sempre che un Napolitano presidente sappia essere "scorretto".

Se passa Napolitano, significa che an e udc non ne possono più di berlusconi....

Anonimo ha detto...

Forse però sarebbe meglio Amato o Dini: con uno di loro al Quirinale, il nano malefico non potrebbe rompere le palle con la storia del presidente "comunista".

E dovrebbe ritirare quella minaccia insulsa, ma tatticamente brillante, dello sciopero fiscale.

Bisogna riconoscere che quell'ometto (di m.) ne sa una più del diavolo....speriamo che sappia solo far le pentole (oltre a venderle in tv) e non i coperchi....

SOYUZ1968 ha detto...

Boh....Lo sanno tutti che D'Alema ha un potere immenso e lui stesso ha affermato che Lui non necessita di incarichi perchè è Massimo D'Alema,

A questo punto non capisco in cosa gli può tornare utile diventare Presidente della Repubblica se non per essere eternato nella Storia della Repubblica.

D'Alema, ora, entra in Conclave come ci è entrato Ratzinger, da uomo più influente in circolazione ma capace di coalizzare gli interessi della vecchia politica: ex rivoluzionario in gioventù, tessitore tattico e restauratore nella maturità.

Abbiamo visto che nè Ruini nè Martini sono diventati Papi: l'immagine del Conclave è quella che hanno descritto i giornali stranieri, sempre arguti a inquadrare la machiavellica politica italiana.

Anonimo ha detto...

Trovo interessante la lettera che Grillo ha spedito 8e pubblicato nel blog) a d'alema.

Se è vero quello che scrive il signor baffino può essere facilmente ricattato (e forse questo a silvio non dispiace).

Comunque in caso di guai improvvisi al nostro basta allontanarsi di 12 km dalle coste italiche con il suo bi-albero per non essere ingabbiato.

E anche d'alema l'abbiamo sistemato.........

Anonimo ha detto...

Sì, Beppe Grillo è stato molto chiaro, ed è da meditarci sopra MOLTO seriamente.
La trovata dello sciopero fiscale non è tatticamente brillante ( definizione che potremmo lasciare ai "retroscenisti" tipo Minzolini ), è eversiva. Uno sciopero fiscale porta dritti alla guerra civile, perchè è impensabile che ci si pieghi a queste minacce, ed a questo punto lo Stato dovrebbe farsi rispettare anche con la forza.
Io Napolitano lo avrei lasciato al Senato, primo perchè un senatore a vita ci serve, secondo perchè ha 81 anni ed a mio avviso va eletto uno più giovane.

Compagno di pranzi e cene ha detto...

Tra pochi minuti si inzia a votare...secondo me berlusconi sta bluffando...potrebbe andargli bene sia d'alema (pericoloso in future elezioni) che napolitano (senatore a vita che voterebbe sembre pro-governo)