12 novembre 2006

Vero o falso, comunque... Vergogna!

Sconcertante. Il video circolante da giorni sul web che mostrava lo strazio di un ragazzo down sbeffeggiato, insultato e picchiato dai suoi compagni di classe, peraltro autori stessi dell’opera d’arte cinematografica, non riesce a farmi emettere altre parole.

Il luogo sembra essere una scuola superiore Italiana, normale come tante altre. I carnefici un gruppo di ragazzi e ragazze che prendendo di mira, con molto “coraggio”, il malcapitato. Lo insultano, gli lanciano libri sul volto, gli tirano calci. Il tutto condito da saluti romani e urletti di approvazione e di scherno.

Le cronache dei vari siti dìinformazione dicono questo, e dicono anche altro. Per esempio che il feroce video era scaricabile da chiunque in una sezione di “video divertenti”. Incredibile.
Dopo la denuncia dell’associazione Vividown, la procura di Milano ha deciso di indagare, per scoprire i colpevoli, e ha disposto il sequestro del filmato.

Il problema ha una doppia valenza. Una sociale ovviamente., ma non solo. Non si tratta solo di iniziare i soliti, giusti, sermoni contro la perdita dei valori dei ragazzi di oggi, la loro viscida presunta forza che si manifesta solo contro i più deboli e solo quando si trovano in branco. Non si tratta solo di stigmatizzare questa penosa forma di divertimento nello schernire il più debole, il diverso, magari condendo il tutto con inutili connotazioni politiche di cui poco sanno ma di cui si fanno scudo, dimostrando di saper scimmiottare solo il peggio di quello che vedono.
Si tratta anche di spostare il problema sulla qualità di quello che circola nella rete.
Pensiamo per un momento se che quel video fosse uno scherzo, una finzione, registrata giusto per far circolare nelle maglie di internet, qualcosa che solleticasse i navigatori in cerca di sensazioni forti. Potrebbe anche essere, ma la gravità rimane intatta perché Internet dovrebbe essere una rivoluzione, una grossa occasione per tutti e dovrebbe essere fonte di sapere, inteso come informare. Come tutte le manifestazioni ad alto potenziale porta con se anche effetti collaterali.

Se è così facile trovare video del genere da scaricare e puntualmente questi sono i più scaricati, manifestando una forma di “guardonismo informatico” non diverso dalle forme di curiosità perversa nel vedere disavventure di un vip o litigi trash, che hanno fatto la fortuna dei tanto criticati Reality show, ci si può chiedere se non si possa svolgere in controllo più capillare per utilizzare meglio uno strumento che proprio perché alla portata di tutti, da tutti, deve essere utilizzato al meglio.
Sul sito di Repubblica ho visto che è presente una foto, probabilmente tratta da quel video. Meglio non inserirla nel post, mi mette una grande tristezza.

Alla prossima

22 commenti:

Compagno di pranzi e cene ha detto...

Disdicevole il fatto che eventi così macabri possano solleticare la curiosità della gente, ma ben venga internet se ci permette di scoprire cose che altrimenti giornalisti non andrebbero a cogliere.
Fatto gravissimo, prenderei quei ragazzi e quelle ragazze, li farei mettere in ginocchio in riga e uno a uno un calcione nei denti con scarpa anfibia munita di punta di ferro. Spesso i giovani fanno robe simili contro singoli, approfittando del numero. Ragazzi che si fanno ancora la pipì nel letto e ragazze che hanno come unico valore il fatto di truccarsi da puttanelle e di far la gara a chi si limona più sbarbati nella discoteca del sabato pomeriggo. Queste sono i giovani tra i 12 e 18 anni di adesso. Gente appena di 4/5 anni inferiore a me e ai miei amici, ma tanto tanto diversa in abitudini e comportamenti.

Il Pianista ha detto...

si, si, dovrebbe essere questo il ruolo di internet.
Però questo video si trovava nella sezione "video divertenti". E' questa la cosa incredibile. La gravità del comportamnerto di quei ragazzi e una cosa, ma ad ogni modo la finalità con cui quel video è stato inserito in rete non erano quelle di denuncia sociale se il filmato è originale. Se poi il filmeto non è originale, allora mi sembra una forma di relity trash della rete.

Anonimo ha detto...

Se il filmato è vero, spietate misure disciplinari verso gli studenti colpevoli.
Minimo l'espulsione PER SEMPRE da tutte le scuole ed università d'Italia, ma anche carcere ed un risarcimento danni al ragazzo down tale da farli lavorare per il resto della loro vita solo per indennizzarlo.
Il bullismo si batte anche con la esemplare spietatezza delle pene che si infliggono ai responsabili.

Anonimo ha detto...

che dire su questo filmato? non sapevo della sua esistenza ma immagino che sarà stato divorato dalla morbosa e cinica curiosità che regna in internet

già, perchè se è ignobile ciò che il filmato riprende, è altrettanto ignobile che qualcuno lo abbia girato, probabilmente con un cellulare e che molti altri facciano di tutto per scaricarlo per provare strani e vergognosi sentimenti nelle proprie 4 mura domestiche..

è deprimente, ma questa è la società attuale: non c'è più un ragazzo che su un mezzo pubblico si alzi per far posto a un anziano
fino ad arrivare a queste cose o come in un'altra occasione in cui decine di ragazzi filmavano con i propri cellulari (ovvero quelli comprati da papà) una malcapitata caduta infilzata su una cancellata e ivi morta, senza muovere un dito

internet tuttavia è, almeno fin che non nasceranno e prevarranno forme mondiali di censura comunque non auspicabili, lo specchio fedele dell'umanità, nel senso che più o meno tutto può essere raffigurato così come è o come accade o come potrebbe essere o accadere

e poichè la sommatoria degli istinti e delle pulsioni dell'essere umano non è certo eticamente positiva, è fisiologico che internet la rispecchi fedelmente

Il Pianista ha detto...

Esatto Serturner questo filmato racchiude una doppia vergogna.
Dalle ultime news che ho letto su internet sembra che il filmato fosse vero. Incredibile, quale vuoto nel cuore e nella testa possono avere dei ragazzi per trattare così una persona più sfortunata? Che uomini e donne verranno fuori? Che padri e madri di famiglia diventeranno? Questo è lo specchio assurdo e desolante della nostra società e sarà difficile porre rimedio.
Comunque per ragazzotti del genere, che magari in un uno contro uno se la farebbero pure sotto, auspico la massima durezza e, ribadisco, un po' di servizio civile obbligatorio non gli farebbe male.

Anonimo ha detto...

1. Il fatto che il video, vero o falso che sia, sia finito tra i "video divertenti" credo dipenda da chi lo ha caricato in rete, non da chi fornisce il servizio di upload.

Internet è come un fucile: in mani giuste può essere utile per procurarsi il cibo (è un esempio, non c'entra la polemica animalisti - cacciatori), in mani sbagliate....

2. Il voyeurismo non è solo di tipo sessuale - quest'ultimo mi sembra peraltro la forma più "innocua".

Esistono morbosità diffuse che mi rendono un po' più sereno: io non le ho e forse non sono così malato di mente come credo d'essere.....

3. Per quanto riguarda i giovani d'oggi, quelli in cui molti ripongono fiducia (non io), posso solo dire che, oltre a loro, andrebbero puniti, forse con ancor più determinazione, i loro genitori.

Non sono un genitore, nè mai lo sarò (è un rompimento di cazzo che lascio volentieri agli altri) e quindi non dovrei parlare, ma credo che instaurando un dialogo coi figli e instillando loro determinati valori, questi non dovrebero arrivare a compiere atti del genere.

I figli non andrebbero picchiati, si dovrebbe spiegar loro le cose, ma.....

Ho sempre rinfacciato ai miei d'essere stati tropo severi e mia madre, in particolare, di essere stata un po' troppo manesca.
Ora dico: ha fatto bene a mollarmi qualche ceffone!

Come diceva mia nonna a mio zio, quando anch'egli si lamentava di aver preso qualche sberla dalla sua vecchia: "...e maledetta quella che è andata per terra! (cioè a vuoto)".

Al giorno d'oggi i genitori hanno troppa tolleranza, forse per stanchezza, stress e altre vaccate di questa vita moderna, però ci vorrebbe un po' più di "law & order".

Di sinistra, ovviamente....

Anonimo ha detto...

L'eventuale servizio civile, per essere efficace, andrebbe fatto al posto dell'asilo.....

A quanto pare, i ragazzi del video sono diciassettenni.

Altro che servizio civile: per quelli ci vorrebbe la naja nell'armir, essere catturati dall'armata rossa e rinchiusi in un gulag!

SOYUZ1968 ha detto...

Campi di rieducazione di tipo maoista per questi giovani "signori", con obbligo coercitivo al lavoro di recupero presso i servizi sociali: la scuola "normale" non fa per loro, ma non può essere a loro negata quella rieducazione che possa riparare ai danni della mancanza di educazione familiare.

Inoltre, come misura accessoria, bisognerebbe togliere la patria potestà ai genitori di costoro, per evidente incapacità, in cui sia previsto un contestuale severo programma di educazione comportamentale all'etica familiare in opportuna struttura psico-sociale.

Il problema è sempre quello: la scuola "normale", gestita da insegnanti complessati e inetti, si dimostra incapace di educare non solo nella tecnica ma anche nell'etica.

Non potete negare che l'insegnante "medio" italiano è generalmente un disadattato sociale che non sarebbe in grado di fare un lavoro normale di 8 ore: si passa certamente inosservati a lavorare male con teen-agers mentre è più difficile passarla liscia interagendo con colleghi o superiori "adulti" in un lavoro "normale".

Ma quando il bubbone scoppia, il pus schizza sulla faccia di tutti!

Anonimo ha detto...

bolso67, io sono genitore e ti assicuro che non è un rompimento di cazzo
tu generalizzi troppo
attenzione allora a non fare quello che ho letto essere rnfacciato ai preti: dare giudizi su cose che non si conoscono

è certamente duro assumere le responsabilità di un genitore che voglia essere responsabile di come crescono i propri figli
perchè il punto è questo: vedi, io conosco molti genitori che si impegnano, sbagliando ovviamente, ad ESSERE dei genitori
poi conosco molti altri che lo sono solo perchè hanno messo al mondo dei figli
cioè hanno AVUTO dei figli, ma non hanno voluto ESSERE genitori

non ci sono ricette per l'educazione dei figli: ovvero ceffoni sì o no, e poi qunti e quando...
ogni figlio è un essere umano diverso

quello che ci dovrebbe essere è il credere a determinati valori nell PROPRIA vita dei persone adulte, di genitori

sempre più nelle nostre famiglie circola il dovere, l'avere e sempre meno il piacere dell'essere e del fare insieme

nonostante quando oggi nasca un bambino le famiglie divengano clamorosamente bambinocentriche fino ai gradi di parentela più disparati, in realtà questo bambino ha un'alta probabilità di crescere in situazioni di solitudine emotiva e analfabetismo affettivo all'interno della famiglia
famiglie dove spesso non manca nulla tranne la verità

famiglie che spesso si sfasciano appena l'ultimo dei figli entra nell'età dell'indipendenza

in questo quadro sempre più desolante, dobbiamo abituarci a sempre più episodi come questo o come tanti altri, a sempre più disturbi comportamentali a partire da anoressie e bulimie, a sempre più giovani che non sono stati amati e non sapranno amare

a differenze dei nostri genitori, che forse lo facevano con essenziale semplicità ma lo facevano e spesso un ceffone era così naturale come lo era un abbraccio al momento giusto...

Anonimo ha detto...

Serturner, per te sarà un piacere avere figli; io lo percepisco come un rompimento: che dovrei fare? Averne per dimostrare che ho ragione? No, grazie: mi considero una persona abbastanza responsabile, tale da non fare il passo più lungo della gamba.

Io generalizzerò, ma non ho neanche le fette di salame sugli occhi.

Mi basta vedere il comportamente di moltissimi genitori nei supermercati: i figli ne combinano di ogni e loro o non dicono niente, o blaterano inutilmente senza sapersi far rispettare.

vlaste ha detto...

Da perito informatico e da aspirante dottore in questa disciplina, credo fermamente che le reti informatiche e quindi Internet siano una delle più grandi (se non LA più grande) invenzioni del secolo scorso. Come per tante altre cose, c'è il fatto che le persone usano mezzi potenti per scopi beceri. Cercare di controllare le informazioni che viaggiano sulla Rete si potrebbe fare, ma sarebbe uno spreco di tempo e di energie, dal momento che il numero dei siti nel mondo cresce esponenzialmente.

Per quanto riguarda il discorso genitori-figli:
1) cerchiamo di non fare di tutta un'erba un fascio come al solito, e mettiamo in atto i dovuti distinguo;
2) gran parte della responsabilità, data l'età dei ragazzi coinvolti, penso sia da attribuire ai genitori. Detto e sottilineato questo, IN GENERALE immagino non sia affatto facile crescere un figlio e penso anche che vada anche un po' di culo, se mi consentite il termine... quanti giovani provenienti da pessime famiglie sono ottime persone e viceversa?
Quando sento fare discorsi del tipo "riformatorio! campo di rieducazione! carcere minorile! Gulag! Campo di concentramento!" mi viene la pelle d'oca, perchè penso a quanti persone avrebbero il coraggio di punire così severamente IL PROPRIO figlio anche di fronte a fatti di tale gravità e nefandezza.

Anonimo ha detto...

hai perfettamente ragione viaste
è facile scrivere di riformatori, lavori forzati gulag per i ragazzi in questione
direi che è facile e fuori luogo, senza offendere nessuno
ci si può accanire sui ragazzi ma il problema non sono loro: il loro comportamento è il frutto anche e sopprattutto dell'educazione ricevuta ovvero dell'esempio-presenza avuto dai genitori
ovviamente questo al netto delle differenze individuali

qualcuno in psicoanalisi semplificando affermava che la struttura del sistema nervoso centrale di un individuo (e potremmo dire, per induzione, della sua psiche) è il frutto di 3 componenti di pressochè ugual peso:
1 il patrimonio genetico
2 l'influenza del mondo esterno
3 il caso

è chiaro che il modello educativo nella famiglia prima, e poi nella società è importantissimo ma potrebbe non bastare
tuttavia se per primo esso manca..
inoltre sempre più i modelli educativi collettivi sono fortemente in contrasto con i più sani principi che tutti noi potremmo condividere di educazione familiare

proprio oggi ho sentito e letto che sono usciti due nuovi videogiochi, uno si chiama guarda caso BULLI e in un altro vince chi seppellisce per primo viva una bambina...

infine 2 precisazioni per bolso67:
non ho affermato che per me crescere un figlio è un piacere; in realtà penso che dia molto spesso delle sensazioni piacevoli ma anche molte preoccupazioni e problemi; confrontarsi con un essere umano che tu stesso hai messo al mondo spesso è più complicato che farlo con un estraneo

la tua "scelta" di non avere figli spero sia condivisa da una compagna; essendo la genitorialità un passo possibile della propria vita che si può compiere per ovvie ragioni solo in accordo con una persona dell'altrui sesso (almeno fino ad oggi... e spero rimanga così), avrebbe poco valore una scelta di negazione che nascesse e morisse nella propria individualità e inoltre non rivelerebbe se si tratta di una scelta maturata o in qualche modo subita dal corso degli eventi della propria vita..
in altre parole, non vorrei sia come se io ti dicessi che sono contrario a possedere una ferrari o a volermi trobare una modella...

Il Pianista ha detto...

Sono d'accordo con Vlaste e Serturner il loro pensiero sul ruolo dei genitori. Qui sta il nodo fondamenntale, ma il problema è complesso. Non si scappa dall'educazione e dalla presenza dei genitori che per varie cause spesso latita.
Le istituzioni non possono sostituirsi ma portare un modello di stato e di "civismo" più sano e aggiornare i programmi scolastici quello si. Inoltre, insisto, un bel servizio civile, anche solo tre mesi, per tutti (maschi e femmine) e vero, tra malati, down e bisognosi, potrebbe servire.

Anonimo ha detto...

è chiaro pianista che, uscendo dall'analisi generale della genesi dei fenomeni di cui stiamo parlando, nel caso specifico e in ogni caso specifico in cui vi è un comportamento sbagliato, vi debba essere una punizione da parte della società

è il minimo che una società organizzata possa fare
e sui modi sono d'accordo con te: un buon contrappasso, che credo qualche stato civile al mondi utilizzi già, sarebbe di impegnarli a contatto e al servizio proprio di quelle persone o categorie sociali che hanno offeso e umiliato nelle loro gesta

sono tra quelli che hanno fatto il servizio militare e ti posso dire che, al di là di tutti i più ovvi discorsi sui problemi che nascevano da come il servizio era organizzato e finalizzato, sotto certi aspetti era una tappa mediamente propedeutica per un aragazzo che doveva confrontarsi con la vita
infatti, come la stessa vita è, non era tutto rose e fiori nella caserme, anzi
molte cose facevano schifo o erano terribilmente ingiuste
tuttavia ci si spogliava ognuno della propria individualità e ci si trovava nella stessa barca

anche il nonnismo, quello scherzoso, era una tappa da affrontare
perchè forse nella vita come negli ambienti di lavoro, non esiste il nonnismo? o forse mancano le persone che appena volti le spalle ti fottono?

spesso ci si abituava ad ubbidire solo perchè ti veniva richiesto da un superiore e spesso ai ragazzi oggi nessuno insegna che ci sono situazioni o momenti in cui bisogna ubbidire e basta, senza neppure chiedere perchè

vedi, mi capita di conoscere sempre più famiglie in cui il senso etico si è sfumato a tal punto che tutto è possibile o quasi
e questo è un GROSSO problema
io da giovane le mie cazzate le ho fatte eccome (e anche grosse alcune), ma sapevo SEMPRE cosa era giusto e cosa sbagliato

oggi è sempre meno spesso così

inoltre, capiamo qualcosa in più se osserviamo come sono cambiate le droghe negli ultimi 30 anni:
vediamo chiaramente come la ritualità spesso collettiva e l'importanza del vissuto interiore nel loro uso abbiano lasciato il posto all'individualismo e alla finalità della prestazione sociale che ne deriva

vlaste ha detto...

Il servizio civile obbligato temo non serva a molto: se uno vuole fare del volontariato lo fà comunque. Se uno invece viene OBBLIGATO ad aiutare, lo farà poco e male, e vivrà la cosa come un'inutile tortura (proprio come alcuni hanno vissuto il militare)

Compagno di pranzi e cene ha detto...

Lo farà male ma lo fa e forse a furia di vivere con gente in certe situazioni inizia a ragionare.
I genitori contano, ma conta anche l'intelligenza del ragazzo. I miei certe cose non me le hanno mai dovute dire eppure certe cose non le ho mai fatte.
troppo comodo anche che un ragazzo possa fare tutto quello che vuole che tanto non può essere punito.
Tra ragazzi dovrebbe esistere la legge del taglione.
Un gruppetto di gente di buon senso dovrebbe andare dal ragazzotto che faceva il bullo col ragazzo down e dovrebbe iniziare a trattarlo allo stesso modo.

Anonimo ha detto...

guarda che nelle dinamiche di gruppo accade esattamente il fenomeno inverso: sono ahimè le negatività a suscitare più spesso emulazione e i pochi contrari sono presto emarginati

sei mai stato in curva allo stadio?
è un laboratorio perfetto..

Anonimo ha detto...

Serturner dice: "avrebbe poco valore una scelta di negazione che nascesse e morisse nella propria individualità e inoltre non rivelerebbe se si tratta di una scelta maturata o in qualche modo subita dal corso degli eventi della propria vita.."

Invece è proprio così: sono single dalla nascita. E allora?

Forse è bene troncarla qui, è un discorso tra sordi.

SOYUZ1968 ha detto...

Io, per esempio, con gli orchiclasta non parlo....

SOYUZ1968 ha detto...

Vlaste si vede che non ha fatto la naja.....a naja non c'è nonnismo se ciascuno si fa i cazzi propri...anzi, ti dirò di più, si conoscono persone che non avresti mai pensato di incontrare e che non avresti mai immaginato ti potessero insegnare qualcosa....

SOYUZ1968 ha detto...

E poi io non ho parlato di servizio civile....ho parlato di affidamento ai servizi sociali, oltre al necessario collegio di correzione che un tempo era una delle poche sane istituzioni italiane.....eppoi, se il collegio di correzione è di tipo maoista è ancor meglio.....

Anonimo ha detto...

bolso 67 hai scirtto:
"Invece è proprio così: sono single dalla nascita. E allora?"

azz' che permaloso!
hai ragione è meglio finirla: è un dialogo tra un sordo e un permaloso