15 ottobre 2009

Con la Bi"NO"tti quanti Casini

Quello che è accaduto l'altro giorno in Parlamento riguerdo la mancata legge sull'omofibia dimostra, ancora una volta, tre semplici devastanti verità.
Uno. Siamo un Paese vergognoso, che insiste a guardarsi le punte dei piedi, polemizzando sul colore delle stringhe o dello smalto delle unghie, mentre tutto il mondo va avanti a grandi passi.
Nemmeno provvedimenti di umana dignità e buon senso riescono a passare - ricordate anche il testamento biologico - in nome dei soliti ritorcimenti medievali figli di una mentalità non solo illiberale e invasiva, ma anche troppo spesso, diciamolo una volta per uttte, tremendamente ipocrita con dettami imposti a tutti da chi predica male in un modo e razzola ancora peggio nell'altro,
Due. Il Pd si deve liberare da certi personaggi che nulla hanno a che vedere non solo con ideali minimamenti progressisti tesi all'avanzamento e il miglioramento, allargando diritti e doveri, di una società. Certa gente vada in case dove potrebbe essere meglio rappresentata e dove prevalgono ipocrisa e demagogia e non rovini quel poco che rimane di buono della nostra. Spero che qualsiasi cosa accada nelle primarie del 25 Ottobre possa portare ad una uscita dal Pd di gente che lo condiziona pesantemente e, a mio avviso, incredibilmente.
Tre. No ad alleanza con i Casini di turno. Mai. Piuttosto sconfitta a vita. Sapete bene cosa accadrebbe alleandosi con chi ha certe idee, con chi di fatto fino all'altro ieri era in perfetta sintonia con la destra e con la destra stava al governo, con chi è evidentemente a disagio in un ruolo di opposizione morbida ad un Governo dove evidentemente vorrebbe e potrebbe stare tuttora. Su temi etici e sociali si finirebbe per spostarsi ancor di più su posizioni inaccettabili per chiunque si senta minimamente, e dico minimamente, di sinistra e laico.


Alla prossima.

4 commenti:

rugbysta sudafricano ha detto...

TOTALMENTE D'ACCORDO CON TE.

SOYUZ1968 ha detto...

Oh finalmente sei arrivato alle medesime conclusioni da me espresse molto tempo addietro in diverse altre occasioni di confronto, consentendomi di affermare che questa volta sono state da te espresse con indiscutibile netta chiarezza.

Il PD deve decidere dove stare e non credo che possa scegliere altro dalla Sinistra, anche perchè gli altri posti, come tu stesso hai ben evidenziato, sono stabilmente già occupati.

E Sinistra vuol dire, appunto, stare, almeno per il minimo sindacale, dalla parte dell'allargamento dei diritti e dalla parte del superamento degli ostacoli che non permettono la parità nelle opportunità e nella dignità di cittadinanza, che deve essere difesa da quei comportamenti violenti e incivili, retaggi ideologici superati dalle conquiste sociali dell'Umanità a partire, almeno, dalla Rivoluzione Francese.

I residuati della Controriforma del Concilio di Trento, della Sacra Inquisizione, del capitalismo padronale da filanda inglese dell'ottocento e dello sfruttamento del lavoro minorile, in stile Ciarrapico, lasciamoli pure ad altri.

Mi fa sorridere, ma non troppo, la dichiarazione di Torquemada Binetti quando afferma che, poichè Franceschini non l'ha appoggiata, voterà, con i suoi delegati comunque presenti nel PD, per Bersani: non sorrido troppo, perchè, in caso di vittoria del candidato che così appoggerebbe per ripicca personale, il Bersani segretario sarebbe, in tal modo, molto facilmente ricattabile da chi l'avrà votato facendo la differenza.

Unknown ha detto...

Ma perchè la binetti non conclude in bellezza?

Si faccia crocifiggere, così andrà in paradiso...

Saint Just ha detto...

non credo che Bersani sia così facile da ricattare