04 febbraio 2007

Una scomoda verità

Pur prendendo spunto dal film questo post non vuole essere una semplice recensione, per cui non metterò nemmeno il mio voto, ma piuttosto il mio vuol essere un diffondere un grido d’allarme che tocca tutti e che deve da tutti essere sentito.
Il documentario che ha come protagonista Al Gore, sconfitto alle Presidenziali nel 2000 in modo poco chiaro da Bush, passa tra conferenze, dati, grafici, scene di vita privata, unite dall’intento di mostrare in modo chiaro e documentato quale sarà il nostro destino tra poche decine di anni.
Il Pianeta sta andando verso la distruzione, causa l’innalzamento della temperatura, e i responsabili siamo noi, solo noi. I dati e i segnali parlano chiaro. Grosso modo dalla seconda metà del secolo scorso la popolazione mondiale è quasi triplicata, e la conseguente massiccia emissione di anidride carbonica ha reso più spessa l'atmosfera, che in tal modo trattiene i raggi solari e continua a surriscaldarsi in un circolo vizioso senza fine. Questo è l'effetto serra.
A evidenziare questo fenomeno sono due aree cosiddette sentinella, i due poli le cui calotte di ghiaccio che negli ultimi 40 anni hanno perso il 40% dello spessore. Le immagini del pianeta in cui vengono mostrati gli effetti che l'aumento della temperatura del globo sta producendo sono a dir poco impressionanti: il prosciugamento del lago Ciad in Africa, il progressivo inarrestabile scioglimento dei ghiacciai in Antartide o sulle Alpi, la scomparsa di numerose specie animali, il moltiplicarsi di tempeste, tifoni e cicloni, anche in zone dove non si erano mai visti. E ancora più allarmanti sono i grafici e le tabelle che vengono mostrate da Al Gore nel documentario, oltre alle simulazioni che dimostrano come intere aree del Pianeta e centinaia di km di coste, non certo solo Venezia o i Paesi Bassi, sono destinate ad essere inghiottite dal mare e non esistere più, causando milioni e milioni di profughi con tutto quello che ne conseguirà.

Le cause fondamentalmente sono tre concentrate negli ultimi 50 anni.
Su questo pianeta siamo in troppi, la tecnologia è aumentata troppo velocemente, il problema non è ancora entrato nelle teste della gente anche a causa della mancanza di effetti dirompenti immediati. I primi due punti sono di difficile risoluzione ma sul terzo dobbiamo puntare per cercare di invertire la rotta prima che sia troppo tardi. Questo documentario nel suo piccolo va in questa direzione. Anche ognuno di noi, assumendo buone abitudini di risparmio energetico e a basso impatto ambientale, può andare nella giusta direzione. Possiamo anche spargere la voce, parlarne, urlarlo in modo che lo sentano anche i sordi. Saranno poi questi "potenti" sordi a dover fare il passo decisivo.

Una piccola considerazione polemica alla fine. Io stimo molto Al Gore e penso che se avesse vinto a suo tempo ci saremmo risparmiati molte chiare schifezze, magari in cambio di altre un po' più sbiadite, e apprezzo molto il suo vero impegno ambientalista che nasce da quando era studente ed è sincero.

Però...tra il 1992 e il 2000 il buon Al è stato vice presidente degli Stati Uniti, mica pizza e fichi, ma non è che la situazione sia migliorata. Che il vice presidente degli Stati Uniti in tema ambientale possa fare poco? Scusa Al mi è scappata…

Alla prossima

12 commenti:

SOYUZ1968 ha detto...

Beh...Al Gore ha una certa cultura per parlare di queste cose.

Ma ha senso parlare di sviluppo ecologico sostenibile fine a se stesso, escludendo dalla discussione il sistema economico globalizzato, che già tante contraddizioni porta con sè oltre alla parzialità ecologica?

Non credo che Al Gore, comunque esponente di poteri forti anche se diversi da quelli di G.W. Bush, sia interessato a una discussione seria di più ampio respiro.

Anche in questo caso vale sempre la stessa equivalenza:

Bush:Gore=Nixon:Kennedy

Non è proprio una prospettiva di cambiamento.....

Anonimo ha detto...

Considerazioni a cervello disconnesso (non che quando sia connesso cambi qualcosa.....)

1. Il documentario lo devo ancora vedere, ma già immagino di cosa parlerà; ed io, da un pezzo, sono fatalmente rassegnato alla catastrofe: beh, forse avrò il privilegio di assistere al tracollo dell'umanità.....

2. Mi fa piacere di non essere il solo a dire che al mondo siamo in troppi. Io la (inutile) battaglia contro l'incremento demografico la combatto non riproducendomi (cosa che non mi riesce affatto difficile, altrimenti non sarei bolso).

3. Gore non è quello che aveva detto che bush era il suo commander in chief?
E sua moglie non è quella che negli anni '80 combattè la crociata contro i gruppi glam metal americani (indubbiamente delle teste di cazzo, oltre che dei pessimi musicisti)?
Chissà perchè ce l'aveva in particolare coi Twisted Sister, il cui cantante mi risulta ora "vicino" al governor della california.....

4. Vabbè, attenderò con pazienza se finirà prima il mondo o il bolso. Che poi, per me, è la stessa cosa.

Anonimo ha detto...

Uh Bolso67 sulle stesse posizioni del Re Sole?...Dopo di me il diluvio?

Compagno di pranzi e cene ha detto...

Io credo che ormai si sia passato il punto di non ritorno. Abbiamo tirato troppo la corda e ormai si è spezzata. Il mondo è a puttane da tanti punti di vista.
Non credo bolso che avrai la fortuna di vedere la fine dell'umanità, ma sicuramente la cosa è più vicina di quanto si possa immaginare
Per rugbysta: Pianista a cambiato modello e impostazione del blog come consigliato da blogger stessa. Procedi pure confermando quando fai il commento, non si paga nulla e non ci sono fregature.

vlaste ha detto...

CDM è il solito catastrofista :)

Anonimo ha detto...

Secondo me, per certa gente, è necessaria una robusta dose di alfabetizzazione all'uso di Internet...soprattutto per quelli che si scambiano virus per posta elettronica e poi dicono di prenderli su un blog di Google, che è più sicuro di Fort Knox.......

Anonimo ha detto...

Ho parlato di tracollo, non proprio di fine; con un bel diluvio di m.....

E se dopo il tracollo tutto ripartisse dalla valle del Nilo? Allora vorrei esserci come novello Ramesse II, il re sole d'Egitto.

Ma temo che tutto ripartirà dall'uomo di Neanderthal ed anche i bolsi, in quella specie, potranno trovare una donna.

Io, col kulo che ho, troverei l'E.G. di Neanderthal.....

Il Pianista ha detto...

l'e.g. di neanderthal?
Che schifo!!!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

M'era venuto il dubbio, ma dati i vaghi ricordi di storia moderna, ho preferito verificare via google: "dopo di me, il diluvio" non lo disse il re sole, ma il suo successore e pronipote luigi XV.

SOYUZ1968 ha detto...

Uh Bolso...hai ragione...ma tutti ricordano il Re Sole, quello della famosa pasticca, e dimenticano che tra lui e il decapitato c'era il Luigi Decimoquinto....

Johnny ha detto...

Siamo al solito punto,chi ha il potere per prendere decisioni importanti se ne sbatte e quei pochi che fanno le cose giuste e con la testa finiscono per prenderlo in quel posto

Anonimo ha detto...

Sapete cosa vi dico ? Non c'è soluzione, è inutile perdere tempo a parlare di questi argomenti, anche perchè tutte le misure antinquinamento, specie in Italia, servono solo ipocritamente per fare cassa o favorire qualche potere forte ( vedi industrie automobilistiche cercando di costringere tutti a buttare nel cesso i propri soldi per comprare una auto nuova ).
Il punto di non ritorno è stato superato da tempo, e le contraddizioni di questo turbocapitalismo alla fine hanno condannato non solo lui stesso, ma anche il pianeta.
Sbaglio o già qualcuno parlava delle contraddizioni generate dal capitalismo come distruttrici del capitalismo stesso ?