25 ottobre 2007

Di Dietro


Dopo parecchie situazioni in cui mi sono trovato in sintonia con Antonio Di Pietro e magari in disaccordo con altri esponenti del Governo, oggi sono costretto ad una marcia indietro. Oggi Di Pietro non mi è piaciuto, nel merito del problema "ponte sullo stretto".

Io sono da sempre contrario al ponte, inutile e costoso, e mi sono scandalizzato in passato scoprendo dai giornali l'abnorme penale per il mancato realizzo che il governo Berlusconi ha lasciato sulla testa degli Italiani, firmando il contratto d'appalto. Come mai una penale così alta, mi domandavo da ignorante.

Tutti voi potete grattare con facilità scoprendo chi c'è dietro all'azienda che ha vinto la gara e quindi fornire una risposta alla mia domanda.


Ma veniamo a noi. L'Unione ha da sempre sostenuto, inserendolo nel programma, che una volta al governo avrebbe bloccato la costruzione del ponte e mi sembra che in questi giorni ci stia provando.

L'opposizione di destra coadiuvata da le solite voci dei nostrani media che cercano di convincere gli italiani che lo stop sarebbe sciagurato. Già perchè sembra ridicolo pagare vari milioni per non fare nulla. Peccato che gli stessi media si dimentichino di raccontare a tutti i come e i perchè di questi soldi che si è costretti a spendere per nulla.

Ognuno può avere la sua idea sul progetto e su cosa sia più conveniente fare - io non ho dubbi - ma il buon Di Pietro che il programma ha firmato, questa spallata se la poteva risparmiare, anche perchè mi sembra una forzatura che esce sai soliti canoni del suo corretto ragionare dalla parte del cittadino. Non è del ponte che l'italia ha bisogno, ma di ferrovie potenziate e ammodernate.
Senza contare che quei Messinesi e Calabresi che conosco, per quanto possa valere come campione, il ponte nemmeno lo vogliono considerandolo costoso e scomodo, arrivando se non sbaglio parecchio fuori il centro abitato.

Mastella, Di Pietro...e poi mi si dice che il governo è ostaggio della sinistra radicale.

Alla prossima



6 commenti:

vlaste ha detto...

bah... quello che è sicuro è che rimarremo sicuramente arretrati rispetto agli altri paesi... io ho sentito anche di siciliani e calabresi che il ponte lo auspicano, dal momento che la situazione traghetti al momento è a dir poco penosa... certo ci sono anche da sistemare le ferrovie, che vanno più lente di 20anni fa... cazzarola siam messi proprio male!

Compagno di pranzi e cene ha detto...

Ho l'impressione che Di Pietro stia cavalcando il cavallo del ponte sullo stretto non tanto perchè lo vuole davvero, ma perchè è deciso a cantare il requiem a questo governo.
Da un lato non sono d'accordo, ma dall'altro penso...forse non è meglio farla finita. Il governo è agonizzante, forse sarebbe un caso di eutanasia...

Anonimo ha detto...

Penso che Di Pietro abbia fatto un ragionamento diverso, almeno per quello che ho letto sul suo blog...

Lui vorrebbe che i soldi già stanziati per il ponte venissero spesi per metropolitane, ferrovie e autostrade in Sicilia e Calabria.

Questo verrebbe fatto dalle stesse società che si erano aggiudicate l'appalto del ponte, in poche parole cambierebbe quello da costruire, ma rimarrebbero i soldi e i costruttori, così non ci sarebbero penali da pagare.

Messa così mi sembrerebbe una buona idea, non vi pare?

Johnny ha detto...

Anche io l'ho capita come dice teo, vorrebbe incorporare la compagnia del ponte con l'ANAS in modo da non dover pagare le penali e i soldi stanziati per la cazzata del ponte usarli per altre cose ben più importanti

Anonimo ha detto...

Ho sempre ammirato tonino, ma ultimamente mi sta un po' deludendo: teo può anche aver ragione, ma dove sta la concertazione all'interno della maggioranza di governo?

E poi di di pietro non mi piace quel suo difendere a prescindere i magistrati: possibile che un togato non possa mai sbagliare?

Mi sembra tifo da curva da stadio, con tutto il rispetto e l'ammirazione per de magistris e forleo.

Il Pianista ha detto...

Già. La penso esattamente come bolso e non perchè abbia "osato" mettere in difficoltà il governo, che tanto è cosa quasi giornaliera.
E' proprio su questa questione che non lo capisco.
I passi che hanno portato a questa decisione sono completamente fuori misura.

Per un tecnicismo tutto da verificare è andato contro a quelli che in teoria erano i suoi intendimenti. Non vorrei gli piacesse troppo stare sotto i riflettori.