02 marzo 2008

No cleare



Il programma del PDL parla chiaro. Torniamo in fretta al nucleare. Certo, del resto le spinte in questa direzione sono molte, troppe. Non solo a destra.


Come se fosse l'unico sistema per renderci meno dipendenti dal petrolio.


Chi se ne frega poi se il nucleare sicuro, come lo chiamano, è solo sulla carta. Chi se ne frega se non c'è la minima idea su come gestrire le scorie nucleari, che possono essere preda del terrorismo o più facilmente, parlando dell'Italia, della criminalità organizzata. Chi se ne frega se ci vogliono dieci anni per attivare una centrale e noi non abbiamo più il personale, vedi ingenieri per esempio, formato ed aggiornato.Per ultimo chi se ne frega se il popolo si à espresso chiaramente contro il nucleare con un referendum. Lo stesso popolo lo si può narcotizzare facilmente ora con specchietti per le allodole.


In fondo tutto va bene, pur di allontanare la "terribile minaccia" dell'eolico o del solare.

Di questo ringraziamo pure un certo tipo di ambientalismo miope.

Vi scrive uno imgenuamente speranzoso che un giorno si possa non essere dipendenti dal petrolio, dalle sue guerre, dai suoi terribili costi.
Dimostratemi che i miei dubbi sono infondati e sono pronto a cambiare idea sul nucleare.
Per adesso svegliamoci con i ventoloni, la Germania insegna, e con i pannelli solari

Alla prossima

5 commenti:

SOYUZ1968 ha detto...

Beh....ma se non si riescono a smaltire i rifiuti urbani come si potrebbero smaltire le scorie radioattive?

Anonimo ha detto...

Il problema è (per me) complesso, molto complesso.

Il mio pensiero sul nucleare ha subito 3 fasi, nelle quali c’è ovviamente una componente emotiva, e non solo scientifica.

Fino all’aprile ’86 (Cernobil) ero assolutamente favorevole, poi ho cominciato a nutrire qualche dubbio – ricordo che nel tema della maturità (luglio ’86) mi domandavo “voglio avere il frigo, lo stereo e la tv, o preferisco non rischiare una leucemia?”.

Mi sono in seguito convertito all’antinuclearismo convinto ed ho votato come la maggioranza al referendum dell’anno seguente.

Da qualche anno però è subentrata la 3°fase: sicuramente eolico e solare devono avere la priorità, ma bastano per garantire il fabbisogno energetico nazionale? Temo, purtroppo, di no.

Ed allora mi sono riproposto la domanda di 22 anni fa, con l’aggravante che ora abbiamo bisogno di molta più energia per le nostre attività; i prezzi di carburanti (il petrolio ha toccato i 102 $ / barile, la scorsa settimana), luce e gas sono in continuo aumento. Inoltre i nostri confinanti hanno centrali nucleari vicino al……confine! E noi compriamo la loro l’elettricità…..

Sono motivi validi per dire sì al nucleare?

Forse si. Ma la mia risposta, che teorizzo peraltro da molto tempo, sarebbe l’“acrescita”, come è stata definita ieri sera da Luca mercalli e Mario Capanna: fermarsi un attimo e decidere se tutto ciò che abbiamo, con consumi energetici annessi, è proprio necessario. Ed abituarci a rinunciare a qualcosa (sarà possibile? Mah....)

Credo però che non potrò cambiare il corso della storia: prima o poi, nonostante le legittime obiezioni del pianista, temo che il nucleare arriverà anche da noi. Sperando, nel qual caso, che si importi tecnologia e tecnici qualificati: non vorrei che le centrali fossero progettate da qualche forrest gump!

Certo, piuttosto che tornare al medioevo preferirei il nucleare. Ma preferirei ancor più poterne fare a meno!

La verità è che, comunque vada, andiamo verso la “Symphony of destruction”, come cantavano i Megadeth 16 anni fa.....

vlaste ha detto...

Nutro anche io i vostri stessi dubbi... una rete energetica pulita sarebbe quanto di meglio per noi e per l'ambiente, ma non so se questa soddisferebbe appieno gli enormi fabbisogni.
Del resto, abbiamo centrali nucleari vicine al nostro paese, per esempio sul confine con la Francia, che in caso di disastro non risparmierebbero di certo il nostro territorio... Mi preoccupano molto di più le scorie di un possibile disastro...

Compagno di pranzi e cene ha detto...

Io se non ci fosse il rischio scorie che in italia finirebbero sicuramente in mano alla mafia, ci potrei anche pensare al nucleare.
Certo ocme dice bolso ci si potrebbe pensare dopo aver pensato a tutti gli altri metodi meno rischiosi. Nel caso non bastasse nemmeno con quelli...

Anonimo ha detto...

Sulla questione aggiungo un paio di dubbi:
1-Perchè USA e Germania da anni non costruiscono più centrali nucleari?
2-Il prezzo dell'uranio rimarrà sempre stabile o farà la fine del petrolio

Ho solo una certezza: Dave Mustaine era una grande!!