26 settembre 2009

Stiamo a zero


La prima puntata di "Anno zero" è stata un succoso esempio di che fine sta facendo questo Paese in mano a questa classe politica della destraccia che pensa di essere la padrona del mondo.

Quasi sei milioni di spettatori è un ottimo riscontro ed è piacevole notare come non tutti gli Italiani sono lobotomizzati dalla mediasettizzazione globale. Evidentemente i buoni programmi di approfondimeto interessano ancora una fetta della popolazione.

Buona la scelta di Santoro di far parlare loro, i paladini della libertà e del lavoro, della giustizia e della verità. Far vedere spezzoni dei loro fantastici inteventi delle ultime settimane

Ecco comparire quindi il gigionesco presidente del consilvio protuberarsi in discorsi di alto livello davanti ad un interdetto Zapatero.

Ancor meglio il "Brunetta Show" con queste braccine agitatissime che da a tutto e tutti ( quello che non sono come lui) dei fannulloni che dovrebbero andarsene a morire ammazzati e rispolvera vecchi termini come il "culturame", (ti dice niente Soyuz?) in mezzo ad una platea festante.

Saliamo di livello con un intervista all'inFeltrito direttore di quel quot...quot...siamo alle solite non ce la faccio, quel robo li insomma, che messo all'angolo dall'intervistatore bofonchia due cose sulla sua scottante battaglia di libertà pregna di significati che è stata la questione semisconcia con il direttore defenestrato dell'Avvenire.
Simpatico notare il busto bronzeo di Benito Mussolini che si stagliava nel suo ufficio, tanto per far capire a tutti quali siano i miti e le idee vere di questi che si spacciano come l'unica stampa libera in un mondo dominato dai comunistacci cattivi.

Peccato che nesuno,nemmeno il Franceschini un po' dormiente, abbia colto e riproposto la cosa.

Che dire poi degli ospiti destrorsi in studio?

Italo Balbino che si avventura in terreni ardui denigrando John, Bob e Ted Kennedy come scadenti miti della sinistra quando hanno molti scheletri nell'armadio. Ecco che JFK viene paraconato all Silviettino Nazionale in quanto pure lui donnaiolo.

Quando qualcuno tra le risate generali gli ha fatto notare che ad esempio, Marilyn Monroe non è mai diventata ministro, come magari accadrebbe ora nel BelPaese dopo averla data alla persona giusta, il nostro Balbocchino non poteva non avere l'ultima parola, del resto loro hanno vinto le elezioni quinndi mai contraddirli.
Quindi che ha detto l'amico? Si, Marilyn non è mai diventata ministro, ma è morta in circostanze dubbie.

Che scoop, pure assassini questi miti della sinistra. Davanti a questa verità il popolo Italiota sarà balzato sulla sedia.

C'era anche Bruttopaolo ex direttore di questo e quello, ma sempre nel giro del miglior presidente che l'italia abbia mai avuto in 150 anni.

Meglio non ha trovato che insultare Giorgio Bocca e dopo esser stato redarguito da Franceschini, che si era svegliato nel frattempo, ha pensato bene di insultare anche li dicendogli di imparare a fare il politico che non era nemmeno buono di diventare segretario del PD.

Ha ragione l'amico, come si permettono di contraddirlo?

Ricordate che loro hanno vinto le elezioni, hanno il consenso al 101% e quindi gli altri se ne devono stare zitti.

Bravi i paladini della democrazia e poveri noi che ce li dovremo sopportare ancora per un po'.
Alla prossima

1 commento:

rugbysta sudafricano ha detto...

Purtroppo il fatto che oramai il PD sia un ectoplasma li aiuta molto nella costruzione di un regime autoritario.