07 luglio 2006

Balla,balla, ballerino

Entrare in discoteca quest'estate potrebbe costare circa 2 euro in più. Io non ci vado mai quindi “non me ne può fregà de meno” ma il meccanismo che porterà all’aumento del prezzo di ingresso è interessante e significativo.
Il recente decreto fiscale del governo ha deciso l’aumento dell’IVA sulle consumazioni obbligatorie. Cosa accadeva fino ad oggi?Sulle consumazioni facoltative nei locali veniva applicata l'Iva al 10 per cento, mentre i biglietti di ingresso al 20 per cento. Con il sistema della "bibita obbligatoria" i gestori eludevano l'aliquota del 20 per cento, che avrebbero dovuto far pagare per il biglietto, di fatto vendendo a un prezzo maggiorato la consumazione. La disposizione del governo li obbliga invece ad applicare l'Iva al 20 per cento sulle consumazioni obbligatorie, mentre quelle facoltative continuano ad avere l'imposta al 10 per cento. In teoria è un sistema per far pagare più tasse ai gestori, che, guarda caso, scendono sul piede di guerra e, statene certi il tutto si tradurrà in un biglietto-consumazione più caro. La tassa, i poveri gestori,la faranno pagare ai clienti finali
L’associazione che li rappresenta esordisce così"Si tratta dell'imposta sul valore che come è noto è destinata a ricadere sul consumatore finale.”
Pechè come è noto, dico io?Ma si continua"E' chiaro che in una situazione di stallo economico la prima cosa alla quale si rinuncia sono i generi voluttuari e ciò che noi offriamo è definito tale per questo siamo in disaccordo con il governo, perché non riesce a capire l'importanza del nostro settore”
Ma, fatecela capire tutta questa importanza.
Comunque dopo i tassisti e gli avvocati sarà il turno dei discotecari.
Il punto, su cui è interessante ragionare mi sembra questo. La direzione, anche in questo caso, è quella giusta anche perchè non tocca beni di prima necessità, ma se non verranno attuati i necessari e severi controlli, la manovra rischia di ricadere sui giovani che vogliono divertirsi in discoteca, perché, manco a dirlo, quei furbacchioni dei gestori dei locali faranno per intero ricadere sul cliente l’aumento della tassa, anzi, approfitteranno come al solito per guadagnarci una fetta maggiore, amplificando l’aumento. Tipico comportamento da autonomo italicus.

Il governo deve agire su un doppio binario con molta attenzione, altrimenti può venire il dubbio che si finga di colpire certe categorie, lasciandogli però la scappatoia di aggirare l’ostacolo rivalendosi sul più debole che non può difendersi, che è poi quello che è successo con l’introduzione dell’euro quando il governo del Silvio ha chiuso tre occhi sugli incredibili aumenti che negozianti ed autonomi di ogni genere hanno introdotto sulle tariffe con i prezzi raddoppiati salvo poi incolpare .
tutto e tutti e pretendere correttivi ridicoli come l’euro di cavvvta (per dirla alla Tremonti) nascondendo il preciso intento di favorire certe categorie, evitando i controlli.
Ma oggi ci sono altri musicisti e gradirei ascoltare note diverse e più dolci, altrimenti meglio un buon libro.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

I primi a fare attenzione devono essere i cittadini.
Devono colpire i furbi. I discotecari aumentano i prezzi ? Nessuno in discoteca per un mese.
Assieme ai cittadini tocca agli enti locali, che purtroppo sono la vera infamia di questo paese ( e quanto costano !! ) e sono da abolire in massa sostituendoli con funzionari governativi.
Già con il decreto Bersani abbiamo visto che molti enti locali sono tentati di non applicarlo.
Discotecari oggi, panificatori domani fanno i furbi ? Si aprano nuove discoteche, nuove panetterie, deregulation totale sperando che qualcuno i prezzi li abbassi davvero.
Ma purtroppo troppi enti locali sono collaterali alle lobbies dei commercianti.
Ma perchè il cittadino agisca deve crescere, ed il governo deve aiutarlo favorendo una cultura della concorrenza e del rigore, facendo capire che in questo paese la parola "furbo" non deve essere considerata un complimento, ma un termine spregiativo, come negli altri paesi.
Uno slogan che Prodi dovrebbe lanciare in modo martellante ed ossessivo : si scrive furbo, si legge stronzo.

Anonimo ha detto...

Aggiornamento in diretta.
Il governo ha calato le braghe con i taxisti.
Come diceva giustamente Maurizio Ferrera sul Corriere della sera, l'attuazione del decreto Bersani spettava agli enti locali ( i comuni ), i quali, unionisti compresi, se ne sono ben guardati dall'appoggiare Bersani nella battaglia, boicottandone di fatto l'iniziativa e sedendosi ad un tavolo di mediazione in pratica spalleggiando i taxisti. Ora cosa faranno, si metteranno a non far decollare il servizio per la compravendita di auto moto e barche per favorire un'altra corporazione, quella dei notai ?
Fossi stato in Bersani avrei tenuto duro; fossi Bersani ora, mi dimetterei.
VIsto che invece sono solo rugbysta sudafricano, mi limito a dire una cosa ai signori sindaci : ANDATE A CAGARE.
E viva i prefetti ed i commissari prefettizi.

Anonimo ha detto...

C'è anche il problema che la bibita in discoteca è di norma.....alcolica. Se la faranno pagare di più, forse i giovano berranno meno. O forse no? Già, forse mi sbaglio.....

Rugbysta, la deregulation totale, in italia, rischia di non far diminuire i prezzi e creare "disagi" al consumatore: non è stato negli usa che la deregulation sulle compagnie aeree ha messo in giro parecchie "bare volanti"?

Io sono favorevole al decreto bersani perchè, in pratica, colpisce alcuni centri di potere, ma dal punto di vista teorico rimango un vecchio "comunista" (le virgolette significano che non mangio i bambini e non voglio aprire i gulag).

Riallacciandomi agli ultimi commenti del post precedente, anch'io attendo i fatti e non prendo il dpef come oro colato, però ho la sensazione, essendo questo un governo di centro-sinistra e non di sinistra, che ci beccheremo alternativamente uno schiaffo e una carezza: spero di sbagliarmi.
Comunque, sempre meglio delle smanacciate di berluskazz...

Compagno di pranzi e cene ha detto...

Io non frequento discoteche in quanto odio il ballo e ancor4a di più odio la musica fatta con pentole e pc e priva di significato nei testi.
Detto questo in quei posti già imperava il furto legalizzato.
In molte discoteche oltre al costo d'ingresso già pazzesco, che arriva anche a 20 euro, si sommava la cosidetta consumazione, che anche dove non è obbligatoria dal regolamento viene resa obbligatoria dal caldo che arde nella bolgia.
In pratica uno paga 25 euro e passa per perdere un po' di udito, dimenare il po' il culo e bere una schifezza mezza annacquata, qualunque essa sia, senza contare il rischio pasticche miscelate all'interno.
Mi spiace per i miei amici che amano quei posti, ma spero rinsaviscano e li boicottino un po' in caso di aumento ulteriormente sconsiderato dei prezzi.
Sulla storia dei taxi è uno scandalo.
Possibile che certe corporazioni siano così mafiose da poter imperare e far marcia indietro a un governo? Colpa dei sindaci tipo Moratti...che se lo prendano loro i taxi ladri...

Anonimo ha detto...

Alzare le tasse non è mai cosa positiva, aumenta la pressione fiscale e diminuiscono gli investimenti, però in certi casi dove c'è elusione fiscale è sicuramente meglio sistemare i difetti della presente legge per non consentire di frodare lo stato. Sono sempre favorevole alla battaglia contro la frode allo stato, però mi sa che come al solito pagheranno i consumatori finali... D'altro canto l'iva è un'imposta che grava sul consumatore finale, non deve incidere sulle spese dell'azienda e l'azienda però non può approfittarne.
Sono venuto a conoscenza anche di un'altra modifica fiscale contenuta nel decreto bersani, sempre inerente all'iva...
le società immobiliari pagano l'iva al 20% per i materiali e i beni immobili, ma rivendendo gli immobili loro effettuano in fattura il 4%, se prima casa, e il 10% per tutte le altre case, uffici e altro al 20%; è possibile dopo qualche anno rientrare con la differenza dell'iva che non si è presa dai clienti. Con bersani l'iva sulle case verrà versata direttamante all'erario e l'immobiliare non vedrà quei soldi che ha già speso... inoltre non potrà chiedere il rimborso iva da parte dello stato per più tempo di prima... Vi sembra giusto? Una ditta che paga l'iva e poi non la riprende... o meglio la prende in quel posto...

Anonimo ha detto...

Coi prezzi degli immobili, chi lo prende in quel posto è solo l'acquirente finale....

Quando mai si è sentito del fallimento di un'impresa immobiliare?

Se hanno bisogno di soldi, li vadano a prendere in svizzera o lussemburgo, dove li hanno illecitamente portati!

Il Pianista ha detto...

il peoblema della casa è forse il grumo principale che inchioda la vita di un giovane che vuole mettere su famiglia, soprattutto in una grande città come Milano, dove i prezzi delle case, e gli affitti, hanno assunto ormai i contorni inquietanti di un sistema che se non si da una regolata, andrà al fallimento più completo.
E questo è indegno di un paese civile.

Anonimo ha detto...

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