16 settembre 2006

Telecom...pagni di sventura

Scrivo ora due righe su un argomento che non amo, ritenendo le chiacchere su economia, manager, scalate , una montagna di fumo da cui il cittadino esce sempre intossicato, qualsiasi siano le soluzioni adottate. Quantomeno in Italia.
L'attualità, con le dimissioni di Tronchetti Provera dalla guida della Telecom, mi porta a scrivere un veloce pensiero, soprattutto per chi circoscrive e riconduce solamente alle recenti beghe con il governo Prodi, il terremoto Telecom.
Cosa è stata Telecom, ma il discorso si può allargare a tutte queste società di servizi, negli ultimi cinque/dieci anni?
Mi sembra che la realtà italiana delle grandi aziende sia una realtà in cui vari manager, pochi che sono sempre gli stessi che girano, vengono issati sui posti di guida con stipendi milionari, compiono operazioni più o meno azzardati e più o meno utili, e dopo pochi anni se ne vanno lasciando una situazione non certo migliore di quella trovata.
Mi travesto da ignorante in materia, mi riesce molto facile, e fingo di cascare dalle nuvole leggendo le notizie dai siti e dai giornali e i dati di bilancio.
Nel 2005 Tronchetti incorpora la TIM per ridurre l'enorme indebitamento di Telecom.
Nel 2006, caspita ben un anno dopo, Tronchetti annuncia un piano che prevede lo scorporo di Tim per ridurre l'indebitamento di Telecom che intanto è salito a più di 40 miliardi di euro.
Chiaro, no?
In tutto questo come di inserisce la soddisfazione del cliente, il servizio offerto, l'abbassamento delle tariffe? Non si inserisce. Qui posso portare la mia esperienza diretta di queste settimane, che mi vedono impegnato nell'impresa di fronteggiare i giornalieri attacchi telefonici degli amici di un'importante azienda telefonica di cui non faccio il nome (mi viene da ridere, chissà chi sarà mai) che cercano di convincermi ad una connessione più performante di quella che utilizzo e che pago profumatamente. Chiacchere, ritornelli, se il prezzo è uguale perchè no ripeto fino alla noia ai malcapitati, poi quando si fa sul serio e puntualizzo problemi tecnici e discrasie di sorta intuisco che ne so più di loro, e incapaci di soddisfare le mie richeste e le mie domande, si rifugiano dietro ad un "vada di la, chiami di qua, io non lo so".
Devono vendere il prodotto, quindi serve che gli sfigatoni abbonati viaggino più veloci per poterli poi bombardare delle nuove offerte. L'importante è accalappiare il cliente, poi una volta che paga e firma un buon contratto ritorna ad assumere il ruolo di nullita da schiacciare e di vacca da mungere.
Questa è la realtà di tutte queste grosse aziende si servizi e del sistema economico concorrenziale italiano. Lanci di nuove tecnologie o prodotti, rastrellamento di una vasta clientela, magari mettendogli davanti zuccherini a cui poi, essi sperano, è difficile rinunciare una volta a pagamento, servizio incerto, prezzi alti, clientela insoddisfatta.
Quindi non mi importa molto di questi giochetti, dei manager che vanno e vengono. Se il governo ci ha messo lo zampino, questo è il pretesto per il dibattito politico, per gli attacchi delle opposizioni. Quello che conta è pensre al fututo dei posti di lavoro in queste aziende, e ad un eventuale miglioramento di servizi e tariffe per gli utenti. Il resto sono giochetti di alto livello, e fumo negli occhi.
Certo che pure qui dovevano piazzare Guido "Formentini" Rossi......che incubo è l'uomo per tutte le stagioni?
alla prossima

23 commenti:

Anonimo ha detto...

(ASCA) - Roma, 15 set - Per Guido Rossi si tratta di un ritorno. Il commissario straordinario della Figc e' stato chiamato alla carica di presidente di Telecom Italia dopo le dimissioni a sorpresa e clamorose di Marco Tronchetti Provera. Rossi torna alla Telecom dopo dieci anni. Anche allora la nomina di Rossi fu una sorpresa. L'allora Stet era ancora saldamente in mano pubblica e guidata da Biagio Agnes e Ernesto Pascale. Fu il governo allora guidato da Romano Prodi nel 1997 a rinnovare il vertice per affidargli la mission della privatizzazione. Rossi divenne presidente e amministratore delegato un interno, Tomaso Tommasi di Vignano. La privatizzazione venne realizzata con il famoso ''nocciolino duro''. Rossi poco dopo entra in collisione con gran parte del cda e l'a.d. sulla questione della governance. Rossi si dimette e alla carica di presidente viene chiamato Gianmaria Rossignolo, indicato dall'Ifil di Umberto Agnelli che aveva lo 0,6% del capitale. La gestione Rossignolo dura meno di un anno e il chairman viene silurato. Al timone di Telecom viene chiamato, su indicazione del tesoro che era ancora azionista, Franco Bernabe' che lascia l'Eni. Ma poco dopo l'insediamento, sulla Telecom (dopo la fusione tra Stet e Sip) arriva la maxi-opa dell'Olivetti di Roberto Colaninno. Bernabe' si oppone all'offerta e ottiene che il cda Telecom si esprima negativamente sull'opa (salvo poi che tutti i componenti del nocciolo duro ad eccezione del Credit Suisse First Boston aderiranno all'opa). Per definire la strategia di difesa dall'assalto dell'Olivetti, Bernabe' si rivolge proprio a Guido Rossi. La prima mossa e' l'acquisto delle minoranze di Tim da parte di Telecom per alzare il valore dell'operazione ma l'assemblea straordinaria dei soci non raggiunse il quorum del 30% e ando' deserta. La seconda operazione fu l'alleanza tra Telecom e Deutsche Telekom. Bernabe' e l'allora capo del gruppo tedesco, Rom Sommer, definirono una operazione di integrazione che prevedeva la maggioranza del gruppo tedesco nella telefonia fissa mentre Telecom avrebbe avuto la maggioranza nel business dei cellulari. L'operazione incontro' pero' l'opposizione del governo che non aveva piu' Prodi alla guida ma Massimo D'Alema.


Punto primo: si capisce dove origina la "profonda amicizia" tra il poco progressista raider Roberto Colaninno e Massimo D'Alema;
Punto secondo: D'Alema, che con l'affair Telekom Serbia ha potuto creare con i suoi soci una merchant bank in Lussemburgo il cui capitale è stimato tra i 2.000 e i 3.000 mld di lire, evidentemente non gradisce l'ingresso di forti partner stranieri della nostra florida compagnia telefonica nazionale. Avrà le sue ragioni...
Punto terzo: Rossi è già stato l'uomo di Prodi per la privatizzazione di Telecom e se la sua nomina è un atto di forza di Mortadella verso il buon Massimo, temo che si possa rivedere il copione già visto allora; inoltre, andatelo a dire a Giordano di rileggersi la storia di Telecom, visto che ieri sera ha subito dichiarato che con Rossi in Telecom "finisce l'era della privatizzazioni"...!?!?

SOYUZ1968 ha detto...

Serturner....il discorso è sempre lo stesso: tra la merda delle destre e la merda delle sinistre è sempre meglio la seconda.

Sì, basta con le privatizzazioni e non c'è bisogno che Rifondazione Comunista lo dica così tanto per parlare, come spesso accade.

Anonimo ha detto...

caro soyuz1968, la merda delle sinistre è un pò più merda perchè questa cozzaglia di maggioranza che nei fatti si dimostra divisa su tutto, si è presentata come portatrice di un vento moralizzatore dopo gli anni bui del Tiranno di Arcore;
prima del voto Prodi promise agli italiani che sarebbero stati più felici con lui: forse si riferiva a Guido Rossi e agli altri suoi amici...
comunque se vi sforzate vedrai che riuscirete a rispondere su un argomento senza dover fare paragoni più o meno espliciti con quello che c'era o ci sarebbe con gli altri...

Anonimo ha detto...

quando era in campagna elettorale prodi ha continuato a illustrare il suo programma in quel libro giallo. ma ora dove l'ha messo? non si ricorda più di averlo? aveva promesso tanti bei propositi, e infatti sono arrivati, si ma solo per i suoi amichetti, guido rossi e compagnia bella. ogni cosa che propone, prima di dibattere con la maggioranza , deve risolvere i confronti interni alla sua "coalizione" se così si può definire. e ora vede sfuggirsi di mano il monopolio telecom, senza del quale non può fare il mafioso capo di stato come avrebbe voluto, senza del quale non può sistemare i suoi leccapiedi. e poi? fra un mese lo vedremo litigare con i comunisti per le pensioni, già perchè il mortadella ci vuole mandare prima all'ospizio per anziani, poi in pensione.
che schifo!

SOYUZ1968 ha detto...

Meglio il libro giallo che il ridicolo contratto con gli italiani firmato da Vespa...il libro giallo è certamente cosa meno ridicola, al cospetto delle altre nazioni civili europee, delle risibili facezie firmate a Porta a Porta.

Anonimo ha detto...

Ora la cosa importante è riportare la rete infrastrutturale di Telecom ( i cavi che vi arrivano in casa, tanto per essere chiaro ) torni sotto il controllo dello stato.
Privatizzare la rete infrastrutturale è stata non solo una cazzata enorme, ma un regalo a chi ha comprato Telecom, che così si è portato a casa una bella rendita da monopolista.
Ripresa la rete sotto controllo pubblico, si può poi affittarne l'uso a chiunque ( Tele2, Telecom, Wind e chi più ne ha più ne metta ) in condizione di concorrenza perfetta per l'esercizio commerciale.
A quel punto, con una concorrenza leale e nessun monopolista in campo, ci sarebbe la REALE discesa dei costi per i cittadini, quindi un vantaggio tangibile per tutti gli italiani.
Paradossalmente, in questo caso per liberalizzare ed aumentare la concorrenza deve entrare in campo lo stato. Strano, non è vero ?
Dimostrazione che gli imprenditori italiani sanno solo parlare di liberalizzazioni e concorrenza, ma poi sono solo alla caccia di rendite e monopoli.
Forse poi bisognerebbe parlare del conflitto di interessi, nel trattare la questione Telecom, tra alcuni quotidiani che predicano liberismo anglosassone ( ivi compresa la tiritera del conflitto di interessi ) tutti i giorni e poi hanno Tronchetti Provera come azionista od editore. Prima di parlare dell'argomento Telecom dovrebbero premettere, in ogni articolo ed editoriale, questo fatto. Sarebbe un atto di grande trasparenza verso i lettori. Al momento lo fanno solo su La7 Gad Lerner ed Antonello Piroso.
Se Tronchetti Provera si è dimesso non è certo per una supposta lite con Prodi, di cui non credo gliene freghi di meno. E' perchè il gruppo, secondo gli azionisti ha evidentemente bisogno di un risanamento urgente, e non poteva essere certo lui, come attuale comandante in capo, a garantirlo; non a caso al suo posto c'è uno specialista in risanamenti.
Un appello ai politici : per favore, risparmiateci le cazzate sulla necessità di mantenere italiane Telecom e Tim.
Come spiegavo, l'unica priorità è rimettere sotto controllo pubblico le infrastrutture, poi Tim e la gestione commerciale di Telecom se le può comprare CHIUNQUE, basta che abbia soldi PROPRI e che non se le compri indebitandosi con tutto il sistema solare.
E poi, forse, bisogna cominciare a pensare che i padroni cosidetti stranieri siano ben più capaci dei padroni italiani.

Anonimo ha detto...

Una postilla, che si ricollega al post precedente.
Il problema dell'indebitamento di Telecom c'è da anni.
Come mai ne parla solo BEPPE GRILLO, che non è ne un giornalista economico, nè un celebre editorialista, nè un analista finanziario ( di quelli con tutte le medaglie dei vari master ) ?

Anonimo ha detto...

Sarò "sovietico", ma rimpiango la sip.....

Anonimo ha detto...

è proprio irresistibile caro soyuz1968 la tua voglia di continuare a tirare in ballo chi c'era prima, se un libro giallo senza un numero sopra sia meglio o no di un contratto televisivo, etc etc...
comunque se vorrai possiamo continuare a discutere di ciò che sta accadendo in Telecom Italia e della relazione che l'attuale governo italiano ha con tutto questo;

a rugbysta vorrei fa presente che Rossi è e sarà presidente della Figc e di Telecom Italia, cioè del massimo sponsor del campionato di calcio col marchio Tim e che proprio ieri Telecom ha venduto a Sky (Murdoch) i diritti biennali delle ultime 5 squadre di A che mancavano: tutto questo puzza di conflitto di interessi lontano un miglio, roba da far impallidire quello di Galliani in Lega..

Compagno di pranzi e cene ha detto...

Su una cosa seturner ha assolutamente ragione: smettiamola di essere contenti di questo governo cercando continuamente somiglianze o paragoni con quello precedente.
Io il 9 aprile ho votato sinistra, rifondazione per la precisione, per avere un buon governo, totalmente diverso da quello del nano e dei fascisti/leghisti/pretaioli. Certo...l'importante era che non vincesse più berlusconi, ma quello era un discorso valido prima, quando al governo non ci eravamo. Ora che ci siamo, il mio governo, deve governare l'Italia al meglio, non deve governare un pochino meglio di quello di prima. Non ho votato sinistra per farmelo mettere nel culo col profilattico rosso piuttosto che quello nero, io nel culo non lo voglio e il mio governo di sinistra non me lo deve mettere.
Detto questo, non credo che il signor tronchetti abbia mollato perchè piccato contro Prodi. Semplicemente come sostiene grillo da tempo, il signor tronchetti è uno dei tanti imprenditori italiani che si son fatti ricchi sulle spalle della gente, ma che governano un mondo di carta. Tronchetti non era nessuno e probabilmente ha capito di mollare prima di fare qualche danno irreparabile e di trovarsi un killer prezzolato ai piedi del letto.
Per quanto riguarda guido rossi e il suo conflitto di interessi...be...io, pianista, rugbista lo avevamo già rimarcato in tempi non sospetti. Solo i cugini con le fette di polpettone sugli occhi non lo volevano vedere (chiara jolie, jerome...)

Anonimo ha detto...

compagno di merende,
rispetto moltissimo il tuo pensiero
tuttavia temo per te che il preservativo rosso qualcuno se lo stia già indossando..
come può rappresentare le tue idee di sinistra questo governo che tu dici di aver votato, espressione di quasi tutto il mediocre capitalismo industriale italiano?
bene hanno fatto gli inglesi da metà dagli anni 70 a far entrare validi capitali stranieri nelle loro public companies, superando così la crisi di allora e mantenendosi ancora oggi al top della competitività mondiale;
e non mi sembra che gli inglesi pecchino di scarso amor patrio...

Il Pianista ha detto...

una piccola risposta a serturner anche da parte mia. E' vero non si può solo guardare al governo passato per giustificare errori o mancanze, come fece tremonti in continuazione fino ad aprile per giustificare il disastro dei conti. E' giusto vigilare come è normale il lavoro che sta facendo l'opposizione di destra nel contestare questo o quel provvedimento di prodi.
E' però troppo comodo da parte degli elettori del centro destra, dire di non guardare al passato, perchè il passato è durato cinque anni fino a pochi mesi fa, ed è stato a mio avviso il peggior governo della storia repubblicana...ma non per quello che ha fatto oppure no( per fortuna alcune schifezze non è riuscito a portarle fino in fondo), ma per quello che ha rappresentato a livello morale e qualitativo. Se mi mettessi io a puntualizzare ogni provvedimento, ogni dichiarazione, magari smentita il giorno dopo, ogni finto litigio, ogni figura a livello internazionale, starei qui a scrivere diciamo...cinque anni.
Una cosa per tutte, sentire da parte di rappresentanti del governo, incitare più volte all'evasione fiscale, lo ritengo incredibile per una democrazia moderna e civile. Questa oltre a mille altre cose mi fanno dire meglio prodi, meglio la dc,il psi e anche il partito pensionati piuttosto che la cdl di oggi.Soprattutto il problema è che la cdl non si sta rinnovando se e cade prodi, questa è l'alternativa che di nuovo ci aspetta grazie al 50% degli italiani tra cui c'è il buon Serturner.
Che poi questo di prodi non sia un vero governo di sinistra , ma è ovvio, siamo o non siamo il paese dei cerchiobottisti in tutto e per tutto. Che ci sia la destra o la sinistra al governo comanda sempre, troppo, il centro.
Su guido rossi perfettamente d'accordo con serturner.
A parte l'onnipresenza di questo uomo io dico...o si dimette immediatamente dalla federcalcio o il suo conflitto di interessi fa impallidire quello di galliani...con la telecom che ha acquisito i diritti di tutte le squadre di A per trasmettere tramite l'adsl ma sul proprio tv con la nuova tecnologia che stanno lanciando, tutte le partite di calcio.

Anonimo ha detto...

caro pianista, hai ragione tu: non ha senso andare a cercare i singoli episodi su cui contrapporre la situazione presente con quella del governo precedente
voglio però sottoporti queste considerazioni: l'attuale maggioranza si è presentata come forza di rinnovamento TOTALE rispetto a quello che fino al 10 aprile veniva dipinto su tutti i media come un regime capace di portare questo paese al collasso socio-economico stile sud america; il governo Prodi è stato formato con una distribuzione proliferativa delle poltrone che ha battuto tutti i record precedenti; il governo ha al suo interno forze talmente antitetiche che su pressochè ogni tematica affrontata finora vi è stata la necessità di ricorrere alla decretazione d'urgenza in cdm e a susseguenti voti di fiducia (anche qui un record:7 in 2 mesi) che hanno di fatto svuotato il Parlamento della sua funzione primaria;
uno di questi provvedimenti, l'indulto, ha rappresentato un primo vero tentativo di inciucio con l'attuale opposizione, con un'operazione cristiano-centrica che prelude a nuovi probabili scenari del dopo Prodi;
alla definizione di compagno di merende della scorsa maggioranza come fatta da fascisti/leghisti/pretaioli potrei sovrapporre una identica per questa attuale: comunisti/noglobal/pretaioli
come vedi i pretaioli sono presenti in entrambi gli schieramenti e pian piano si stanno coagulando;
alla luce di tutto questo è chiaro come il dopo Prodi non possa in alcun caso essere la cdl così è ora, ma un inciucio centriforme che richiamandosi al senso dello stato e ispirandosi a pensieri già orientati in questa direzione come quello di mario monti, traghetterà il parlamento alle elezioni del 2009

in conclusione: fossi un elettore di sinistra e riuscissi per un attimo a non pensare che tutto è meglio piuttosto che il Berlusca, inizierei a sentirmi sempre più lontano dal questo governo...

Il Pianista ha detto...

considero l'ipotesi di serturner dell'inciucio pretocentrico sicuramente corretta e plausibile.
L'italia storicamente va in quella direzione e anche nell'attuale panorama politico c'è chi già da anni sta spingendo per formare un polo moderato di centro di ispirazione cristiana, che tagli fuori le frange più estreme sia a sinistra che a destra.
Il pareggio elettorale,in termine di consenso il paese è spaccato in due, potrebbe avvicinare questa ipotesi, del resto è nell'indole dell'italiano medio stare nel mezzo, non schierarsi,non impegbnarsi. Il centro rappresenta tutto questo e prende sempre molti voti.

SOYUZ1968 ha detto...

Oh mi sorprende oltremodo che questi destrorsi, più o meno pretini, solo ora sappiano fare i conti.

Con Tremonti erano così "acerbi" nel calcolare bilanci e parametri economico-attuariali....

Anonimo ha detto...

sì è vero, anche se sono destrorso e anche un pò pretino, in matematica non andavo così tanto male
Tremonti invece non ci ha mai capito molto di parametri economico-attuariali e la maestra lo ha sempre beccato a copiare
è per questo che ha sbagliato poi qualche tabellina...

SOYUZ1968 ha detto...

Ah giusto...molto meglio i no-global che i residuati di sacrestia vaticani.

Io ero no-global quando nella metà degli anni '80 vendevo alle bancarelle delle feste di Democrazia Proletaria il caffè e il cacao delle cooperative di campesiños sudamericani e intanto il signor Wojtyla era impegnato a scomunicare gli unici referenti validi per far rialzare la testa alla società latino americana.

I no-global costruiti da quelle carte da cesso chiamate Libero o Il Giornale sono pura fantasia.

Non è certamente invenzione la politica di proselitismo attuata da sempre dal vaticano, costi quel che costi anche a prezzo della Libertà dei Popoli sulla Terra: non mi curo della Libertà nel Regno dei Cieli, perchè non è dimostrato sia esistente, ma è palese che dio, da buon suino quale è, se ne sbatte di te e di me su questa Terra....

"Cloro al clero", come ho letto tempo fa sulle pareti del Dipartimento di Chimica dell'Università di Milano.

Compagno di pranzi e cene ha detto...

Mi pare si stia un po' trascendendo.
Io non sono credente, ho fatto tutti i sacramenti e il catechismo in mezzo agli altri bimbi ma non ne importa un fico secco. Non vado in chiesa e odio il clero.
Detto questo dare del suino a Dio in un blog pubblico non mi pare comunque una gran mossa.
Non perchè la cosa mi scandalizzi, ma perchè non porta ad alcun risultato, quindi è evitabile, no?

Anonimo ha detto...

'azz.....da tronketti alla blasfemia? Eh eh eh, evidentemente ho perso il filo logiko del discorso....

Ma fa niente: mi importa poco sia di telecom, sia di qualsivoglia divinità (a parte quelle dell'Egitto antico, ovviamente).

SOYUZ1968 ha detto...

Rabbia...tanta rabbia per come va il mondo....ma ormai ho una certa età per rovinarmi il fegato...

Il Pianista cancelli il mio precedente post se lo ritiene opportuno...

Ormai il messaggio forte è consegnato alla Storia....

Anonimo ha detto...

Dio "suino" e con la d minuscola: azz sei proprio un rivoluzionario...!

Vabbè che sei soyuz ma credo tu debba volare un pò più basso. Le tue coraggiose parole non credo interessino molto alla "Storia".
Sono solo volgarità in una pagina html.

Compagno di pranzi e cene ha detto...

Seturner, visita con assiduità anche il blog di un certo compagno di merende (che sono io) che trovi linkato a destra nella pagina del pianista (sono suo fratello)

Anonimo ha detto...

ok lo farò
avevo già intuito chi tu fossi, da una precisa parola in un tuo post...