07 novembre 2008

Noi e loro

Come sapete non apprezzo molti aspetti della società Americana e non mi piacerebbe essere un cittadino USA. Considero il loro modello sociale troppo distante da quello mediamente attuato in Europa e che noi Europei sentiamo giustamente nostro. Lo Stato serve, lo Stato garantisce i più deboli, tutti in una società civile devono avere il diritto di curarsi e di mandare i propri figli a scuola senza dover impietosamente fare i conti con il proprio portafoglio ogni giorno. In questo senso spero che nessuno si azzardi mai ad imitarli.

In molti aspetti però bisogna ammettere che sono più avanti di noi, almeno intendendo come noi il microcosmo dell’italietta. Non sto parlando ovviamente di tecnologia o infrastrutture, sto parlando di coraggio e di speranza di capire quando la storia batte i suoi rintocchi.
Il saper cogliere l’attimo che cambia la storia, rischiando magari nell’immediato ma guardando al futuro per provare a spostare la frontiera un po’ più in là..
Sarà anche vero che la crisi economica è stata fondamentale più di tanti bei discorsi e valori e che anche loro si sono svegliati solo quando si sono sentiti le tasche vuote e dopo aver provato in modo un po’ miope altre amministrazioni per anni. Certo, come è certo che una crisi per il cittadino medio Americano è ancora più dirompente che per un Europeo, proprio per quelle mancanza di ammortizzatori e di garanzie di cui non godono.
Però hanno visto un treno passare veloce per la stazione e questa volta ci sono saliti, capendo che era il treno giusto per arrivare a destinazione senza guardare il colore dei sedili o la qualità del vagone ristorante.

Noi lo avremmo capito così in fretta?
Noi che abbiamo una classe politica che quando perde grida ai brogli ben sapendo che i brogli non esistono, dovremmo guardare l’alto profilo tenuto dallo sconfitto Mc Cain ed imparare.
Noi che abbiamo molti media che definire asserviti al potere è poco, dovremmo forse imparare qualcosina dai loro, anche quelli schierati.
Noi che ci facciamo attanagliare dai soliti slogan, dalle piccole promesse di una tassetta in meno, credendo che il mondo finisca con il nostro cortile, avremmo capito la portata storica che può rappresentare un Obama ed il suo messaggio?
Noi che a sinistra un Obama non lo abbiamo nemmeno con il binoccolo avremmo potuto fabbricarlo dal nulla?
Francamente non credo proprio.

In definitiva penso che Obama rappresenti un’occasione unica ed incredibile fino a pochi mesi fa, per costruire un mondo con regole, valori e opportunità un pochino più giuste sicuramente nuove.
La strada sarà lunga e trapunta di ostacoli e gli effetti si vedranno più nelle coscienze della gente che nell’immediatezza delle piccole cose. Ma è la strada giusta da cui partire, la strada del sogno e della speranza.
Almeno ci si può provare e per una volta mi sento di ringraziare i cittadini Americani che, capendolo, ci permetteranno nei prossimi mesi ed anni di vivere questa speranza, già molto in tempi bui e vuoti come i nostri.

Bravi, inoltre avendo un Presidente “bello e abbronzato”, come qualcuno ha fatto notare distinguendosi nel mondo come al solito, dovrebbero sentirsi fieri. Pensino a noi che con rappresentanti ultrasettantenni per colorarsi e ringiovanirsi posticciamente abbiamo bisogno di ceroni e parrucchini. E di tante divertenti battute umoristiche.

Insomma noi non siamo abbronzati, siamo proprio neri…di rabbia.

alla prpssima

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Condivido TOTALMENTE ogni parola.

Anonimo ha detto...

Tranne che una sola cosa : le battute del premier, spesso oltretutto grevi, NON fanno ridere.
Sono battute da anni 50, degne del vecchio che le pronuncia.
Ed un umorismo tipicamente provinciale, in questo molto italiano; un desolato Antonio Martino ( che ha vissuto negli Usa ) ha spiegato che dire ad un afroamericano "abbronzato" è una pesante offesa.
Il premier non lo sapeva ? Un motivo in più per evitare battute da avanspettacolo.

Anonimo ha detto...

bolso67

Per Obama hanno votato prevalentemente neri, ispanici, donne e giovani: sono saliti sull'unico treno che passava...

Renata ha detto...

Però hanno visto un treno passare veloce per la stazione...
il problema è che da noi il treno non riesce nemmeno a partire! La nostra classe politica a destra o a sinistra è stantia e vecchia, non c'è spazio per le vere novità e anche quelle che ci vengono vendute come tali sono già parte del sistema.

Anonimo ha detto...

Nel caso qualcuno appartenesse alla categoria di quelli “che tanto non se ne è accorto nessuno” delle coglionate che dice il nostro Bigolo Uomo Biango, che non impallidisce mai perchè ha due dita di vernice sulla faccia, suggerisco ricerca su Google con le parole “Berlusconi Obama”.
V ZUCCONI


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