13 ottobre 2006

L'Alitalia vista da un amico.


Il tema è di quelli caldi, di attualità. La crisi Alitalia, a mio avviso una tragedia talmente paradossale da risultare quasi comica. L’unica compagnia al mondo che trasporta più piloti che passeggeri e più vola, più perde. Oggi lascerò spazio alla lettera inviatami da un amico, che qui rimarrà anonimo, e che vorrebbe stimolare un dibattito tra di noi , oltre che stimolare il ministro Bianchi, a cui questa lettera è stata indirizzata prima che a me.

Buona lettura, ci risentiamo per i commenti…

Carissimo Professor Bianchi,
La disturbo con questa lettera facendo seguito alle Sue dichiarazioni di oggi inerenti alla crisi dell'Alitalia.
Secondo quanto riportato dai media, oggi Lei avrebbe parlato di "ridefinizione" dei rapporti tra grandi compagnie nazionali e vettori low cost.
Mi permetto, da cittadino e da elettore dell'Unione, di farLe presente alcune cose.
Se io cittadino ( e nel mio caso lavoratore dipendente ) riesco a salvaguardare la mia capacità di acquisto, è grazie alle compagnie low cost, che mi permettono di viaggiare spendendo poco. Così come risparmio facendo la spesa presso discount come Lidl ( tedesco ) od ipermercati ( che finalmente vendono anche i farmaci da banco ) come Auchan ( francese ), o comprando mobili da Ikea ( svedese ) e così potrei continuare. Il mio reddito non è salvaguardato dalle alchimie sulle aliquote Irpef, ma dalla concorrenza, più concorrenza c'è in tutti i settori il mio reddito aumenta in termini reali. Non è un vuoto enunciato economico, ma è una cosa che ho constatato sulle mie tasche in questi anni in cui in molti settori protetti e della rendita ci sono stati aumenti folli dei prezzi.
Questo per dirLe che ogni manovra protezionistica o similprotezionistica ( magari come qualche tecnica e burocratica variazione nei regolamenti aeroportuali pro domo Alitalia ) per salvare un carrozzone come Alitalia alla fine, oltre a servire difficilmente a salvare quel cadavere, penalizzerà soltanto i cittadini e consumatori che pagheranno molto di più per poter viaggiare ed esercitare il proprio diritto a muoversi, escludendone di fatto dall'esercizio alcuni gruppi come i giovani od i percettori di redditi bassi e medio/bassi che di sicuro non possono permettersi il costo di un biglietto aereo di un grande vettore nazionale.
Per quello che, modestamente, mi riguarda, come verrà sciolto il nodo Alitalia sarà uno dei parametri che alle prossime elezioni determinerà la mia scelta di votare o di astenermi.
Salvare Alitalia con manovre similprotezionistiche ai danni dei cittadini/utenti/consumatori e della concorrenza è quanto più vecchio, obsoleto e stantio si possa pensare di fare. Perchè alla fine quello che ha portato quella compagnia ad una crisi perenne e sempre più grave ( anche per le tasche dei contribuenti ) è la consapevolezza di tutti gli attori che tanto in un modo o nell'altro Pantalone avrebbe pagato.
E danneggiando i vettori low cost, Pantalone stavolta paga come cittadino con le proprie tasse e come consumatore dovendo pagare molto di più degli altri europei un servizio, o dovendovi rinunciare.
Come Pantalone sono disposto a pagare come contribuente per aiutare i lavoratori dell'Alitalia, soprattutto quelli con i redditi bassi e medi, con ricollocazioni, prepensionamenti, mobilità lunghe ( quanti ne ha tirato fuori Pantalone per la Fiat ... ) e tutto quello che il governo individuerà per evitarne la brutale messa per strada, ma non sono disposto a farmi imporre la scelta tra il pagare molto di più per viaggiare, od addirittura rinunciarvi, perchè si mettono fuori gioco i vettori low cost in favore di Alitalia ( che tanto dopo poco avrebbe gli stessi problemi ).
Protezionismo, svalutazione sono tutta robaccia del passato che a noi di sinistra non appartiene. Oggi le cose più di sinistra, per quanto paradossale possa sembrare, si chiamano RyanAir, Lidl, Ikea, Oviesse eccetera.
Nelle Sue prossime deliberazioni La prego quindi di tenere presente anche l'interesse di 58 milioni di cittadini/utenti/consumatori, e non solo quelli dell'Alitalia e di chi vuole tenere in piedi ciò che in piedi non sta, magari rifugiandosi da anni dietro fumisterie su piani industriali da fantascienza piuttosto che pensando che basti cambiare l'amministratori delegato ( ma quanti ne hanno cambiati negli anni ? E le liquidazioni di costoro quanto sono costate ? ).
RingraziandoLa per l'attenzione Le porgo i miei più distinti saluti ed auguri di buon lavoro.
Lettera firmata

Alla prossima

8 commenti:

SOYUZ1968 ha detto...

Ah...ma perchè Giancarlo Cimoli prende 190000 (centonovantamila) € mensili per fare l'Amministratore Delegato di Alitalia, Società che dice di non trovare i soldi per fare il pieno di carburante ai propri aereoplani?

Anonimo ha detto...

tempo fa parlai con un mio amico comandante, il quale pur tirando l'acqua al suo ricco mulino, mi raccontava quali e quanti fossero i profondi problemi di alitalia;
vi elenco i principali:

1 nei decenni assunzioni fatte a migliaia solo per clientismo (l'hanno fatto tutti, compreso il buon Massimo d'Alema pochi gg prima di lasciare la cadrega nel 2000)

2 quindi personale in drammatico eccesso che se non verrà ridotto almeno del 30% alla pace dei sindacati, non permetterà alternativa al fallimento (è inutile che iniziate a farvi le solite seghe mentali sindacali, piaccia o non piaccia è così)

3 sbracamento verso tutte le aziende partecipate statali e anche verso tutte le grosse aziende italiane nel regalare viaggi in business e ogni altra facilities a chiunque finga di essere un minimo dirigente di qualcosa

4 alitalia paga soldi (nostri) a tutte le compagnie italiane e alla maggior parte delle società aeroportuali, perchè gli slots siano sempre occupati e quindi inaccessibili alle compagnie straniere soprattutto lowcost (ottuso protezionismo tipico italiano)

5 il cuore del clientelismo politico di alitalia è filo-roma e mantiene in piedi il deleterio dualismo malpensa-fiumicino, ottenendo che malpensa che è ideale per collocazione geografica, non abbia i finanziamenti minimi necessari (es collegamento metro diretto con il centro e con linate), mentre le compagnie straniere non vogliono usare fiumicino come hub e alitalia le paga per farlo...

e ci sarebbe molto altro

circa prodi, osservate bene: lui parla in scandalosa violazione delle minime regole contro le turbative di mercato, essendo il governo il maggior azionista della compagnia, farà deprezzare ancora il titolo in questi 3 mesi, a inizio 2007 arriverà un cavaliere bianco suo "amico" (es una compagnia tedesca o francese.....ehm, non era difficile...) che la "salverà", quindi di fatto la comprerà (già ora alitalia capitalizza poco più di 1 mld mentre airfrance ad es oltre 6 mld...)

tutto questo vi ricorda qualcosa di simile a IRI-SME-CIRIO...??

chissà se mortadella oggi mentre era genuflesso davanti al Papa, abbia chiesto anche a lui se era inetressato all'affare..?

soyuz, ti sei sentito meglio in questi giorni di mia assenza?
io no, perchè se lontano dal blog, non potevo non sentire il tuo olezzo fecale provenire da esso...

Anonimo ha detto...

Eh eh, lo stile è chiaro: so chi ha scritto questa lettera.

Non entro nel merito: è un argomento che non mi appassiona e mi interessa poco.

Per me l'importante è che vengano preservati i posti di lavoro delle categorie più basse; i piloti si fottano, loro ed i loro privilegi!

Ho volato una sola volta con eurofly, quando era di alitalia: Beh, c'erano di quelle hostess....pianista, ricordi?

Ryanair l'avevo sperimentata nel 1998, quando non era quella che è ora: da delirio, a momenti precipita l'aereo!
L'anno scorso però, quando i bolsi sono andati a londra, con ryanair mi sono trovato benissimo.

SOYUZ1968 ha detto...

ah...il mio simpatico amico Serturner...non sei ancora deceduto?

Anonimo ha detto...

caro amico soyuz, non preoccuparti un giorno lo farò; non ho fretta però, voglio prima godermi il tuo funerale.

SOYUZ1968 ha detto...

Allora ci vedremo presto all'Inferno....

Il Pianista ha detto...

mi spiace per l'amico che haainviato la lettera ma il teme alitalia vedo ora, al mio ritorno, che non ha scatenato la fantasia...almeno non come i reciproci auguri tra serturner e soyuz.

Anonimo ha detto...

Nel frattempo ringrazio Sky Europe e RyanAir per avere fatto volare mia moglie e me con 80 Euro andata e ritorno Bergamo - Bratislava. Alla faccia dell'Alitalia.
Quanto avremmo pagato volando con la cosiddetta compagnia di bandiera ?
ROMANO STACCA LA SPINA ALL'ALITALIA E PROCEDI AD UN PIETOSO ATTO DI EUTANASIA ECONOMICA.
Il mancato interesse su un preciso
argomento prgrammatico fa capire purtroppo come da troppi la politica sia vissuta solo come tifo calcistico.
p.s. ma tutti i politici che hanno anche sproloquiato sull'annosa questione Malpensa non si sono accorti delle puttanate che hanno detto ?
Onore al Senatore Massimo Brutti ( DS ), l'unico che ha detto "deve scegliere il mercato", cioè NOI utenti.