15 luglio 2006

Giustizia è fatta? Non direi....

Dopo l’articolo che scrissi un paio di mesi addietro per un importante mensile (olè), sono sempre rimasto distante dal commentare le vicende di calciopoli sul mio blog. Sono tifoso e come parte in causa rischiavo, e rischio tuttora di sembrare poco imparziale. L’aria fritta e il fiume di parole di giornalisti semi avvocati, tifosi e opinionisti che ha condito il piatto nascondendone il sapore, in queste settimane, non invogliava certo ad esprimersi sul nulla o quasi.
Oggi è stato il giorno delle sentenze e per giudicarle non posso che ripetere quanto ho sempre sostenuto, attirandomi numerose critiche , sui fatti in questione.

Prima premessa. Ritengo giusto colpire un po' tutti i colpevoli, anche se vedo molta differenza tra chi hainfluenzato i risultati in modo sistematico per anni, e chi per rimediare a torti subiti, è stato colto in flagrante per una telefonata, e molta differenza tra chi tirava i fili di un sistema e chi e più che altro colpevole di aver saputo ma non di aver denunciato anzi, ma cercato di mangiarsi le briciole rimaste. Tutti colpevoli ma in modo molto diverso. La sentenza che speravo di vedere poteva anche essere più o meno dura, ma doveva per forza essere modulata bene.
Seconda premessa. Vorrei rifuggire da quanto pensano che questo processo sia una ripulitura finale di un mondo marcio, il cambio di un epoca, la fine di uno sport offuscato dagli interessi economici e quindi da rifondare totalmente. Non sarà così. Il calcio è marcio. Vero. Ma sommessamente vi ricordo che il calcio è malato da quando circolano interessi incredibili e da venti anni , da quando sono entrati nel calcio i Berlusconi, i Moratti, gli Agnelli, da quando si sono decuplicati gli ingaggi dando troppo spazio a figuri come i procuratori che inspiegabilmente, da quasi analfabeti quali alcuni sono, riescono a tenere in scacco le società. Il calcio è malato da quando sono nate le pay tv, e sono passati tanti anni, che hanno inserito un nuovo fiume di denaro e quindi di interessi distorti, in quello che originariamente era solo uno sport. Il calcio è malato da quando i governi e gli organi di controllo hanno sempre permesso alle società calcistiche comportamenti e regole diverse da quelle che valgono per altre società. Tutti quelli che seguono il calcio, questo lo sanno così come si sono sempre resi conto che non tutto funzionava, altro che semplice sudditanza psicologica. Era un sistema di potere e lo scandalo che ne è uscito è solo una conferma.
Lo scagliarsi contro il mondo del calcio e forse l’aprire gli occhi solo ieri, è solo illusione tipica italiana di tirare un colpo di accetta a chi viene colto in flagrante facendo finta di non vedere prima le cose, quando forse non fanno comodo, ne di chiedersi i perché o fingendo domani di vivere in un mondo migliore, quando migliore per poco sarà. Mi sto scagliando contro gli addetti ai lavori e molti tifosi che oggi si fingono solo “sportivi”.

Queste premesse erano doverosa per dare una chiave di lettura a questo processo e spiegare che io mi sarei limitato, come è stato fatto, ai fatti ed a punire in modo mirato i colpevoli, non a fare finte crociate che servono poi solo a far cambiare i sistemi di potere ed i rapporti di forza tra chi la fa franca, e chi no. Niente amnistia , ma punire tutti in modo equilibrato in modo da dare un pizzico di credibilità al calcio.
Oggi finalmente le sospirate sentenze. Corrette, da come ho scritto poche righe addietro. Forse si ma aspettate un attimo. Sostengo da sempre che ci sono due chiavi di lettura per queste vicende e due possibilità di soluzione che rispecchiano le mie due premesse.
La prima, per chi non è d’accordo con la mia premessa, era voler rifondare tutto il sistema calcio ma per far questo occorreva un processo lungo mesi con sospensione dei campionati, il coraggio di andare fino in fondo scavando su tutte le squadre, ricordatevi tutti, Roma e Inter compresi, sistemando poi le questioni diritti televisivi, conflitti d’interesse e via di questo passo. Non hanno avuto il coraggio o la voglia di farlo.

La seconda era più dettata dai tempi ristretti e dalle logiche di interesse, oltre che dall’onda mediatica. Fermarsi ali capi di imputazione e colpire chi ha sbagliato, o è stato solo più “sfortunato” di altri a farsi cogliere in fallo e modulare le pene per le imputazioni ascritte agli imputati.

Hanno scelto la seconda strada, come avrei fatto io, imboccando però una via di mezzo che scontenta tutti e appare solo parzialmente corretta sbagliando infatti nel voler comunque andare oltre cercando di tenere un doppio binario, dando, ma solo in apparenza una soluzione esemplare da un lato che coinvolgesse tutti senza guardare troppo alle effettive colpe, ma senza esagerare troppo nella pena massima strizzando l’occhio alle televisioni o ad eventuali problemi con gli stadi e l’ordine pubblico. In definitiva la B con 30 punti, che magari si dimezzeranno in appello, alla Juve comporta il rischio che già tra un anno i bianconeri tornino in A (ricordate che in serie B ci sono i play off quindi basta arrivare sesti per giocarsi la promozione.) mentre un Milan, giustamente meno colpito anche perché i fatti e le imputazioni parlavano chiaro in favore di una pena minima per i rossoneri, si ritrova senza Europa, con danno economico identico a quello dei gobbi, con 15 punti che gli impediranno di vincere il prossimo campionato e quindi tra un anno ritrovarsi ai nastri di partenza con la Juve dopo un campionato comunque di transizione. Tra pena minima e pena massima, se leggiamo bene la sentenza mi sembra che il solco sia nella realtà più stretto di quello che possa sembrare. Considerando i fatti le sentenze mi paiono troppo schiacciate, seppur bisogna darne atto, modulate e discretamente severe. Forse ci voleva più coraggio e più tempo.
Ed ora tutti ricorreranno in appello e tutto si impantanerà, come le polemiche sul blog. Ci sarà da divertirsi
Alla prossima

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Ancora una volta Berlusconi ci ha messo lo zampino, e il milan, si è salvato!

Anonimo ha detto...

Interisti,romanisti,torinisti,servi di berlusconi,andate tutti all'Inferno!La Juve risorgerà,statene certi!

Anonimo ha detto...

I nostri commenti sono provvisori, come provvisoria è la sentenza in attesa dell'appello.
Rispondo alle premesse.
Le richieste erano modulate, in quanto anche le colpe appaiono modulate in gravità. Io avrei dato pene molto più dure, con radiazione per tutti i tesserati, e serie B con penalizzazione per il Milan, serie C1 con penalizzazione per Lazio e Fiorentina e serie C2 con penalizzazione per la Juventus.
Un processo tipo quello penale avrebbe fermato il circo per anni, ( impensabile far partire i campionati così come erano senza che nulla fosse accaduto ) e si è scelta una strada più breve.
Certo, colpito chi è più "sfortunato"; ma anche le carceri sono piene di chi è stato più "sfortunato", mentre tanti altri sono fuori avendola fatta franca. A questo punto cosa facciamo ? Aboliamo le carceri e la giustizia penale ?
Le pene avrebbero dovuto essere ben più dure ed implacabili, ma pazienza, speriamo che in appello non vengano ridotte.
L'importante è che d'ora in poi tutte le sentenze sportive siano improntate alla più spietata durezza.
E bisogna cominciare a parlare di salary cap, diritti televisivi collettivi, divieto di acquisto di diritti di piattaforme di cui non si possiede la tecnologia, revisione del regime delle esclusive, obbligo nelle rose di aliquote di giovani e di giocatori del vivaio ( senza la presa per il culo di parificare a loro degli ultratrentenni .... ).
La cosa fondamentale di questa sentenza è un'altra però.
Il fortino dell'impunità del calcio è stato espugnato abbattendone una delle squadre simbolo di potere; il senso di impunità che porta il mondo del calcio in un cortocircuito autoreferenziale e di insolente disprezzo delle regole è stato sfidato.
Guido Rossi faccia ben presente altre due cose.
Primo, basta politica nel calcio, con squalifiche durissime per chi viola questo principio.
Secondo, chi adisce alla giustizia ordinaria per modificare le classifiche ( sia a seguito di sentenze della giustizia sporiva come questa, sia per altri casi Catania ) viene radiato. Del resto l'Uefa ha già detto che non tollererà ricorsi extrasportivi.
p.s. da milanista d'epoca, ricordo l'arroganza del potere della Juve di Boniperti degli anni '70. Ora che Boniperti è tornato a fare il dirigente, godo troppo nel pensare di vederlo in tribuna a Crotono od a Frosinone a prendersi fischi ed insulti ( e magari qualche sputacchio e qualche sonoro ceffone .... )

Anonimo ha detto...

Da un punto di vista sportivo credo che i trenta punti di penalizzazione impediranno alla juve di tornare in A, il che equivale ad averla mandata in C, a meno della visibilita' televisiva che salvaguarda il sistema.
Altra considerazione: sara' un puro caso che dopo i due grossi scandali del calcio italiano (scommesse dell'ottanta e calciopoli di questi mesi) l'Italia abbia vinto il Mondiale ?

Johnny ha detto...

Che il calcio fosse marcio è una cosa che sapevano tutti e mi meraviglia quelli che fanno finta di non averlo mai saputo.
Le sentenze sono state date tenendo conto di dare una punizione simbalica ma tenendo conto dell'importanza delle società.

Il Pianista ha detto...

sono d'accordo con quasi tutti i commenti, anonimo gobbo a parte, anche se non al 100%
Che nel calcio ci sia del marcio da più di vent'anni è ovvio. Pensate al potere della juve negli anni 60-70-80. Però è con gli anni novanta che dopo l'ingresso dei grossi capitali di berlusconi e moratti e dopo la bolla di sapone pay tv (metà anni 90) che il calcio ha accelerato verso il burrone con un giro d'affari decuplicato a cui non può non sottostare un marcio ben più generalizzato, pensate anche al fenomeno delle plusvalenze con cartellini di giocatori inutili a< prezzi folli, di quello più casereccio anni 70.Comunque sono d'accordo con rugbysta, e con guido rossi, le pene sono modulate correttamente,avrebbero potuto essere più o meno dure ma mantenedo questo equuilibrio tra la più colpevole (juve) e la meno colpevole, e la sentenza se la leggete lo conferma (milan).
Sarei stato invece più cattivo con le persone galliani compreso, un anno è poco, per dare un esmpio chiaro e fare pulizia, anche perchè sono coloro che hanno sbagliato ingannando i tifosi.

SOYUZ1968 ha detto...

ihhhhhfff tiririiiiiiiiiiiiiii

Compagno di pranzi e cene ha detto...

Barolo deve avere una qualche avversità nei miei confronti, tenta di cazziarmi in ogni occasione, anche quando io non scrivo nulla. Io non ho parlato degli agnelli, anzi, non ho proprio parlato.
Per quanto riguarda le sentenze...
In quanto tifoso milanista sono un po' di parte ma non troppo. Ho sempre detto che chiunque sgarra deve pagare e mi sembra che così sarà. Io trovo le pene giuste e sono abbastanza disgustato dal comportamento di alcuni gobbi e di una buona parte di mondo mediatico che si sta schierando esplicitamente contro il milan.
Mi pare che per quello che ha fatto la punizione di 44 punti nello scorso campionato (niente coppe) e di 15 nel prossimo sia giusta, ma anche fin troppa, considerando specialmente che la juve meriterebbe la promozione e invece avrà probabilmente la possibilità di tornare in serie A dopo solo un anno.
Se si vuole parlare da sportivi le cose stanno così, se vogliamo parlare da tifosi si può dire di tutto e di più. Se la juve fosse mandata in c avrei accettato la b per la mia squadra, altri8menti assolutamente no.
Ora aspetto con ansia l'appello, la sensazione che ci sia da parte di molti un particolare (e ingiusto in questo caso) godimento nel vedere il milan il più punito possibile non mi lascia tranquillo.

Anonimo ha detto...

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