
Come sapete, cari amici, non mi sono mai convertito sguaiatamente al Grillismo. Che pure apprezzo e di cui condivido molte tematiche.
Faccio una limpida eccezione nel nome di Robert Kennedy, di cui giustamente il buon Grillo sul suo blog, oltre a decine di altri siti, ha riportato questo lungimirante e attuale discorso, pronunciato proprio 40 anni fa, un bel giorno di fine inverno del 1968.
Alcuni penseranno, puah...i soliti kennedy, io ovviamente divido sempre i contenuti ed i messaggi, a volte positivi a volte meno, che chiunque può portare.
Bob era un Kennedy, certo. Era il Kennedy migliore aggiungo io, i cui messaggi sono ancor oggi incredibilmente attuali, come questo. Proprio per questo non lo hanno lasciato cantare troppo. Nemmeno poco. Non lo hanno fatto cantare affatto. La solita pallottola infame e "casuale". Strano.
Noi, 40 anni dopo siamo ancora a chiederci se è giusto che rete4 passi sul satellite, o a promettere fantomatiche cordate salva Alitalia, tra un plastico di cogne, ed un eliminazione del grande fratello. Scusate la derapata incredibilmete demagogica.
Forza ragazzi, tutto si sistemerà, l'economia tornerà a girare, il pil a crescere e noi.....
Non troveremo mai un fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell'ammassare senza fine beni terreni.
Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell'indice Dow-Jones, nè i successi del paese sulla base del Prodotto Interno Lordo.
Il PIL comprende anche l'inquinamento dell'aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana.
Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari.
Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l'intelligenza del nostro dibattere o l'onestà dei nostri pubblici dipendenti. Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali, né dell'equità nei rapporti fra di noi.
Il PIL non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro paese. Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta.
Può dirci tutto sull'America, ma non se possiamo essere orgogliosi di essere americani.
Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell'indice Dow-Jones, nè i successi del paese sulla base del Prodotto Interno Lordo.
Il PIL comprende anche l'inquinamento dell'aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana.
Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari.
Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l'intelligenza del nostro dibattere o l'onestà dei nostri pubblici dipendenti. Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali, né dell'equità nei rapporti fra di noi.
Il PIL non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro paese. Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta.
Può dirci tutto sull'America, ma non se possiamo essere orgogliosi di essere americani.
(Robert Kennedy - 18/03/1968)
alla prossima
2 commenti:
1. Non posso esimermi da una battuta polemica: "[il pil] Cresce con la produzione di napalm,...".
Il napalm veniva usato in una guerra voluta da suo fratello...
2. Corsi e ricorsi della storia: non stupisce che un discorso di 40 anni fa sia ancora attuale.
Proprio ieri ho ascoltato un mp3, scaricato dal sito laterza.it, contenente una lezione di storia sull'inizio del '900 in italia: tra i vari, viene citato Benedetto Croce che, giovane intellettuale, si scaglia contro i politici, il loro essere attaccati alla poltrona, creando clientele e pensando al proprio tornaconto, senza fare il bene dei cittadini.
100 anni fa.....
Robert Kennedy? Puah....veltronismo senza veltroni!
E lo dico con disprezzo, più di quando dico "menscevismo"...
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