Genere: Poliziesco, Drammatico. USA 2006
Regia: Brian De Palma
Cast: Josh Harnett, Aroon Eckhaert, Scarlett Johansson,Hilary Swank,Mia Kirshner
Voto del Pianista:6+
Si torna alle buone abitudini, alle recensioni cinematografiche. Attendevo da tempo l’uscita di “The black Dalia”, film che suscitava in me interesse per quattro ragioni. La prima, il ritorno alla regia del maestro Brian De Palma. La seconda, la storia è tratta da un romanzo di James Ellroy, scrittore maledetto autore tra gli altri di L.A. Confidential da cui anni fa è stato tratto un ottimo film. Terza ragione, il genere noir con ambientazione datata, genere da me sempre amato. Quarta ragione la presenza della bella Scarlett JohanssonIl film è ambientato nella torbida Hollywood di fine anni ’40 dove i sogni spezzati di aspiranti attori, la malavita organizzata, il mondo finto e reale, si intrecciano in una matassa torbida e perversa. Il brutale omicidio di Elizabeth Short è lo spunto da cui prendono strada le vicende di Bucky (interpretato da Josh Hartnett ) e Lee (Aroon Eckhaert) due poliziotti amici e innamorati della stessa donna Kay Lake (Scarlett Johansson).
La storia si complicherà terribilmente, in un intreccio ficcante e sorprendente e sconvolgerà le vite dei protagonisti.
Difficile per il regista il compito di condensare il romanzo di Ellroy, in sole due ore. Il risultato è stato buono.
Trama corposa, ben descritta, ambientazione cinica, complesse personalità dei personaggi per cui nessuno può dirsi innocente. Realismo di un mondo, quello del cinema, dove ai sogni di aspiranti attori si trasformano in incubi senza fine, perversioni e violenza. I diversi piani della storia sono trattati con classe da un De Palma abbastanza in forma. Attenzione, non paragonatelo a LAC, anche se alcuni punti in comune, un senso di decadenza e violenza la promiscuità in cui i rapporti umani sono difficili e molto complessi.
Tutti i personaggi nascondono agli altri parte della verità, in un gioco reciproco d’inganno. Buoni gli interpreti soprattutto, a mio avviso, il cast femminile. Discreta Scarlett Johansson, Brava Hilary Swank, valorizzata dalla parte, e particolare Mia Kirshner la vittima, la Dalia Nera che compare post mortem, nei squallidi provini cinematografici.
Per concludere qualche lato negativo, ho trovato a tratti lenta e slegata la prima parte che non riesce immediatamente a coinvolgere lo spettatore. Alcune situazioni mi sembrano troppo caricate ed accentuate e De Palma ha cercato di imitare in una scena la tensione de “Gli intoccabili” nella parte della stazione, senza riuscirci appieno.
Molte luci ma qualche ombra per un bel film stilisticamente abbastanza valido ma che non finisce di entrarmi nel cuore, come l’inavicinabile L.A. Confidential. Voto complessivo? Diciamo 6+.
Chissà se il famoso uomo ico che era a vedere il film al Cinema seduto dietro al Pianista sarà del mio stesso parere? Può intervenire se crede…
Alla prossima
3 commenti:
Nelle ultime righe dove parli di uomo ico credo che volessi scrivere politico. Sembrava soddisfatto al termine della visione, un po' meno il suo bodyguard, costretto a vedere un film al sabato sera per tenere d'occhio un altro...che lavoro di merda.
Parlando del film condivido la tua recensione anche il tuo voto. Merito del regista e dello sceneggiatore è di saper districare la matassa che ad un certo punto appare molto intricata, con anche l'aiuto di flashback, rendendo tutto chiaro allo spettatore.
La Joahnsson sempre bellissima ma in una parte facile facile, difficile da valutare come attrice, ma un voto a lei è sempre alto...per la stima diciamo :-D
Brian De Palma resta una garanzia, difficle che un suo film non piaccia, anche se il livello degli Intoccabile resta molto molto lontano
Accidenti....proprio il genere di film che non guardo :-(
Chi era il politico?
Cmq a me è piaciuto anche se a tratti è un po' difficile da seguire.
Abbasserei lievemente il voto ad un 6 1/2 giusto per fare il pignolo =D
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