
Questa mattina, prima di perpetuare il mio personalissimo rito elettorale, ho alzato gli occhi al cielo e ho notato un'alternarsi di sole e poi di nuvole che provavano ad oscuralo con indifferenza. Insieme ad essi, tanto vento che tendeva a favorire prima l'uno poi le altre. Che fosse un segnale, ho pensato.
Il segnale di un'incertezza, di una parte del paese che capisce quanto oggi avrebbe potuto essere un giorno decisivo nella nostra storia.
Avrebbe potuto, ma non lo sarà.
Un'altra parte del paese, probabilmente preponderante, non è ancora pronta a debellare definitivamente una malattia gravissima, che in altre democrazie più mature, sarebbe durata meno di un raffreddore. Questa è l'italia.
Sono però convinto che sarà l'ultima volta. I sintomi saranno talmente dirompenti, che soffriremo molto per qualche anno, ma poi guariremo definitivamente. Anche perchè una nuova cura c'è, potrà perfezionarsi e testarsi con gli anni, poi sarà pronta per guarire il paziente malato. Se sopravivverà all'ultimo rigurgito del virus.
Avrei voluto partecipare maggiormente a questa campagna elettorale, in prima persona. Come alcuni immagineranno, negli ultimi mesi ho avuto altri brutti pensieri che mi hanno distratto. Ovviamente e giustamente aggiungo.
Tuttavia in quel poco che ho potuto rendermi utile, ho fatto il possibile. Personalmente e soprattutto in via epistolare, ho avuto modo di scrutare molti sguardi e confrontarmi con varie persone.
Persone che ci credono, si impegnano, tanti giovani per cui non tutto è uguale e non tutto fa schifo. Senza rancori per nessuno ma solo con la voglia del "fare" che sempre rispetto merita. E sempre con il sorriso.
In un Paese rancoroso come il nostro il sorriso rappresenta già un passo avanti. Ecco, penso che con queste persone, il nostro paese possa guardare al futuro con un pizzico in più di fiducia.
Il presente, da martedi, sarà probabilmente ancora rappresentato da uno strascico di freddo e maltempo che ottusamente non vuol capire di lasciare il posto alla primavera incombente.
Prima o poi il sole arriverà. Anche qui, in Italia.
Buon voto a tutti e correte alle urne. Non rinunciate a crederci.
Alla prossima
1 commento:
7.57
Esco di casa per andare a votare
8.03
Arrivo al seggio e vedo un piccola coda: non tutte le sezioni, compresa la mia, sono aperte ed i carabinieri non lasciano entrare.
8.05
Salgo le scale e trovo davanti alla mia sezione un mio condomino, sempre più mattiniero di me quando ci sono le elezioni, che smadonna perchè è lì dalle 7.55.
8.06
Un caramba ci dice che può entrare il primo; io sono il secondo ed entro 30 secondi dopo.
8.17
Sono già a casa, consapevole d'aver fatto il mio dovere al meglio, ma convinto che non vedrò "il sol dell'avvenire" in questa vita.....
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