15 marzo 2008

Aldo Moro


Roma, 16 Marzo 1978. Via Fani. Trent'anni, un periodo oscuro e ancora tanti misteri. Stiamo ancora scavando in quei 55 giorni, forse per scavare dentro a noi stessi.

Sedute spiritiche, via Gradoli, falsi comunicati, il lago della Duchessa, ricostruzioni contradditorie del rapimento, incredibili errori e depistaggi.

La sensazione che dovesse finire così. Forse non tutti fecero tutto il possibile. Ferite difficili da rimarginare per una Rebubblica sana e matura. Scoprire a chi faceva comodo una soluzione del genere, a pochi giorni dall'appoggio comunista al governo Italico, risulta oggi esercizio interessante ma inutile.

Le BR agirono completamente da sole? Stati Uniti, servizi segreti, il vaticano, L'Unione Sovietica hanno avuto un ruolo? Tutto può essere ma forse è la semplicità da ricercare come risposta giusta. Rimane la ferita.


Alla prossiima

6 commenti:

SOYUZ1968 ha detto...

Uno dei meno porci della DC insieme a Piccoli, ma quello che gli è accaduto se l'è cercato.....

Immaginiamo un attimo se il PCI e il PSI, i laici progressisti, la sinistra del PDUP-DP e i radicali si fossero messi insieme avrebbero costretto la DC o all'opposizione o ad un'alleanza con l'MSI, obbligandoli a palesare la loro fetida essenza che li circondava da 35 anni.

Ci saremmo evitati tante ipocrisie e arretratezze che ancora oggi ci affliggono...

Sulle dietrologie, l'unica vera è quella che Kissinger detestava Moro, ma non credo che lo detestasse più di quanto avesse detestato Allende....dire che dietro a Moro ci fosse il medesimo complotto ordito alle spalle di Allende, oltre a far apparire riduttiva la tragedia cilena, mi pare una cazzata pazzesca opera di un certo giornalista rincoglionito che ogni tanto si vede in TV.

Il Pianista ha detto...

soyuz passso oltre la della tua solita provocazione da mascellone post matricola, che oggi vede per bersaglio augias.

Premetto tanto per chiarire i dubbi, che non credo a chissà quale complotto ma al massimo a qualche disinteressato aiutino con teste voltate dall'altra parte e che il mio post vuole essere più un ricordo di un giorno che, comunque la si voglia vedere, ha inciso sulle sorti future del nostro paese.

Però ti chiedo, trent'anni di domande senza risposta comprovate da fatti che convolgono mezzo mondo, sono sempre e solo dietrologie giornalistiche?
Leggiti il libro "la tela del ragno" (che non è scritto da un giornalista rincoglionito) e forse cambierai idea.

La cosa divertente di chi è contro sempre e comunque a qualsiasi teoria, non dico complottistica, ma che per lo meno si pone delle domande, è che poi è costretta a dare per buone favolette come le sedute spiritiche e con annessi fantasmi che gridano..."gradoliiiii uhhhh" ad uno spaventato giovane mortadellino.

Anonimo ha detto...

Credere nel'unità della sx e delle forze laico/progressiste è come credere nel dio giudaico-cristiano, negli dei di Khemet o dell'olimpo, negli oroscopi e in wanna marchi.....

SOYUZ1968 ha detto...

Sarà stato un caso, ma la seduta spiritica in cui uscì il nome Gràdoli è suggestiva....hanno ciccato individuando il nome di un paese, dopotutto in Via Gradoli c'era un covo abbandonato delle BR.

SOYUZ1968 ha detto...

Mmmmhhh ho così poco tempo, e voglia, per leggere...se dovessi comprare un libro, e in casa non mi entra più nulla, comprerei quello di Mario Capanna "Il Sessantotto al Futuro", editore Garzanti....ben altro spessore di certi libri scritti da ex-deputati del PCI che tubavano con la DC.....

Anonimo ha detto...

Sto guardando tg2 dossier: non è che torturando andreotti e kossiga da una parte, ed i brigatisti in semilibertà dall'altra, si potrebbe conoscere la verità?

Oh kazzo, parlo di tortura: se continuo seguire le vicende politiche italiote, diventerò come gli aguzzini di bush a guantanamo!