Filippo Penati ha sfiorato il miracolo. Una manciata di voti sono mancati.
Forse i voti di chi chiudendosi nei fortini di superiorità ora potrà unirsi e festeggiare insieme alla destra ed fazzoletti verdi di turno questa splendida filiera senza soluzione di continuità che vede dal Comune al governo centrale, passando per provincia e regione, un unico colore sventolare sulle nostre teste.
Divertitevi.
Io preferisco vedere il bicchiere mezzo pieno e constatare come il buon governo e le persone valide ancora possono pagare a discapito delle scatole vuote o delle ali protettrici un pochino malmesse.
Ovvio pensare che la scarsa affluenza abbia influito favorendo la rimonta del centro sinistra, ma accidenti, mica è colpa di nessuno se da una certa parte quando non vedono il faccione rassicurante dell'Arcorman, disertano le urne. Evidentemente quello è il loro concetto di politica ed il valore che danno ai loro candidati ed ai loro programmi.
Da rilevare anche il fatto che a Milano città pare abbia vinto Penati.
Questo dovrebbe fornire una sveglia al centrosinistra e fare capire, finalmente, che a fare i cani bastonati guardandosi le punte dei piedi non ci si guadagna nulla.
Ogni sfida è possibile con le persone ed i messaggi giusti. Questa mancata ma sfiorata vittoria sia da lezione per il futuro anche in funzione delle alleanze. Ricucire anche a livello nazionale con la sinistra, con una politica più decisa, è giusto e necessario.
Alla prossima
4 commenti:
E' finita come previsto; Milano è tornata completamente sotto le mani della destra. Da un certo punto di vista si può dire finalmente; almeno la destra avendo comune, provincia e regione non ha più scuse nel dire che i problemi sono causati dal blocco perpetrato dalla provincia sinistrorsa. Comunque il fatto che ci sia stata poca affluenza, ha dimostrato che ci sia maggior attacamento alla politica da parte della sinistra, anche se alcune frange sembrano come quei mariti che si evirano per far dispetto alla moglie; insomma se qualcuno fosse venuto a patti con la propria coscienza non avrebbe consegnato Milano in mani ai "berlusca boys". Ma forse è un alibi per continuare a sproloquiare contro ciò che viene (dis)fatto dalla destra, potendo così proporre cose fantasiose e facendosi belli agli occhi di quelli che vivono in un mondo utopico.
Io ieri sera ci speravo, la differenza in termini percentuali era minima e considerando lo scarso numero dei votanti anche il numero reale di voti che separavano Penati da Podestà non deve essere stato poi tanto alto.
Certo che è incredibile, abbiamo un premier che in questi giorni occupa le testate dei maggiori quotidiani esteri per le sue nefandezze, un premier che dovrebbe raggiungere punte di impopolarità mai viste e ancora c'è chi lo difende!
Suvvia, per una volta che incido di persona per lo 0.03% in una decisione basata sui grandi numeri, non posso esimermi dal manifestare moderata e divertita generale soddisfazione.
Ma, caro Amico Pianista, perchè affliggersi per uno come Penati che, strizzando l'occhietto miope alle ronde, non è poi così diverso dalla destre e dai loro podestà?
Al contrario, per me il dolore è attanagliante quando penso che le politiche di Penati e delle destre non sono poi così differenti nei contenuti fondanti.
Peccato: in un mondo di puttanieri e troje, Penati mi sembra una brava persona. Almeno spero...
Ad onor del vero, rispetto al primo turno, Filippo ha perso +/- 90/100 mila voti.
Ma c'è di peggio nella vita...
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