09 settembre 2006

Un nuovo lettore ci scrive due righe.

Torniamo a parlare di politica, con una novità. Questa volta il post non lo scrivo io.
Oggi ospito volentieri una lettera dell'amico Serturner che esprime dei suoi giudizi sull'operato e la natura dell'attuale governo, giudizi ovviamente di parte, e non è la mia, ma giudizi che possono stimolare una valida discussione in un blog, di parte anche esso, che raramente ha ospitato spunti di chi la pensa diversamente.
Questa è l'occasione giusta.
caro XXXX
volevo sottoporti una mia riflessione politica, che spero tu vorrai ospitare sul tuo blog .E' ormai chiaro che il governo prodi, formalmente definito di centro-sinistra, sia in realtà il governo della confindustria e dei grandi gruppi di potere finanziario, mediatico ed industriale presenti in italia. La coalizione di cetrosinistra ha raccolto, a stento, la maggioranza dei voti degli italiani basando la propria tenuta sul solo anti-berlusconismo e facendo leva ideologica sui valori retorici propri da sempre della sinistra: l'antifascismo, l'equità sociale, l'espressione della società civile.
Le prime decisioni in materia economica e fiscale di luglio, il decreto sulle mini-liberalizzazioni e le linee guida che iniziano a delinearsi della prossima legge finanziaria, rivelano come questo governo miri a tutelare fortemente gli interessi dei grandi centri economici del paese, facendo ricadere invece sui lavoratori dipendenti e autonomi il sacrificio del risanamentocome per il già citato decreto sulle liberalizzazioni, con il quale sono stati toccati gli interessi di piccole corporazioni al fine di cedere nuovi mercati ai soli gruppi economico-finanziari che hanno appoggiato prodi dall'inizio della sua candidatura; un decreto che il governo ha blindato per la maggior parte dei suoi contenuti, salvo cedere alle richieste della agguerrita e amica base sindacale dei tassisti e salvo modificarlo in silenzio nella sola parte che imponeva alle banche l'adeguamento automatico dei tassi creditore, su ruchiesta evidentemente degli amici finanziatori dell'abi e dei gruppi bancari vicini, come intesa e s.paolo.
Per tutti i lavoratori si preannunciano sacrifici durissimi: infatti tutto il capitalismo e il mondo industriale e finanziario italiano che come ho detto è stato ed è compatto sponsor di questo governo, approfitteranno dell'anestesia sociale e mediatica applicata da questo centro-sinistra al mondo del sindacato e della società civile, per operare vere e proprie controriforme che potremmo definire reazionarie se teniamo conto di quali sono i veri valori storico-ideologici della sinistra.
Questo è il governo a favore del quale confindustria ed il sindacato vanno a braccetto e ciò significa senza dubbio che i rischi per i lavoratori saranno altissimi.
Io non ho votato questo governo e mai voterei per una maggioranza di sinistra, ma mi spiace vedere come un certo intorpidimento ideologico abbia ormai pervaso la maggioranza di coloro che da sinistra hanno votato con convinzione per questa maggioranzain questo senso trovo molto più realista e veritiera l'analisi, seppur chiaramente ispirata da un vetero comunismo il cui lessico sembra forse antistorico, che viene fatta in questo sito: http://www.progettocomunista.org
SERTURNER
A Serturner ho già dato la mia risposta, ora tocca a voi. Gli spunti sono interessanti.
Alla prossima

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Io non sono per nulla d'accordo.
In primo luogo, aspettiamo la prossima finanziaria ed il prossimo round di liberalizzazioni, e poi capiremo.
A mio avviso si potranno tirare le prime somme sulle scelte e la gestione economica la prossima estate, dopo un anno di governo.
Sui tassisti si è sbagliato, ma l'autore del clamoroso errore ha un nome ed un cognome molto chiaro : Walter Veltroni. La confindustria appoggia la destra, tranne singoli suoi espoenenti, e le altre rappresentanze padronali ancora peggio. E questo è un fatto.
L'amico Serturner si chieda una cosa : come mai uno come Mario Monti si spende, dalle pagine del corsera ( un quotidiano che conta, enon poco ) per la grande coalizione, soluzione che sotto sotto piace ai poteri forti ?
Perchè semmai è la grande coalizione quella che porterebbe alle conseguenze descritte dal nostro amico. Infatti, occhio ai movimenti al Senato.
Comunque, stiamo sempre tutti in campana, anche perchè a me lavoratore dipendente la peggiore delle fregature l'ha data finora il sindacato, con la firma per motivi POLITICI del famigerato accordo del 31 luglio 1992 sull'abolizione della scala mobile, su cui non si è mai fatto il referendum di ratifica tra i lavoratori.
Ma del governo Prodi ho moltissima fiducia.
E poi, per noi lavoratori dipendenti e per tutti quelli che non sono nè ricchi nè lavoratori autonomi ci sono alternative ? E' una alternativa la cdl, per caso ?

SOYUZ1968 ha detto...

Serturner tiene in serbo per sè due opzioni: o non votare o votare le destre.

Le regole non le fa alcun governo ma sempre i poteri forti a meno che non si voglia mettere in discussione lo status quo in senso rivoluzionario.

Non mi piacciono le analisi minimaliste decontestualizzate, sempre e comunque parziali, che escludono a priori un riesame di insieme della totalità di quei meccanismi, più o meno perversi, in grado di perpetuare la conservazione dei consueti rapporti di forza, ma da quando il centrosinistra ha vinto le elezioni c'è la speranza, concreta, di attendersi una maggior attenzione per i ceti popolari e per i lavoratori dipendenti.

Il governo Prodi certamente non mi rappresenta ma è sicuramente più prossimo a me di quanto non lo siano Berlusconi, con l'attenzione verso se stesso e i padroni a lui simili, Fini, con la sua visione borghesuccia-fascisteggiante della realtà, Bossi, con le sue idee para-naziste, e Casini, con i suoi residuati di sacrestia.

La logica delle cose suggerirebbe di non votare mentre si attende il momento giusto per la Rivoluzione Proletaria e il 9 aprile ho votato contro Berlusconi, contento di averlo fatto.

Compagno di pranzi e cene ha detto...

Per ora mi pare più un processo alle intenzioni, che poi non mi sembrano nemmeno intenzioni così dichiarate. Tra 6 mesi, cioè dopo quasi un anno di governo si potrà fare un bilancio e si capirà chiaramente che acqua scorre sotto il mulino.
devo ammettere che di economia me ne intendo poco, anzi sono sincero...nulla (avevo 3 in matematica allo scientifico, ogni cosa dove si parla di conti non fa per me), quindi soprattutto adesso che è appena iniziato il suo concepimento non so che dire sulla finanziaria.
Sui primissimi mesi il governo ha lasciato perplesso anche me (che ho votato rifondazione), soprattutto nel clamoroso calaggio di braghe e mutande di bersani e nello scandaloso indulto di massa per liberare amici e amichetti, proposto dal ministro dell'ingiustizia.
Purtroppo una cosa è vera, è un governo di centro sinistra, assolutamente troppo di centro x i miei gusti.
Concordo con rugbysta, sono assolutamente contrario al partito unico, sarà anche molto forte dal punto di vista elettorale ma diventerebbe una pastetta.

Anonimo ha detto...

Sapete già come la penso.....è vero che non bisogna fare il processo alle intenzioni, ma a pensar male....comunque sempre meglio di berlusconi.

Johnny ha detto...

Quelli che dicono non voterò mai a sinistra non li capisco e un pò mi irritano. mi sembra di sentire quelli che parlano di politica dicendo che tutti quelli di sinistra sono comunisti o quelli che dicono che quelli di destra sono fascisti.

Da come erano state pensate le liberalizzazioni inizialmente(prima della calata di braghe) i vantaggi maggiori li avremmo avuti noi cittadini lavoratori dipendenti.
Non dico che questo governo abbia solo fatto cose giuste finora(leggi come indulto) ma sono convinto che farà meno danni del governo Berlusconi.

Anonimo ha detto...

Gli avvenimenti di questi ultimi giorni aiutano a caprie meglio la situazione: mentre Prodi è in Cina con i massimi esponenti dei poteri di cui egli è espressione, cioè Confindustria e ABI, qui da noi esponenti del Governo tentano di interferire nella vicenda Telecom in modo assolutamente risibile innescando improvvise amnesie nel nostro Presidente del Consilgio;
soprattutto, alla faccia di quei principi europeisti che richiamano al libero mercato e che quando fa comodo ispirano le decisioni mini-liberiste del Governo, è in atto un tentativo vero e proprio di ri-statalizzare Telecom Italia;
dopo aver pseudo-liberalizzato le briciole, vi aspettavate davvero che questo Governo avrebbe toccato i grossi centri di potere economico dal quale esso stesso emana?