
Milano ha vinto. L'Expo 2015 si svolgerà all'ombra della madonnina.
Ora per noi cosa cambia? Vedremo, però azzardo qualche previsione.
Sicuramente Milano diventerà una città con un ambiente Alpino e con un aria talmente pulita che richiederemo al comune delle bombole portatili di smog per ricordarci dei bei vecchi tempi.
Sicuramente a Milano le case torneranno a costare poco, ma così poco che un lavoratore potrà permettersi un trilocale terrazzato dopo pochi mesi di stipendio. Senza debiti con le banche.
Sicuramente Milano diventerà così sicura, bella e amichevole che la gente tutta tornerà a viverla per le strade come fosse un paesotto di campagna.
Sicuramente i mezzi pubblici funzioneranno talmente bene e il verde traboccherà rigoglioso convincendo i Milanesi a rottamare tutte le auto e a girare solo a piedi nudi.
Sicuramente l'offerta culturale sarà così ampia e accessibile a tutti che la statua di Leonardo in piazza della Scala inizierà incessantemente a piangere per la gioia come fosse San Gennaro.
Sicuramente per quella data la finirò di sparare cazzate.
Buon Expo a tutti, Ah ci eravamo già riusciti nel 1906.....ma io non avevo ancora aperto un blog
alla prossima
8 commenti:
Sicuramente sotto casa tua faranno altre 27 linee tramviarie
Sicuramente sotto casa mia si moltiplicheranno i rom che andranno a lavorare in nero presso i cantieri dell'expo
Sotto casa mia non cambierà nulla, perchè non vivo a milano.
Meglio così.....
Credo di aver capito chi è l'anonimo.....ogni tanto "zufola" qua e là anche se lo si vede raramente.....
Facile vittoria su una Turchia che non dà sufficienti garanzie di democratizzazione e di stabilità socio-politica....
Milano può vincere solo con i paesi in via di sviluppo, senza che possa reggere il confronto con città come Barcellona, Parigi, Madrid, Oslo....
In ogni caso sono felice per la vittoria. Sia perchè ai turchi fino a che non ammettono il genocidio armeno non bisogna far organizzare nemmeno le gare di briscola, sia perchè è una importante prova per Milano.
"...Ora invece qui nella città
I motori delle macchine
Già ci cantano
La marcia funebre.
E le fabbriche
Ci profumano anche l'a-aria
Colorando ci il cielo di nero
Che odora di mor-orte.
Ma il Comune dice che però
La città è moderna
Non ci devi far ca-aso
Se il cemento ti chiude
Anche il naso
La nevrosi è di mo-oda
Chi non l'ha ripudiato sarà .
Ahi, ah non respiro più
Mi sen-ento
Che soffoco Un po'
Sento il fiato Che va giù
Va giù e non viene su
Vedo solo che qualco-osa
Sta nascendo
Forse è un albero
Sì, è un albero di trenta piani.
Sì, è un albero di trenta piani"
Per chi non la riconoscesse è "L'albero di 30 piani" di Adriano Celentano del 1972; sarà un pazzo ma quasi 40 anni fa aveva già previsto lo stile di vita a Milano... e con l'expo sarà anche peggio
Milano al centro dell’informazione tv. Proprio dopo la vittoria dell’Expo, l’ex tangentopoli spera di riacquistare il suo (preteso) ruolo di capitale morale. Ma fa da ostacolo la cronaca di una amministrazione, quella affidata alla gelida signora Moratti, che nel campo della politica sociale e culturale è sotto accusa. Il cardinale Tettamanzi critica la città più ricca d’Italia per non aver rispettato i diritti umani nei confronti dei più poveri. E le immagini viste in tv provano senza ombra di dubbio come donne e bambini rom siano stati buttati in strada con le loro povere cose. Così come la miliardaria Moratti ha cercato di buttare fuori dalle scuole i bambini immigrati «illegali», mentre per la nostra Costituzione i bambini sono tutti legali. Intanto, Celentano ha messo in guardia contro l’orgia di cemento che, col pretesto dell’Expo, potrebbe cancellare quel che resta della vecchia Milano, già sfigurata dagli affaristi che se la sono bevuta e pure mangiata. Tra loro un uomo da non votare: Berlusconi, l’amico degli amici distruttori.
da L'Unità 030408
Il signor Tettamanzi potrebbe mettere a disposizione una piccola parte dell'immenso patrimonio immobiliare a disposizione della Chiesa a favore di tutti i senza tetto. E solo dopo criticare il Comune di Milano che per una volta (guarda caso sotto elezioni) ha fatto rispettare la legge.
BENI IMMOBILI
All'incirca il 20-22% del patrimonio immobiliare italiano fa capo alla Chiesa. Un quarto di Roma è intestato a diocesi, congregazioni religiose, enti e società del Vaticano. Solo le proprietà che fanno capo a Propaganda Fide (il «ministero degli Esteri» del Vaticano che coordina l'attività delle missioni nel mondo) ammontano a 8-9 miliardi.
TETTAMANZI VERGOGNATI
COMINCIA A PAGARE L'ICI AL COMUNE DI MILANO
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