25 febbraio 2007

Espugnato Murrayfield


La maestra dalla penna rossa ha ragione. Giusto celebrare la bella vittoria dell'Italia del rugby che da ieri, con la prima vittoria in trasferta, è ancor più dignitosamente dentro al 6 Nazioni, alla sua storia, alle sue tradizioni.

La vittoria sulla mitica Scozia costellata da quattro buone mete e da tanta rocciosa difesa, è stata peraltro convincente e orgogliosa. Il Murrayfield si è inchinato come si conviene per uno sport duro ma onesto come il rugby. Bene, bravi, bis. Da notare che nell'altro match L'Irlanda ha piallato gli Inglesi con un risultato netto. Il discorso per la vittoria finale si fa sempre più interessante. Inghilterra, Francia o Irlanda? Noi accontentiamoci di aver evitato il cucchiaio di legno.
Alla prossima

7 commenti:

Anonimo ha detto...

sono contento d'avertelo suggerito, queste sono vere soddisfazioni!! altro che politica e calcio. Buona domenica senza auto!!

Anonimo ha detto...

Il Professore si scopre rugbista
"Sono pronto al gioco duro"
Ma vieni! Ma vai!

Anonimo ha detto...

Il 6 nazioni è l'unico evento sportivo che seguo, anche se ieri mi sono perso tutte le partite.

Io non tifo per nessuno: mi piace vedere il bel gioco, sia tattico che spettacolare; per questo che attendo lo scontro francia - inghilterra.

L'italia ha fatto un passo avanti, ma i tifosi potranno giubilare veramente solo quando gli azzurri espugneranno twickenham o non prenderanno più 50 punti dagli all blacks.

E speriamo che i tifosi del rugby rimangano quelli che sono: diversi da quelli del calcio.

Prodi pilone? Ah ah ah....

Anonimo ha detto...

Spero che vinca l'Irlanda, che gioca veramente bene. Peccato per la partita di domenica scorsa con la meta furto di Clerc.
Poi, molto sportivamente, preferisco gli "underdogs" come gallesi, irlandesi e scozzesi piuttosto che i loro colonizzatori inglesi ( la mia è una dialettica molto ... britannica ) e piuttosto che i mangiamerda di Sarkozy ( so che molti di voi li stimano anche come popolo, io più passa il tempo e più li disistimo invece ).
L'Italia cresce, certo che se il campionato italiano entrasse nella Celtic League il movimento ne trarrebbe indubbi benefici.
L'importante poi è che il mondo del rugby e dei suoi tifosi non venga mai contaminato dalla marmaglia nazionalpopolare del calcio italiano.

Il Pianista ha detto...

condivido in linea di massima il commento di rugbysta a parte il commento sui francesi. Del resto quel "molti di voi li stimano" credo non sia esatto. Probabilmente, tra tutti noi del giro del blog, li stimo solo io.

Compagno di pranzi e cene ha detto...

Simpatizzo anche io Irlanda e come rugbysta non vedo clamorosa simpatia per i cuginetti d'oltralpe.
Adoro parigi ma i francesi non mi fanno ne caldo ne freddo.
Per quanto riguarda la partita...finalmente una soddisfazione.

Anonimo ha detto...

je suis trés honoré, mon cher pianiste!