
Il terribile incidente di ieri rappresenta la tragicità della punta di un iceberg, la sintesi massima di cosa rappresenti oggi il problema automobili a Milano.
Pensate ad un Suv guidato dal un uomo d'affari, Svizzero, leggo anche procuratore di calciatori, che sta dove non deve essere, invade una corsia preferenziale dedicata ai mezzi pubblici e provoca...giusto un morto e qualche decina di feriti.
Mi auguro che l'inchiesta non certifichi che l'incidente è stato provocato da un tentativo di sorpasso azzardato - sapete questi uomini d'affari non possono mica aspettare, loro lavorano nella Milano da bere - o chissà da una disattenzione dovuta a qualche telefonino usato con disinvoltura. Se così fosse ogni pezzo del protopuzzle si incastrerebbe.
Questa è una risposta a chi limita alle polveri sottili il problema traffico. Sostengo da anni che la questione è ben più ampia e va affrontata con durezza.
Ma il tipino per passare davanti al tribunale avrà pagato l'ecopass?
alla prossimass
7 commenti:
Mia mamma mi racconta sempre che quando era piccola, negli anni '50, in un paesino della bassa modenese dove non c'erano le strade asfaltate e di raro passava un camion, la raccomandazione tipica che le faceva mia nonna era: "Sta tènti dann'andar sota 'na bicicleta!" (non credo che serva la traduzione).
Tempi e luoghi molto diversi.....
Pianista informati meglio. Il SUV non paga l'ecopass perchè è un benzina euro 4 di ultimissima generazione, esattamente come la mia utilitaria proletaria ispano-tedesca: questo dimostra l'assoluta ingiustizia di classe che si cela dietro l'ecopass.
I padroni e gli spandimerda ingiustamente arricchiti con lavori inutili alla Società, tipo fare il procuratore di Shevchenko, sono prepotenti con tutti anche sulla strada: poichè sono ingiustamente privilegiati nella vita, si arrogano il diritto di appropiarsi indebitamente anche delle corsie preferenziali, perchè per loro tutto è possibile grazie al potere del denaro.....tanto delle multe se ne sbattono, 60 € di multa è quello che spendono per un aperitivo, mentre il primo pirla che posteggia sulle famigerate strisce gialle la propria utilitaria deve sborsare lo stipendio di almeno una giornata di sudato lavoro.
Strisce gialle, strisce blu ed ecopass del cazzo sono solo strumenti di appartheid classista.
Inoltre, la corsia preferenziale imbecille in Viale Abruzzi tra Piazzale Loreto e Via Gran Sasso è inutile e di intralcio per la circolazione: se non ci si immette dentro con anticipo difficilmente si riesce a svoltare a sinistra per Via Gran Sasso.
Al contrario, la corsia preferenziale di Corso di Porta Vittoria ha un senso e solo uno stronzo la può invadere per fare il macho della viabilità urbana.
Per la razza padrona al volante non ci vogliono le leggi del codice della strada ma la legge coranica.
La soluzione immediata giusta sarebbe quella di abolire l'ecopass così come è concepito oggi e introdurre una salata tassa d'accesso per le automobili superiori ai 2000 cc di cilindrata diesel e ai 1800 cc benzina, senza la discriminazione classista per la classificazione "Euro" di impatto ambientale: chi pagherebbe sarebbero le aziende, quelle del terziario inutile, e le oligarchie econonomico-padronali.
No alla criminalizzazione contestuale degli automobilisti con macchine normali, che non intralciano la circolazione come i vecchietti rincoglioniti alla guida con la coppoletta e che non si esaltano con manovre ardite e furbette.
No alle multe vigliacche per divieto di sosta e parcheggio libero in tutta Milano!
Soyuz, se invece di intimarmi ad una migliore informazione, leggessi il post per il suo significato, capiresti che bene o male critico come te la misura milanese, che trovo tutto sommato inutile per risolvere il vero problema che è il numero eccessivo di auto in città (più che le polveri sottili o altro). Ho sottolineato la questione SUV, uomo d'affari ecc proprio per evidenziare con poche parole un prototipo di ominide che ben si ambienta in questa città.
E' altresi vero che poi noi ci dividiamo sulle soluzioni e sulle giustificazioni ad un traffico e ad una vivibilità in generale che ormai è oltre i limiti di guardia,anche per colpa di un sostanziale isolazionismo culturale dei milanesi.
Io sarei per il massimo rigore ovviamente in sinergia con miglioramenti sostanziali dell'offerta pubblica.
Chiaro poi che sono preferibili soluzioni drastiche ma che non vadano ad intaccare solo le tasche delle persone normali, che magari usano l'auto solo quando è necessaria e non ne possono fare a meno(costrette a onerosi cambi di auto nel nome dell euro40000), e che risultano regali alle aziende automobilistiche.
Colpiamo i Suv con una super tassa in stile Ken il rosso.
A londra si può, perchè in questa città cazzuta no?
Io metterei l'ecopass ai confini di milano (dalle 8.30 alle 19) e linee gialle e blu (dalle 8.30 alle 19) in tutta la città.
Chi deve uscire da milano in macchina per andare a lavorare lo fa prima, chi deve entrare lo può far prima gratis. Chi va in giro cazzeggiando paga. Alla sera quando tanto traffico nonc'è libera circolazione e liberi parcheggi.
Sul Suv metterei una maxi tassa, sono macchine per sboroni e gli sboroni meritano di pagare.
L'incidente è dovuto alla spocchia di chi guida le macchine di lusso e al fatto che le multe e le condanne sono troppo leggere.
Passare in corso 22 marzo nella corsia preferenziale quanto sarà di multa? Sicuramente troppo poco per la spocchia di certya gente. Mettendo 1000 euro di multa alla prima trasgressione vedete che ognuno si piazza nella sua fila zitto zitto.
Ecco...e poi si parla tanto male degli extracomunitari romeni, magari abboccando innocentemente agli strombazzamenti populisti dei media puzzoni e tendenziosi.....parliamo un po' male degli extracomunitari svizzeri....
E' sempre facile accanirsi con i poveri.....i ricchi, extracomunitari o no, hanno sempre le loro franchigie...
ORA BASTA.
Si vietino i Suv.
A dire vero, per diminuirne radicalmente il numero, sarebbe sufficiente vietarne il leasing e vietarne l'intestazione ad aziende.
Per ciò che riguarda chi ha causato questo incidente, peccato che non sia crepato lui.
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