
Barack Obama è stata incoronato a Denver, davanti a 80.000 persone.
Da oggi comincia la sua lunga e complicata strada, la strada del cambiamento.
Guardando le immagini della convention mi chiedevo. Gli USA spesso anticipano quello che accade da noi di qualche anno. Troppe volte in negativo. Qualche volta in positivo.
Chissà che il coraggio che nel 2008 hanno dimostrato i Democratici americani prima o poi arrivi anche ai nostri. Almeno una goccia...
alla prossima
4 commenti:
Dove sta il coraggio? Nel candidare un personaggio che non ha esperienza politica di alto livello? Oppure che si è già dimenticato delle sue origini africane, anzi che quasi disconosce fratellastri che non hanno avuto la fortuna di nascere in America e sono rimasti a vivere nel continente nero? Oppure di eleggere una first lady che già fa parlare di sè per favoritismi agli istituti sanitari di cui lei è amministratore delegato a sfavore delle istituzioni dove la gente comune può presentarsi senza necessità di assicurazione sanitaria? Oppure alla selezione di un vicepresidente che negli anni si è schierato contro la contrapposizione di Reagan a Breznev (and company) oppure ha decretato che l'invasione di Saddam al Kuwait era un piccolo fuoco di paglia che non necessitava di alcun intervento militare, e quindi la deposizione dello stesso Saddam (nel 1991) sarebbe stata una mossa inutile? Se questo è ciò che ci prospettano gli americani in un futuro prossimo, poveri noi.
Ma non crediate che con McCain si potrebbe avere una migliore scelta, anzi forse è pure peggio!!
Resto della mia personalissima idea che la scelta veramente coraggiosa sarebbe stata Hillary, ma una donna alla Casa Bianca solo nei film!
Temo che comunque vincerà quell'orribile vecchio nazistoide di McCain.
Caro Barolo, quasi quasi mi stavi convincendo e poi all'ultimo mi proponi come cambiamento....Hillary!
Credo che la motivazione data da rugbysta già sia abbastanza per sperare in Obama, ad ogni modo credo che Barack oltre che rappresentare quello che da sempre è il partito delle idee ed il partito più vicino ai diritti civili e a certi valori a me cari, di cui i repubblicani si fottono altamente, potra dare un minimo cambiamento in politica estera, perlomeno se rapportato alla politica di bush o agli intendimenti da guerra permanente di MCCain che sono molto simili alla logica USA degli ultimi anni.
Inoltre credo che Obama sarà maggiormente in grado di stabilire una corsia di dialogo con l'Europa. Dialogo di cui abbiamo bisogno e che è completamente mancato negli ultimi anni.
Questo toccando la ragione.
Toccando poi il cuore ti dico che Obama mi piace. Punto. Rappresenta quella possibilità di sognare un cambiamento che magari sarà alla fine minimo ma che altri non lasciano minimamente trasparire.
Difetti? Inciuci? Ovvio, ma non siamo mica verginelle. La politica è questo, guardiamo più alle idee che alle questioni di lana caprina.
Inoltre riguardo all'inesperienza...ti risponde il marito della tua preferita...il buon Bill che alla convention ha ricordato che le cose che dicono di Obama le dicevano anche di lui prima che diventasse presidente. Giovane, inesperto, non lo conosceva nessuno. In fondo Bill Clinton non è stato poi così malaccio...
Bill Clinton ha appoggiato Obama? A me sembra che l'abbia fatto solo per dimostrare una compattezza d'intenti all'interno del partito, che in relatà non esiste. Clinton inesperto? Forse non era un politico particolarmente scafato, ma almeno era governatore dell' Arkansas, (una carica politica che ritengo dia qualche idea dell'amministrazione di uno stato); al contrario l'unica dirigenza di Obama è quella relativa alla direzione del giornale universitario di Harvard... non mi sembra proprio la stessa cosa. Ma se questo basta, speriamo in bene. Comunque ho paura che alla fine McCain strappi la vittoria, e quindi guai a tutti noi
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