Segolene Royal è la candidata socialista per le presidenziali che si terranno in Francia ad aprile del 2007.
Può farcela ? Vedremo. Ad ogni modo non voglio soffermarmi sulle prospettive politiche e le dinamiche interne Francesi, per questo avremo molti mesi, quanto su un aspetto più singolare che mi ha colpito e cioè la solita differenza di dinamicità, coraggio, orgoglio e unione che traspare tra la Francia e il nostro paesetto Campione del mondo.
Può farcela ? Vedremo. Ad ogni modo non voglio soffermarmi sulle prospettive politiche e le dinamiche interne Francesi, per questo avremo molti mesi, quanto su un aspetto più singolare che mi ha colpito e cioè la solita differenza di dinamicità, coraggio, orgoglio e unione che traspare tra la Francia e il nostro paesetto Campione del mondo.
Questo è il punto, direbbe il Bardo.
Punto di partenza:
Scenario Francese. Primarie della sinistra
La vittoria della Segolene è stata suggellata proprio dal voto tra gli iscritti al Partito Socialista. Molte forze interne hanno cercato di mettere i bastoni tra le ruote ad una candidatura comunque di rottura, scomoda. Il risultato è stato che più del 60% degli iscritti ha scelto la Royal, percependo la voglia di cambiamento, prima di tutto all’interno della sinistra stessa, percependo le speranze dell’opinione pubblica, percependo l’importanza di un candidato che apparisse prima di essere, con tutto il rispetto, che portasse aria nuova toccando le giuste corde dei Francesi. Non solo perché donna, sarebbe semplicistico e riduttivo, ma perché Se golene.
Scenario Italico. Primarie della sinistra, a cui rivendici con orgoglio di aver partecipato.
Una serie di candidati farlocchi, un paio di candidati seri come Bertinotti e Di Pietro che però non avevano possibilità di vittoria, e il candidato ufficiale Romano Prodi, già sicuro vincitore in partenza. Così è stato, e forse era inevitabile, a maggior ragione se il già poco coraggioso popolo italico, viene abilmente incanalato a dovere. Magari in buona fede, ma a dovere. I risultati hanno rispecchiato le richieste dei partiti maggiori ed i candidati hanno avuto in percentuale il voto di chi li appoggiava. Nessuno scossone nessuno strappo con il passato, pur rimanendo un ottimo punto di partenza e partecipazione democratica da far quasi commuovere, primo e unico esempio in Italia.
Pensate cosa sarebbe successo se avessero votato direttamente gli iscritti ai partiti, magari con voto palese dopo concitato dibattito come quando si eleggono i segretari di partito. Una storia che tutti conoscono a memoria. Contro il dinamismo Francese si scontra la politica dei passettini incerti e spauriti Italiana.
Risultati:
Scenario Francese.
Abbiamo un candidato di rottura che incarna bene le voglie di cambiamento e lo spirito “presidenziale” del popolo Transalpino oltre a quella necessaria freschezza mediatica e di immagine personale che , purtroppo, conta quasi più dei programmi e di come si intende portarli a termine. Potrà perdere, potrà vincere, ma l’impressione è che la sinistra Francese ha dimostrato di provare un passo avanti prima di vedere “l’effetto che fa”. La destra Francese dal canto suo mi sembra sempre dignitosa ed austera con rappresentanti, se rimaniamo nell’alto ambito presidenziale, che storicamente hanno sempre avuto peso politico e dignità internazionale.
Scenario Italico.
Abbiamo in Presidente del consiglio che di nuovo non ha nemmeno la cravatta. Nel 1996 la sinistra presentò Prodi, ex DC, ex di qui, ex di la. Nel 2006, dopo le primarie……Prodi. Non oso pensare nel 2016 e nel 2026. Non sono impazzito , ma questo è un dato di fatto che non si può negare. Se la politica Italiana nel suo insieme è impaludatissima, con parlamentari attaccati alla cadrega con il bostik, alcuni al decimo mandato, la Sinistra è pienamente inserita in questo traccheggiamento perenne. Ci sta a suo agio e non sembra voler cambiare. Correnti,correntoni,spifferi e intanto gli uomini nuovi e forse buoni, vengono tenuti con la testa sotto l’acqua ad annaspare tra uno sgombero ed una domenica a piedi. Il risultato è lampante. Pur avendo avuto cinque anni per prepararsi al meglio e un avversario impresentabile, la vittoria è stata risicatissima e gli uomini, le idee e il coraggio sono gli stessi del 1996. Non tocchiamo poi l’aspetto mediatico, che Prodi sembra non conoscere ed i suoi consiglieri ancora meno. In questo Berlusconi è un maestro che è nato politicamente grazie alla sua immagine e con questa ancora sopravvive in barba ai Fini e ai Casini e a tutti gli elettori di destra che sperano, ma lo sperano poi veramente, di liberarsi di lui.
Tutto questo è quello che abbiamo, politicamente, davanti forse per i prossimi anni. A sinistra tutti fermi a difendere non si sa cosa e aspettare non si sa cos’altro. A destra…lasciamo perdere. Comunque ho il timore che se questo governo arriverà alla fine dei 5 anni nel 2011 lo scontro al vertice sarà…Prodi VS Berlusconi. Alla faccia del cambiamento e alla faccia nostra. Solo in Italia è possibile andare avanti così. Se non si avrà coraggio i passi avanti saranno minimi e la sinistra su questo deve riflettere altrimenti anche il nascente Partito Democratico vedrà luce solo nelle segreterie dei Partiti e senza ascoltare “il sentire” della gente di sinistra. E non è un bel modo di venire al mondo.
Abbiamo in Presidente del consiglio che di nuovo non ha nemmeno la cravatta. Nel 1996 la sinistra presentò Prodi, ex DC, ex di qui, ex di la. Nel 2006, dopo le primarie……Prodi. Non oso pensare nel 2016 e nel 2026. Non sono impazzito , ma questo è un dato di fatto che non si può negare. Se la politica Italiana nel suo insieme è impaludatissima, con parlamentari attaccati alla cadrega con il bostik, alcuni al decimo mandato, la Sinistra è pienamente inserita in questo traccheggiamento perenne. Ci sta a suo agio e non sembra voler cambiare. Correnti,correntoni,spifferi e intanto gli uomini nuovi e forse buoni, vengono tenuti con la testa sotto l’acqua ad annaspare tra uno sgombero ed una domenica a piedi. Il risultato è lampante. Pur avendo avuto cinque anni per prepararsi al meglio e un avversario impresentabile, la vittoria è stata risicatissima e gli uomini, le idee e il coraggio sono gli stessi del 1996. Non tocchiamo poi l’aspetto mediatico, che Prodi sembra non conoscere ed i suoi consiglieri ancora meno. In questo Berlusconi è un maestro che è nato politicamente grazie alla sua immagine e con questa ancora sopravvive in barba ai Fini e ai Casini e a tutti gli elettori di destra che sperano, ma lo sperano poi veramente, di liberarsi di lui.
Tutto questo è quello che abbiamo, politicamente, davanti forse per i prossimi anni. A sinistra tutti fermi a difendere non si sa cosa e aspettare non si sa cos’altro. A destra…lasciamo perdere. Comunque ho il timore che se questo governo arriverà alla fine dei 5 anni nel 2011 lo scontro al vertice sarà…Prodi VS Berlusconi. Alla faccia del cambiamento e alla faccia nostra. Solo in Italia è possibile andare avanti così. Se non si avrà coraggio i passi avanti saranno minimi e la sinistra su questo deve riflettere altrimenti anche il nascente Partito Democratico vedrà luce solo nelle segreterie dei Partiti e senza ascoltare “il sentire” della gente di sinistra. E non è un bel modo di venire al mondo.
alla prossima
24 commenti:
I Francesi la chiamano Sarcoléne Royal perchè non è poi così differente dal suo antagonista di destra Sarcozy.
Il problema è che la sinistra non potrà mai avere un candidato di vera sinistra perchè il paese è di destra, quindi bisogna mettere personaggi ibridi
Finalmente un post dove traspare un po' di pessimismo e non eccessiva sfiducia nei politicanti.
Alle primarie abbiamo votato non per uno dei candidati "nostri", ma contro berlusconi.
Abbiamo il coraggio di ammetterlo!
I socialisti francesi hanno fatto una ottima scelta che dovremmo fare anche noi, di rottura con una continuità che oramai ha deluso e stufato l'elettorato.
Il problema della politica italiana, ma è comune al resto dei vertici di questo paese, è la gerontocrazia.
Allucinante due candidati leaders settantenni che si sfidano alle elezioni, assurdo eleggere un Presidente della Repubblica ad 80 anni, ne andava eletto uno di 60, come appunto scelta di rottura.
Uomini così vecchi sono totalmente incapaci di vivere la realtà sociale di oggi ed il mondo della globalizzazione che cambia velocemente, anche se magari si sforzano di capirli.
p.s. i candidati di destra francesi sono tutti buoni meno uno, Sarkozy, un demagogo pericolosissimo, ambizioso e disposto a tutto, un vero pericolo per tutta l'Europa
pienamente concorde con rugbysta
guardatevi un pò nei vari siti le immagini delle manifestazioni di oggi contro il governo:
se fossero senza didascalie sarebbero le stesse delle manifestazioni contro il governo degli ultimi 5 anni
questo significa che si è ormai consumata una rottura tra la base elettorale, soprattutto sindacale ed i vertici politici della coalizione di centrosinistra, che come tutte le rotture di un rapporto di legame, sarà particolarmente dolorosa
ah come erano belli i tempi in cui dei paladini dei nostri tempi come l'ormai borghese on. caruso, facevano la spesa proletaria nei supermercati di napoli portando via soprattutto videocamere e dvd-recorder, perchè "come del pane, il popolo oggi ha fame anche di cultura"....
caro Serturner, almeno il rutornello dei sindacati totalmente asserviti alla sinistra non potrete più recitarlo. Spero non vi scombussoli i piani...
Cazzo, come sono rincoglionito!
1. Volevo dire "non eccessiva fiducia", ovviamente.
2. Sono un maestro nello spiegarmi male: so che il nano non era candidato alle primarie dell'unione. Volevo solo dire che molti, come me, hanno votato per prodi alle primarie, per avere un candidato forte da contrapporre al malefico arcorese.
Belzebù Vs lucifero......:)
Io ho votato Bertinotti alle primarie: non mi ha mai entusiasmato e l'ho sempre considerato opportunista almeno come Prodi.
Come ben sapete, io avrei votato Mario Capanna.
Sottoscrivo il commento di Bolso.
La politica in Italia è una cosa morta da anni.
Quello per cui tanto vi appassionate è solo un penoso teatrino. Ci piacerebbe tanto cambiarlo ma non ce lo permettono.
Ma come è bello vedere questi ratti di destra comportarsi come quella zitella mestruata della Gardini.
Sìsì la destra italiana ha il degno fetore di uno stabulario....dopotutto i ratti in quale altro posto possono stare....
in questi frangenti apprezzo i commenti di barolo66 che senza faziosità, fotografa i problemi generali della impaludata politica Italiana, incapace di rinnovarsi, che dimostra solo attaaccamento al potere da sinistra a destra.
Al contrario noto con dispiacere che il pungente Serturner non riesce minimamente a svestire i panni del tifoso e anche quando c'è un mio post di aperta critica, ma ragionata, alla sinistra, e quasi non interviene sull'argomento o si diletta nelle solite "battutine".
Mi sembra che questo atteggiamento denoti non contrapposizione verso un governo o un presidente del consiglio, sicuramente criticabili, ma denoti piuttosto odio(si chiamiamolo così, perchè ormai l'ironia iniziale mi pare perduta) verso chiunque sta posizionato dall'altra parte, deridendone atteggiamenti e convinzioni e anche valori. Se poi viene a mancare l'occasione per deridere allora meglio stare nascosti come un vietcong nella giungla in attesa della prossima occasione....
Questo atteggiamento,secondo il mio modesto avviso, che poi modesto non è, fa perdere di valore alle tue argomentazioni che dovrebbero servire da stimolo per la discussione.
Succederà mai di vedere i gentili ospiti destrorsi, ammettere una dico una, cosa buona fatta da un governo di sinistra e magari criticare la loro parte? Ma tra pochi mesi ci sarà il ribaltamento delle parti e potremo divertirci osservando la loro indipendenza intellettuale.
Io come soyuz ho votato bertinotti alle primarei. Non avrebbe vinto contro Berlusconi ma sarebbe stato un uomo di rottura
Pianista, ricorda questo proverbio della bassa modenese e applicalo a chi ritieni che se lo meriti (potrei essere anch'io, ovviamente): "a lavar la tèsta a n'asan, a sa strussia tèmp, sàòn e fadìga....."
@pianista: il tuo commento sul mio post mi sorprende
desidero tuttavia, come per tutte le critiche che ricevo dalle persone che stimo, capire meglio i tuoi presupposti:
cosa ti fa affermare che il mio atteggiamento denoti odio? perchè è questo il termine che hai usato tu
forse confondi il termine odio con la manifestazione di una diversità ideologica, magari sottolineando proprio l'ipocrisia di certi "valori" che per tanti politici o sedicenti tali di sinistra (così come lo è per gli equivalenti di destra), sono più nelle parole che nei comportamenti?
e poi scusa, nelle mie parole di critica a tuo avviso ci sarebbe odio, e ti chiedo di spiegarmi dove, mentre nei termini che in questo blog vengono costantemente usati per definire berlusconi (per il quale nano unto è solo il più delicato degli eufemismi) o peggio i leghisti, a tuo avviso che cosa vi sarebbe?
che poi tu affermi che nei miei post non vi sia "contrapposizione verso un governo o un presidente del consiglio" mi sembra una svista della quale potrai rendertene conto da solo rileggendo quanto scrivo
aspetto i tuoi chiarimenti ma ti prometto fin d'ora che cercherò di seguire ancor di più il tuo consiglio di dare "valore alle tue argomentazioni che dovrebbero servire da stimolo per la discussione" sperando di incontrare però meno permalosità o offese da parte dei miei interlocutori
sono riuscito a risvegliare il Serturner assopito:)
Mettiamola in questo modo così cerco di essere più chiaro...
Prima una precisazione. La parola "odio" è volutamente eccessiva ma si inserisce ad un clima da "tifo calcistico" applicato alla politica , se è sbagliata la sostituisco con "eccessiva faziosità preconcetta che non porta a valutare i fatti ma a vederne solo alcuni, scartandone altri".
Ti sei spesso divertito a punzecchiare anche psicologicamente i tuoi interlocutori, non lesinando mai sincere considerazioni anche personali. Potrei incollare qui di seguito le tue considerazioni sul patetismo di certi miei commenti, o sulla "mia onestà intellettuale disonorata".
Bene, oggi spero sarà permesso si proporre per una volta a me qualche azzardata considerazione.
Ribaadisco che nella ripetitività dei tuoi assalti monocordi, non riconosco la tua proverbiale ironia, e anche nel momento in cui si può discutere sugli errori gravidella sinistra come in questo post (che ricordo l'ho scritto io, non Bonaiuti)trovo corrispondenza in chi ha votato sinistra, e quindi onestà intellettuale nelle critiche, mentre da parte tua trovo le battutine su caruso che ruba nei supermercati. Il mio post con piccole ironie (magari penose ma io non sono un comico) su milan, napoli e ferrovie, vedono un tuo commento che parla di sinistra alla canna del gas, viillipendi e altro.
Questo mi fa pensare che in fondo il vero intento sia quello di criticare non un governo per i suoi errori ma i suoi 20ml di elettori per quello che pensano, provocando reazioni sempre sullo stesso argomento anche quando si parla d'altro.
tutto qui, senza pretese di essere meglio di altri o senza pensare di aver ragione a tutti i costi e sempre in grande amicizia.
ps: io sono senpre fazioso ma non l'ho mai negato hi,hi,hi.
sto guardando il rugby, il risultato c'è ma di gioco alla mano non se ne vede proprio.
ora manca anche il risultato!
caro pianista,
la nostra amicizia prima di tutto
nessuno di noi 2 pensa di essere meglio degli altri
questo lasciamolo pensare ad un'altra persona e tu sai perchè lo fa
accetto la tua critica di faziosità: non penso di aver mai negato di essere fazioso, d'altro canto come mai potrei negarlo?
mai ho altresì preteso che altri non fossero faziosi
forse l'impossibililà di sfogare ultimamente la mia attitudine al tifo verso la squadra di calcio per cui entrambi tifiamo, mi ha indotto ad esserlo sopra le righe nelle discussioni di politica...
in realtà sai cos'è pianista che catalizza la mia faziosità?
molti degli esponenti di questo centrosinistra, anche i più navigati, i più "da prima repubblica", insomma i più democristiani, hanno presentato alle scorse elezioni uno schieramento politico che a detta loro avrebbe dovuto rappresentare la "rinascita morale" dell'italia, dagli anni dell'oscurantismo, della grettezza e del personalismo berlusconiano
cioè l'arrivo di una stagione nuova fatta da persone nuove
non importava poi se il candidato premier è tra i più longevi boiardi ex-dc di lungo corso e se un lungo elenco di esponenti del centronistra era professionista della politica da prima che io nascessi..
lo slogan con cui fabio fazio a urne aperte la domenica sera ha chiuso la vostra campagna elettorale, era:
DOMANI E' UN NUOVO GIORNO
e se non sbaglio era lo stesso che campeggiava sul camion giallo dove il giorno dopo mortadella sarebbe dovuto comparire a festeggiare un'ora dopo la chiusura dei seggi e dove infine è apparso alle 2 di notte in un'atmosfera surreale
e pensare che per un pugno di voti non hanno rischiato di ridipingere nottetempo sia il camion sia la scritta, per farlo poi ripartire anonimamente all'alba sul raccordo anulare...
ecco vedi: quando nella vita qualcuno si presenta davanti a me vantando qualità morali superiori alle mie, io gli faccio le pulci
se poi so che se apro il suo armadio, non trovo uno scheletro ma una fossa comune, allora non gliene lascio passare una sola
oggi a 6 mesi di distanza, ci possiamo chiedere quello stesso slogan:
DOMANI E' STATO UN GIORNO MIGLIORE?
questo stesso post ed i vostri commenti ne sono la risposta:
NO!
nella vita non si può fare del buon vino con l'uva cattiva e che il vino fosse cattivo (almeno quanto quello che stavamo bevendo allora) io lo sapevo già
finchè la sinistra vanterà una superiorità intellettuale o morale sulla destra, a prescindere da tutto e tutti, magari con atteggiamenti e sorrisini superbi e sprezzanti quali quelli di d'alema o rutelli, questo sarà un grosso ostacolo al confronto sui contenuti
però qui non stai parlando con d'alema e rutelli, ma con me...
rimango convinto che sia giusto dibattere su problemi a mio avviso strutturali della politica, di sinistra e di destra, cioè il mancato ringiovanimento di uomini e il poco coraggio nei programmi anche a causa della troppa frammentazione ideologica nelle forze politiche, che è si presente a sinistra con solito problema di unire Mastella con RC, di vedere i De Mita nella stessa coalizione di Cossutta o avere sempre la stessa classe dirigente oramai incapace di rinnovarsi, ma anche a destra manifesta tutta la sua atipicità. Lega e AN non hanno nulla in comune (se non una chiusura contro le diversità). La lega porta avanti le istanze del nord, dei piccoli imprenditori, favoleggia la secessione o un federalismo fortissimo. AN è da sempre il partito dei sentimenti nazionali, del sud, di un certo statalismo sociale(e in questo mi piace più di altri). Fini e Bossi dichiararono a più riprese che mai avrebbero nemmeno bevuto più un caffe insieme e invece eccoli andare d'amore e di sesso (scherzo) uniti da anni dal collante Berlusconi.Poi per accontentare i propri elettori, ogni tanto buttano la qualche provocazione salvo smentirla il giorno dopo. Questa è la realtà italiana ed è per questo che non si può contrapporsi non guardando in casa dell'altro.
Se uno non sta benissimo nel proprio posto di lavoro se ne cerca un altro. Se però l'offerta è peggiore torna sui propri passi e non lascia certo il lavoro per un salto nel buio.
Quindi uno valuta la propria condizione in relazione all'alternativa...e in Italia le alternative le conosciamo quindi ognuni si trincera dietro alla propria iodeologia e quindi, in quel preciso istante, assume posizioni preconcette. Forse è normale così.
Personalmente ti dirò chiaramente, ma l'ho già detto, che posso anche criticare aspramente suli singoli episodi la sinistra e soprattutto prodi, ma rimango speranzoso che possa portare avanti una stagione di governo buona sioprattutto da un punto di vista social-morale.
L'alternativa che c'è al momento rimane dal questo punto di vista, quel che di peggio si è visto in 50 anni di Repubblica, e non è solo un problema di leggi più o meno giuste.
Ora vado a vedere il triste spettacolo del Milan...mah
l'ho visto a tratti su un feed cinese: che tristissimo spettacolo..
il milan è sempre più penoso...non so cosa hanno avuto il coreggio di dire questa volta ancelotti e galliani ma sicuramente hanno detto pirlate!
Il problema della politica italiana è che le nostre "poltrone" sono troppo comode.
Posta un commento