04 aprile 2009

Una voce dalle sabbie mobili


Oggi l'unico sindacato serio rimasto in questo paese a pensiero unico capovolto ha manifestato a Roma.
Una manifestazione importante che restituisce dignità al lavoro ed ai lavoratori, divisi e lacerati da una società che li la progressivamente distraendo e distruggendo.
Ci sono ancora voci, e le persone in piazza oggi ne sono la prova, che cercano di farsi sentire. La mia impressione è che siano meno di cinque anni fa, e tra cinque anni saranno meno di oggi. Bisogna rincompattarsi, reagire. Lavoratori e anche sindacati se possibile.

Alcuni ministri e personaggi vari hanno definito la manifestazione "una carnevalata", "una scampagnata".
Tipico assurdo disprezzo, per chi ormai crede di essere onnipotente.

La storia farà la sua strada perfino in questo piccolo, immobile Paese. Ho paura solo ad immaginare il traguardo.


Alla prossima

3 commenti:

rugbysta sudafricano ha detto...

C'era meno gente perchè è stata una manifestazione identitaria.
Fatta a freddo, senza il clima giusto nel paese ( che nel 2002 c'era ) e fatta solo per esigenze "politiche".
Quando gli effetti della crisi esploderanno nel paese ( perchè quando gli altri paesi ne saranno fuori, l'Italia ne sarà ancora impantanata ), e quando cominceranno ad essere firmati i contratti capestro basati sull'osceno accordo sulla contrattazione, allora ne riparleremo.
Il sindacato ( e la CGIL è l'unico sindacato rimasto ) si ricordi che si parte sempre dai bisogni dei propri rappresentati, la questione identitaria, in una società liquida e che ha bisogno di fatti tangibili, ti si ritorce alla fine sempre contro.

Saint Just ha detto...

mi sembra un poco fuori luogo l'affermazione di rugbysta. non credo che la CGIL abbia fatto una manifestazione solo per contarsi o per piacersi vedere.
Imotivi della manifestazione mi sembrano mmolto evidenti nei termini reali e crudeli in cui si presenta la crisi economica.
motivi che mi sembrano comuni a tutto il mondo del lavoro e non solo evidenti per la CGIL.
Dovremmo stare buoni e zitti come fanno CISL e UIL?
Aspettare il diluvio senza neanche un ombrellino?
Non mi sembra che la CGIL sia autoreferenziale, mi sembra che, piuttosto, ponga delle domande a cui nessuno di quelli che devono rispondere lo faccia seriamente.
Men che meno il governo del Gran Buffone.

rugbysta sudafricano ha detto...

Forse c'è stato un equivoco.
Non ho detto che la Cgil abbia torto, anzi.
Io però in un paese come questo la prova di forza della piazza e dello sciopero li centellinerei sempre, usandoli solo quando il risultato è sicuro al mille per cento.
Questa mi è sembrata invece una manifestazione "fredda", non essendosi creato ancora il clima ( e chiediamoci il motivo di questa narcosi di massa ) per chiamare a raccolta tutti gli incazzati e tutti quelli che sono in grave difficoltà.