Italia batte Inghilterra per ko tecnico

Una delle poche leggi che ho apprezzato partorite dal precedente governo è la famosa legge "antifumo" che ha sancito il divieto di fumo in tutti i locali pubblici del Belpaese.

Questa è stata veramente una bellissima battaglia di civiltà e c'è da essere grati a chi è riuscito a portarla fino in fondo e a chi riesce a farla rispettare nel tempo.

Francamente temevo le solite retromarce all'Italiana o quantomento temevo che in molti locali ci sarebbero stati prepotenti e furbi che se ne sarebbero strafregati e che nessuno sarebbe riuscito, come spesso accade in Italia, a far rispettare leggi e regolamenti, anche quando unanimemente riconosciuti come validi.

Non è andata così.

A distanza di anni ormai possiamo affermare che questa buona battaglia di civismo è stata vinta e che evidentemente apprezzata dalla maggiornaza degli italiani il divieto di fumare viene rispettato ovunque, almeno a Milano e nelle città o paesi da me frequentate.

In questo siamo stati tra i precursori e forse ci siamo dimostrati più sensibili rispetto ad altri paesi Europei che però ora tendono a seguirci.

Anche in Inghilterra, anche nel civilissimo cemtro di Londra, dove però non è così semplice farsi ascoltare a riguardo.

Per informazioni suonare a James Oyebola, ex campione Britannico dei pesi massimi, che un paio di giorni addietro ha osato chiedere abbastanza civilmente a tre individui di spegnere le sigarette cercando di far rispettare le nuove regole sul divieto di fumo nei locali.

Risultato. Tre proiettili in corpo.

Che dire, lo so una rondine non fa Primavera ed episodi del genere sono talmente incredibili da esulare a qualsiasi generalizzazione , ma leggendo di questo episodio mi sono sollevato pensando a come, per una volta, in Italia siamo riusciti a promuovere qualcosa di positivo e a farlo rispettare senza se e senza ma.

Peccato sia un caso troppo isolato.

Alla prossima