
Il Milan ci è riuscito. Anche in questa bislacca e deludente stagione, il bel traguardo delle semifinali di Champions league è stato centrato. Ad essere sincero non ci speravo, troppe le delusioni, ben motivate in questa annata cominciata male, proseguita malissimo, sulle cui cause non voglio nemmeno tornare tanto sapete già come la penso. La mia polemica contro la società Milan prosegue e questa vittoria non la sposta di molto.
Basta capire di calcio, seguire costantemente la squadra ed essere intellettualmente onesti per sapere che ieri è stata una grande partita ma è forse la prima dell'anno e il fatto che quando la partita è decisiva, due volte a stagione, gente come Seedorf si sveglia improvvisamente non fa altro che aumentare il rammarico nel vederlo camminare svogliatamente nel 99% dei casi e stizzirsi per i puntuali fischi
Se il Milan vorrà tornere a vincere e anche a far divertire, dovrà cambiare allenatore, cambiare progetto, cambiare gioco, ringiovanire e rafforzare la rosa, e cambiare la mentalità da "grande famiglia autoreferenziale" che ci portiamo dietro da sempre.
Certo direte voi, siete ancora in lotta per il titolo di campione d'Europa, che è quello che nel calcio conta veramente, titolo che altri hanno dovuto salutare da tempo immemore - inter - , o in malo modo - roma.
Avrete anche ragione , ma il mio modo di essere tifoso è di essere ipercritico per cercare miglioramenti e nuovo entusiasmo. Le vittorie di tappa contano poco, soprattutto se si è abituati bene, molto bene rispetto all'alrta Milano che crede di essere invincibile ma non alzano la coppa dai tempi delle guerre Puniche.
In fondo la vittoria di ieri è stata un po' come buttare le sporco sotto il tappeto. Ci costringera ad ascoltare le solite ridicole tiritere Gallianesche e ci costringera ad assistere a rinnovi dei contratti a pioggia, dallo zio di Cafu, al nonno di Augias, verrà richiamato Marco Simone o un suo figlio adottivo, per galanteria, e per il dopo Dida - nel 2020 - è pronto il nipote di Ottorino Piotti.
Non parliamo poi di Carletto che tra un cioccolatino e l'altro, verrà confermato fino a che l'effetto serrà non lo prosciugherà. Date le dimensioni diciamo nel 2050-2060.
Ahi,ahi e ora sotto con i Diavoli rossi certi di non prenderne sette, ma quesi certi che ci sarà ben poco da fare, anche se giocando la prima in terra Inglese le speranze aumentano.
Alla prossima
2 commenti:
Avevo poca, anzi pochissima per non dire nessuna fiducia nel passaggio del turno contro i crucchi.
I mille problemi della squadra ci sono ancora eccome, ma in europa serve una sorta di dna da grande sfida che, anche con alcune figuracce nella storia, il milan ha cmq dimostrato di avere spesso. Il fatto che cmq negli ultimi 5 anni abbiamo fatto due finali e due semifinali qualcosa credo voglia dire
Probabilmente siamo al capolinea, contro una squadra troppo più forte quest anno di noi. Il fatto di giocare il ritorno in casa ci da' qualche speranza in più, ma poca cosa.
Bello però esserci e poterci ancora credere!
visti gli ultimi sviluppi su calciopoli?
La procura parla chiaro non sono chiacchere giornalistiche. Non voglio tornare su cose di un anno fa, comunque mi da fastidio dover sentire tutti i giorni (o leggere sui giornali inglesi) che il Milan in Champions non avrebbe dovuto esserci e che gli è andata bene a non essere in B.
Ora forse le cose sono più chiare...
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