“…colui che cadde bagnando col sangue suo il terreno, ha marcato con segno indelebile un cammino ed lo spirito eterno che sprigiona è una guida. Allora la brutale ferocia colpisce coloro che sentono aleggiare su essi lo spirito del caduto e camminano verso la meta che egli addita.
Ma sulla terra, nel bacio del sole, germogliano sempre i fiori.Quelli della fede, quelli della speranza, quelli dell’amore. L’emblema della vita, la vita stessa!”
Milano, 16 Ottobre 1930
L. M.
Non mi è dato sapere dove fosse L.M. quando appuntò queste parole, tenero finale di molte altre scritte nei mesi e nei giorni precedenti. Forse si trovava rinchiuso in una cella di San Vittore, dove veniva spesso gentilmente condotto per non nuocere durante le visite ufficiali di quella personcina che tutti conosciamo.
Non mi è dato sapere dove fosse L.M. quando appuntò queste parole, tenero finale di molte altre scritte nei mesi e nei giorni precedenti. Forse si trovava rinchiuso in una cella di San Vittore, dove veniva spesso gentilmente condotto per non nuocere durante le visite ufficiali di quella personcina che tutti conosciamo.
Non aveva mai fatto male a nessuno, ma portava con se una colpa gravissima. La pensava diversamente e, dato il suo impegno politico e la sua attività sociale, lo dimostrava coraggiosamente.
La storia fece poi il suo corso. Dopo incredibili lotte e terribili fughe, dopo incarcerazioni e una condanna a morte, dopo anni di miseria e di distruzuine anche per L.M. si presentò l’opportunità di una vita felice, serena e intensa, vissuta nella nuova Italia nata con il sangue di tanta brava gente e che anche lui, con le sue coraggiose gesta, aveva contribuito a creare. L’Italia in cui noi viviamo.
Forse ognuno di voi può ricordarsi di un suo L.M. personale, ma io mi ricordo proprio di lui, del mio bisnonno.
Questo ricordo è la mia risposta alle operazioni politiche e alle speculazioni di molte persone, che magari neppure c’erano, ma vogliono riscrivere la storia. Si leggono libri che ci illuminano con verità sulla Resistenza, mietendo lettori e denari, raccontandoci fatti già conosciuti e tristemente ed ovviamente accaduti durante una guerra civile. Forse scrivono delle verità, ma chi si attacca a questi episodi per rileggere la nostra storia e magari sdoganarsi agli occhi di chi non sa, di chi è troppo giovane e vuole sapere, di chi è troppo occupato per voler sapere, producono operazione triste e dolorosa.
Questo ricordo è la mia risposta alle operazioni politiche e alle speculazioni di molte persone, che magari neppure c’erano, ma vogliono riscrivere la storia. Si leggono libri che ci illuminano con verità sulla Resistenza, mietendo lettori e denari, raccontandoci fatti già conosciuti e tristemente ed ovviamente accaduti durante una guerra civile. Forse scrivono delle verità, ma chi si attacca a questi episodi per rileggere la nostra storia e magari sdoganarsi agli occhi di chi non sa, di chi è troppo giovane e vuole sapere, di chi è troppo occupato per voler sapere, producono operazione triste e dolorosa.
Vittime ingiuste da tutte le parti, buoni e cattivi ovunque certo, ma non si strumentalizza, cambiandola, la storia di migliaia di persone che hanno combattuto per farci vivere in un paese libero. Forse commisero degli errori, ma ci sono riusciti e molti di loro per farlo hanno perso tutto, anche la vita. Il mio messaggio va soprattutto a chi abbaia ora alla luna, molti politici e giornalisti nostrani, e che magari fino a qualche anno fa, inneggiavano ad un ideologia figlia di quella costrinse un popolo ad immolarsi per nulla.
Quella che provocò, nel mondo, la tragedia più grande della storia, una tragedia da 54 Milioni di morti. Quella che i tanti L.M. del nostro paese combatterono fino in fondo.
Grazie a tutti ed in particolare al caro bisnonnino. Il mio vero L.M. con cui tanti bei momenti passai da piccolo.
Alla prossima
25 commenti:
Che dire....con che faccia di merda si può stare a destra, oggigiorno,con gli ex-fascisti, i nazileghisti e gli aristocratici baciaculo dei corvacci neri?
Per questa ragione con i reietti di quel tipo non parlo e quando ho la disgrazia di incontrarne uno, come sul luogo di lavoro, mi limito sempre a dichiarare che "per certi italiani ci vorrebbero Pol Pot e i campi di rieducazione maoisti".
Ora ti è chiaro Pianista perchè dico che sei troppo buono?
ma cosa si festeggia il 25 aprile?
Avevo anch'io un bisnonno che, nel suo piccolo, assieme a suo figlio, combatteva la stessa lotta: riusciva a votare socialista perchè aveva trovato il modo di piegare la scheda affinchè non si vedesse in trasparenza.
I fascisti sapevano che era lui, ma non avevano la prova provata e spesso si trovava le camicie nere in casa alla ricerca della "smoking gun".
Ricordo ancora la paura nei volti dei miei nonni, quando mi raccontavano queste cose.
Ho avuto la foruna di conoscere il figlio, mio nonno materno (quello delle 6000 lire....), ma il mio bisnonno è morto 6 anni prima della mia nascita.
Peccato non averlo conosciuto.
Avevo una bisnonna, paterna stavolta, classe 1874 e morta pochi mesi prima che il bolso venisse al mondo: era una bracciante ed un'aizzapopolo che organizzava, parlo di un secolo fa, manifestazioni contro i padroni. Si, manifestava perchè il padrone non pagava i lavoratori, dopo che questi avevano lavorato come bestie nei campi; si, perchè la vita del bracciante, come quella dell'operaio, era un po' diversa, per usare un eufemismo, da quella di chi nel XXI sec. sta seduto davanti ad un pc....
Allerimostranze dei contadini, Il "sciur padrun da li beli braghi bianchi" usciva dalla porta di casa e pagava i lavoratori......con qualche schioppettata!
I giovani sanno queste cose?
Poi mi si domanda perchè sono di sinistra......lo sono a modo mio, non ho particolare fiducia nei partiti; sono sempre critico nei confronti della sinistra, ma lo sono perchè la sua storia m'appartiene.
Cosa posso criticare nella destra? Nulla, perchè per me è come se non esistesse; e chi è di destra non può aver nulla da spartire con me.
Mio nonno, già Cavaliere di Vittorio Veneto, fu condannato in primo grado alla forca perchè non voleva nè indossare la camicia nera nè vestire i propri figli maschi con la divisa da balilla....
Fortunatamente, perchè a quel tempo padre di 8 figli, in appello cancellarono la sentenza....ma piuttosto che dare i suoi 1000kg d'olio all'ammasso fascista preferì versarli nel letto del fiume.
Beh il padrone che tira fuori lo schioppo mi ricorda una delle recenti gesta di uno dei nostri mitici benefattori, che ora si gode sole e figa nella ridente patria tropicale del Socialismo.
Sapevo che sarebbe arrivato un commento menzionate i gulag russi.
Io son troppo giovane, il bisnonno L.M. l'ho conosciuto appena appena e comunque ero troppo piccolo per poter capire e parlare di certe cose. Poco tempo fa però il discorso è venuto fuori durante un pranzo dai nonni. Mia nonna, figlia di L.M, ancora oggi, a distanza di 60 e passa anni, ogni volta che ricorda quei momenti scoppia in lacrime. Ricordava come ogni volta che venisse a Milano il Duce suo papà veniva arrestato preventivamente e chiuso a san Vittore. Ricorda di quando suo papà era ricercato dalla polizia per un possibile complotto ai danni della vita del Duce e è riuscito a scappare da una retata nel suo palazzo grazie ad una soffiata, scappando attraverso cunicoli sotto piazza Risorgimento e la polizia è entrata in casa dove c'era solo lei con la madre terrorizzate. Ricordava che nei giorni finali del fascismo, appena prima del 25 aprile, il padre si era dovuto nascondere insieme a diversi amici per scappare alle rappresaglie finali e che il giorno della liberazione era comparso nel cortile di casa urlando: "La guerra è finita, domani torno a casa". Come me tanti altri avranno nel passato della propria famiglia personaggi così, personaggi comuni che nel loro piccolo hanno dato un contributo per sconfiggere il fascismo e permetterci di vivere liberi. Per farlo hanno fatto qualche porcata? hanno ucciso qualche camicia nera a bruciapelo? Ben venga. Erano in guerra, una guerra voluta da un pelato megalomane che ha mandato a morte milioni di persone.
Concordo con Bolso, come si fa a votare per rigurgiti di gente che avvallava certe cose e che nel suo profondo io le avvalla tutt'ora? Ripeto per la millesima volta che rispetto ai fascisti verniciati di fresco come Fini, La Russa, Alemanno e compagnia bella della cacca destraiola preferisco l'inutilità, l'ignoranza e il pessimo folclore leghista.
Purtroppo la cosa triste è la presenza in Italia di ancora troppa gente filo fascista, gente alla quale probabilmente certi racconti non sono mai stati fatti, gente che avrebbe bisogno di una bella serata davanti a un camino parlando con i propri nonni e bisnonni piuttosto che guardare la Pupa e il secchione, Buona domenica e streghe.
No no tranquillo Barolo, la prima frase del mio commento era staccata dal resto dello sproloquio. Hai pienamente ragione che porcate vengono fatte da entrambe le parti, io con la mia prima frase intendevo però dire che sempre quando si parla di fascismo e nazismo si tira in ballo il "ma anche...", però se si parla di fascismo si parla di fascismo, la resistenza in italia è stata contro il fascismo. non credo che nessuno dei lettori dei blog vorrebbero essere sotto la dittatura di Stalin, o sbaglio?
Al termine di ogni guerra civile succede di tutto ( vogliamo parlare della guerra civile spagnola ? ), ed è inutile scandalizzarsi o fingere di scoprire l'acqua calda riciclando episodi già noti da decenni. La storia è la cosa più policamente scorretta che esista.
Certo che fare del revisionismo valoriale per vendere dei libri rivolgendosi a determinati targets di lettori è cosa molto triste, tanto più se ci si proclama di sinistra. Giorgio Pisanò era persona di ben altro calibro.
Comunque le chiacchiere stanno a zero. Chi nella seconda guerra mondiale appoggiava nazisti e fascisti stava con chi ha creato i campi di sterminio, cosa peraltro che a molti livelli era nota.
Non si osi quindi cercare di mettere le due parti su livelli di pari dignità di valori.
ringrazio barolo che ha centrato il senso del ricordo e del persiero che volevo regalare al mio bisnonno. La trasposizione della sua esperienza in quella che dovrebbe essere l'esperienza, il ricordo e i valori di un popolo intero, lascia correre il pensiero a taluni squallidi tentativi di intorbidire oggi le acque, approfittando forse della lontananza e del fatto che i sopravvissuti sono sempre meno. Quando saranno morti tutti quelli che possono testimoniare cosa rimarra? Questi ultimi libri?
I pensierini della notte del Pianista, vergati in prima serata (??), sono sempre i migliori.
Ma la notte del Pianista, coincidente con la prima serata degli esseri umani, è quella delle galline?? :-D
Caro Compagno "l'inutilità, l'ignoranza e il pessimo folclore leghista" non sono cose molto "leggere": fanno perno su quella stessa linfa vitale essenziale che fu del nazismo e del fascismo.
Senza il fascismo e il nazismo non ci sarebbe stato il precedente "storicizzato" con i pròdromi, sociali e culturali, su cui fondare a Lega Lombarda quasi 20 anni fa.
Nulla nasce da ciò che non è stato e questo vale anche per il Socialismo, il Comunismo, il Cristianesimo eccetera eccetera.....
@soyuz: il titolo "pensieri di notte" non si riferisce ai miei pensieri, ma è il titolo originale che il mio bisnonno ha dato al suo manoscritto di cui poi ho riportato uno degli ultimi pensieri.
Infatti all'inizio di ogni capitolo egli scriveva I pensiero, II pensiero ecc.
Tutto qui, io non ci ho messo nulla sto solo cercando di metterli tutti in formato elettronico in modo che non vadano persi, la carta si sta rovinando.
Non ho detto che la lega sia una figata, ma meglio o cmq meno peggio dei fascisti di nuova data uguali a quelli di vecchia...almeno io la penso così.
soprattutto sono più innocui..
Compagno...nel discorso s'intendeva altro, ovvero si voleva spiegare che certa ruspanteria ha basi solide su una fenomenologia passata certamente più agghiacciante....vabbè fa nulla...
Non scrivo poi così di merda, perchè faccio fatica a farmi capire? :-(
Lasciamo parlare di bambini bolliti, di gulag stalinisti a chi ha argomenti inutili, per usare un eufemismo, da anteporre come il nano maledetto.....piuttosto cerchiamo di individuare le radici del cancro che infetta l'Italia.
Il cancro che ha generato 45 anni di potere catto-mafioso democristiano, che ha dato forza a Silvio Berlusconi, che ha riciclato i fascisti e che ha creato i presupposti per la nascita e la legittimazione dei paranazisti della Lega Nord, è più vivo e maligno che mai.
Come ha coraggiosamente affermato Giorgio Bocca, la settimana scorsa nel bel programma di Fabio Fazio: "gli italiani sono fascisti e il fascismo è ancora vivo e vegeto".
Premesso che chi tira in ballo l'urss dice il vero, ma va fuori tema, sono d'accordo con tutti.
D'altronde, come non potrei dato il mio precedente intervento?
Ma..... - si, io trovo sempre un "ma" - mi pare troppo semplificativo trovare le radici degli italici mali in quel regime (di merda) creato da un.....socialista come in nostri nonni!
Perchè dico questo? Perchè l'esempio della mia bisnonna, che veniva presa a schioppettate da un "cubano ante litteram", mostra semplicemente che la condizione dei poveri e dei lavoratori (subordinati) era triste anche in epoche precedenti al fascismo.
Anzi, dal punto di vista sociale, forse, il fascismo è stato meglio delle epoche precedenti.
Un esempio? Proprio il regime diede una casa popolare a mio nonno, il figlio della bisnonna di cui sopra. E con la bonifica dei territori della "bassa", anche la possibilità di un lavoro.
Poi mandò mio nonno a combattere (in realtà la vicenda è un po' "kafkiana", ma sarebbe troppo lungo raccontarla) in "ugoslavia", come diceva lui, è tornò a casa con la malaria.....
Ma regime o non regime, per il povero bracciante la vita era comunque dura, e non solo fisicamente: nel 1932, un anno prima che nascesse mio padre, durante la spartizione tra padrone del terreno ed il mio bisnonno, mia nonna, sposa novella e nuora della bisnonna "terribile", si accorse che quello stronzo del padrone fregava 15 Kg ogni quintale. Non avendo il coraggio di far fare brutta figura al suocero, lo disse alla mia bisnonna. E questa, che non temeva nenache le fucilate e aveva una lingua che, come si dice da quelle parti, "taglia e cuce" riprese il padrone e ottenne il suo diritto.
Mio padre, nipote di cotanta mia bisnonna, mi racconta sempre che negli anni del governo scelba ha preso tante manganellate dala celere. E mio padre non era un no-global....col suv! Era, a quei tempi, un lavoratore che, con "picco e pala", ricostruiva letteralmente l'italia.
Dovreste sentirlo come bestemmia quando sente qualcuno in tv magnificare personaggi come de gasperi....
Tutto questo per dire che la vita dei poveracci era grama prima, durante e dopo il fascismo.
Perchè l'altro mio bisnonno / nonno, quello materno, poteva condurre una certa attività antifascista?
Semplice: era un artigiano ed aveva qualche soldo in tasca (la rimeno con le 6000 lire donate ai 3 martiri della resistenza....).
Mio nonno paterno era povero e non poteva permettersi di svolgere attività "sovversiva", pur essendo anch'egli socialista.....
La spartizione era del grano mietuto, non del terreno. Ovviamente......
Bolso hai ragionissima.
Anche il mio nonno materno Socialista poteva rivendicare Giustizia e Libertà perchè era comunque proprietario terriero .
Il mio nonno paterno, invece, era un bravo meccanico, direi straordinario da come riusciva a costruire marmitte per la Fiat con le sue sole mani senza disturbare la casa madre, ma era sempre un lavoratore dipendente: il suo riscatto sociale l'ha avuto facendo studiare 3 figli, mandando in seminario il primogenito e lavorando come un somaro fino a 75 anni, dopo aver bevuto le balle sull'impero fascista di straccivendoli che lo hanno portato a lavorare ad Asmara (Eritrea) per 12 lunghi anni, lontano dalla famiglia, senza che una lira di contributi della pensione gli venisse pagata.
Il contadino "ricco" poteva permettersi di fare la voce grossa e votare Socialista, il lavoratore dipendente era comunque un piccolo galantuomo medio italiano e come tale votava, probabilmente al centro o a destra.
Non a caso è l'"intellighenzia" che ha realizzato le Rivoluzioni Social-Comuniste: il Comunismo e le Rivoluzioni sono cose troppo complesse per le piccole persone semplici.
Ma è ancora più colpevole colui che, potendo, sta fermo e si comporta come un piccolo uomo qualunque: colui si macchia di vergognoso e schifoso reticente opportunismo!
pianista
il tuo post è molto commovente
ho molto rispetto per chi ha lottato e sacrificato la propria vita per avere una patria libera dal totalitarismo nazifascista quale è la nostra
ho altrettanto rispetto per tutti coloro che si sono sacrificati e si sacrificano per combattere tutti i totalitarismi del secolo scorso e di questo attuale o di essi ne sono stati vittime
forse qualcuno di voi necessita di visitare le pagine di questo link:
http://necropolisgulag.altervista.org
sui fatti dell'immediato dopoguerra, è incontestabile che l'insegnamento della storia moderna nelle nostre scuole sia da sempre lacunoso e politicamente orientato (basta pensare ai manuali di storia su cui ognuno di noi studiava)
la resistenza è sempre stata più oggetto di retorica politica piuttosto che oggetto di conoscenza
questo ha anche prodotto i vergognosi rigurgiti di neofascismo e neonazismo che vediamo sorgere in sempre più teste vuote e ignoranti
ma ha anche impedito di far conoscere fatti che piaccia o no sono accaduti e che sono a pieno diritto parte della storia d'italia
E' davvero evidente come coloro che non hanno argomenti validi, similmente al nano maledetto, siano soliti a parlare di bambini bolliti, di gulag e di Stalin....
Ah come è stato divertente e pertinente l'innobinabile padrone di Canale 5 quando ha dispiegato davanti alle telecamere la prima pagina de l'Unità che annunciava la morte di Stalin.....davvero interessante....
Tony Sperandeo, in una delle sue migliori interpretazioni, avrebbe potuto dire "mi sono scassato la minchia".
Mitico! Oggi alle 11.29 il mio blog ha avuto un visitatore dalla C.M.B.COOPERATIVA MURATORI E BRACCIANTI di Carpi (MO), IP 195.31.143.36.
Che cosa Operaista e Socialista inattesa e meravigliosa!
Posta un commento