27 ottobre 2006

Il Titanic affonda e ci suonano il violino

Finalmente si è giunti ad un accordo sull’annoso problema del TFR. Con il nuovo anno i lavoratori dipendenti avranno sei mesi di tempo per scegliere se destinare il TFR che maturerà dal 2007 al fondo pensione di categoria, oppure lasciarlo in azienda. In questo caso, se l'azienda ha più di 50 dipendenti, il Tfr andrà all'Inps. Considerando che il provvedimento riguarderà solo circa il 5% delle imprese, anche Confindustria non sembra contraria a questa soluzione.
In entrambi i casi il lavoratore riceverà in un'unica soluzione tutta la liquidazione quando andrà in pensione. I vantaggi e gli svantaggi di una o dell’altra scelta non sono ben chiari ma, secondo calcoli spannometrici, il fondo dovrebbe garantire una rendita migliore ma l’inps garantirebbe maggiore flessibilità in caso di necessità di anticipi o di liquidazione per cambio di lavoro.
Ma il punto è un altro. Fonti abbastanza precise, approfondendo l’argomento, ci regalano una notizia molto grigia, che in un paese serio dovrebbe non solo preoccupare, ma scatenare dibattiti anche in televisione o sui giornali, invece occupati a raccontarci di spiate variegate o a costruire revisioni storiche sulla resistenza.
Pare che con la legge vigente e con una situazione economica stabile nel tempo, ad oggi in poche parole, sia già previsto che chi oggi ha tra i quaranta e i quarantacinque anni, quando andrà in pensione prenderà non più del 30-40% dell’ultimo stipendio. Nei prossimi dieci anni ci saranno ancora tassi di rimpiazzo, che è il rapporto tra la prima pensione e l'ultimo stipendio, tra il 60 e il 70 per cento, ma già per la generazione successiva, quella che adesso ha tra i 40 e i 45 anni appunto , si troverà con tassi di rimpiazzo al 30-40 per cento. Per chi è più giovane sarà ancora peggio. Vi rendete conto di cosa significa?
Questa notizia non dovrebbe passare inosservata perché è una bomba ad orologeria pronta a scoppiarci sotto al sederino. Dare ossigeno all’Inps con il TFR maturato, sembra operazione necessaria ma che potrebbe rivelarsi come svuotare Il Titanic che sta affondando con un secchiello. Chi ci darà spiegazioni in merito? Bruno Vespa impegnato a dialogare con la Simona Ventura sulla crisi dei reality?
Alla prossima

7 commenti:

SOYUZ1968 ha detto...

Beh io ho già destinato il mio TFR al fondo pensioni di categoria.

Pago il mio contributo ogni mese e, per legge, il datore di lavoro versa contestualmente pari cifra extra in più oltre il lordo contrattuale spettante.

E' più conveniente perchè i contributi raddoppiano e il capitale rende, con l'opzione di "sicurezza", almeno il 5% l'anno.

Diciamo che così la pensione potrà ammontare a circa il 70%/75% dello stipendio di congedo contro il previsto 50%. Per contro, il TFR viene erogato dilazionato ma il suo valore è maggiorato di circa l'80% di quello che sarebbe se gestito direttamente dall'azienda.

Quindi, personalmente ho anticipato gli eventi di 5 anni.

Con la nuova legge, e con la liquidità conseguente, l'INPS potrà pagare le pensioni evitando di innalzare l'età pensionabile.

Anonimo ha detto...

Anch'io sono nella condizione di soyuz, anche se, per bolsità, verso solo da due anni.

Poi si vedrà; magari muoio prima ed il problema pensione non si pone......

vlaste ha detto...

OFF TOPIC:
Meglio Bruno Vespa che dialoga con la Ventura piuttosto che Bruno Vespa che coccola un gioioso bimbo... (non so se l'avete visto)

Anonimo ha detto...

Io ero rimasto fermo al circa 50% dell'ultimo stpendio, e questo articolo mi ha preoccupato molto, giacchè le pensioni integrative tanto strombazzate al massimo possono contribuire con un altro 25% al massimo.
A meno che questa corsa al ribasso della valutazione non serva a mettere pressione sui lavoratori per optare per il fondo pensione ....
Parliamoci chiaro e diciamocela tutta : il problema vero è che il sindacato non ci deve prendere per il culo, come invece sta continuando a fare. E lo dice uno che al sindacato è iscritto.
E' ridicolo stare a filosofare sull'età pensionabile da non alzare a 60 quando si accetta supinamente e senza fiatare l'introduzione del metodo contributivo che falcidia il valore della pensione di chi ha meno di 50 anni ( o, se è vero il dato di Repubblica, si può dire che abolisce la pensione tout court ).
Aggiungo che anche in Svezia c'è il contributivo, ma ogni anno, a quanto ho letto, i lavoratori ricevono una rendicontazione del versato e soprattutto una proiezione di quello che potrebbero ricevere come pensione futura.
Si può quindi fare, questo calcolo, per quanto teorico.
Perchè qui non lo fanno ? Per evitare una rivolta ?
BASTA CON UN PAESE RITAGLIATO SU MISURA SOLO PER CHI HA PIU' DI 50 ANNI. NON DIVORATECI IL FUTURO.

Il Pianista ha detto...

esatto. al di la del dato scioccante che di fatto azzera la pensione c'è da capire quale sia il ruolo del sindacato in tutto questo.
Perchè non si informa correttamente il lavoratore?
E' poi così difficile avere non mille opinioni e tabelle, ma un semplicesito aggiornato in cui ogni lavoratore può vedere la suo proiezione aggiornata di quanto prenderebbe andando in pensione alla situazione attuale?

SOYUZ1968 ha detto...

Beh rugbysta, il recondizionamento del versato avviene anche per chi, come me, i versamenti li fa nel fondo di categoria.

Tutto questo l'avrebbe dovuto fare l'INPS da almeno 20 anni: credo che la nuova legge sul TFR di questo Governo vada in questa direzione, anche se un po' tardivamente.

Anonimo ha detto...

Lo fa anche il mio fondo pensione.
Se l'Inps non lo fa un motivo c'è.
Non vogliono far apparire la svendita di tutti quelli che hanno meno di 50 anni.