05 settembre 2008

L'impronta


Devo ammettere che rende l'idea....


Comunque vi svelo la prossima mossa che "NSFD PD" (la sigla la lascio ad interpretazione libera) utilizzeremo per svegliare la distratta e connivente opinione pubblica e tornare ad essere l'architrave della vita politica e del paese. Mandare un sms al WWF in cui chiederemo lumi sugli effetti negativi della luce sugli oppossum.


Scherzi a parte io rimango favorevole al voto agli immigrati regolari nelle elezioni amministrative. Forse il dibattito poteva essere acceso in un altro tempo ed in un altro modo.


alla prossima

7 commenti:

barolo66 ha detto...

Sono completamente contrario al voto agli immigrati, anche se in regola con i permessi di soggiorno. Gli unici che possono votare, per me restano le persone con cittadinanza italiana, siano essi nati in italia o all'estero. Per fare un esempio per me può votare l'immigrato che sia residente in italia ed abbia la residenza, ma non può votare il Ronaldinho o Mourinho solo perchè lavora da noi.

Anonimo ha detto...

Attenzione barolo, ti sei contraddetto, rileggi bene il tuo intervento.
Io sono favorevole al voto agli immigrati, per il semplice principio del "no taxation without representation".
Però mi rendo conto che non è un argomento prioritario, ora.
Se il PD ( capirò prima o poi anche cosa significa NSFD ) vuole battere un colpo deve ripartire dalle maggiori preoccupazioni degli italiani ben evidenziate dal sondaggio di Repubblica : carovita e lavoro.
Anche se per farlo deve dismettere quel tono elitario che ha assunto, e che ne caratterizza molti militanti ( come ho potuto notare andando ad un paio di incontri ), dei benestanti che guardano con fastidio ai problemi tangibili del comune cittadino.
Forse la lettura dei saggi di Luca Ricolfi ( "perchè la sinistra è antipatica" ) potrebbe molto aiutare.
Propongo anche un post sul prossimo federalismo fiscale, che non è nelle priorità dei cittadini, a giudicare dal sondaggio, e che si tradurrà in una mazzata di nuove tasse da fare paura.

barolo66 ha detto...

Volevo dire "che sia residente ed abbia la cittadinanza" (non la semplice residenza)

Davide ha detto...

Io sono favorevole al voto agli immigrati, in regola e residenti da un po' di anni, ma solo negli enti locali. Mi pare giusto partecipino alla vita della loro comunità locale, che spesso li interessa direttamente.
Sono invece contrario al voto agli italiani all'estero.
Da militante PD (sono membro del direttivo del mio circolo) sono d'accordo sul fatto, rimarcato dal rugbysta, che il leader del mio partito farebbe meglio a correggere il tiro e ad occuparsi di argomenti che in questo momento stanno più a cuore ai cittadini.
Mi pare che si sia smarrito. Preso per il naso dallo psiconano e incapace di una reazione seria, sta facendo sparire il partito dalla scena poltica. Prevedo tempi bui.
Tra l'altro, per essere un poco cinici, io credo sia una proposta autolesionista, perchè i soggetti in questione (ed io ne conosco personalmente un certo numero), spesso provenienti da paesi con scarsa attitudine alla democrazia, finirebbero per votare in massa per lo pisconano, vuoi per il cattivo ricordo dei regimi "socialisti" da cui provengono, vuoi per il fascino mediatico del nostro presidente del consiglio e dei suoi giornali e delle sue TV. O al massimo per Fini e i suoi, che parlano costantemente (attenzione parlano, non praticano!) di ordine e legalità.

Anonimo ha detto...

Sul voto degli italiani all'estero potrei citare la testimonianza di mio padre, che ha vissuto per oltre 30 anni in Brasile.
Era contrarissimo, perchè diceva che erano tutti all'oscuro della realtà italiana, e quindi non potevano votare con la dovuta informazione.
Il voto agli italiani all'estero, poi, è un caso "no representation without taxation", altro criterio che io condivido.
Poi confermo, ha ragione davide, che molti di loro non voterebbero di certo per partiti che privilegiano la dialettica democratica.
p.s. off topics :
Piuttosto invito davide, quando passa per Milano, a contattarci per una birretta, così ci conosciamo di persona

Anonimo ha detto...

Intendevo dire che molti immigrati voterebbbero per partiti senza dialettica democratica.
Piuttosto, divago dall'argomento principale, si accorcino i tempi per la concessione della cittadinanza.

SOYUZ1968 ha detto...

"Da ragione a Maroni" doveva essere scritto "Dà ragione a Maroni".....un errore di ortografia da uno dei più simpatici vignettisti dei quotidiani nel più venduto giornale d'Italia.....