25 ottobre 2009

L'ultima occasione

L'alba che aspettavamo? Temo di no, chiariamolo subito.

Tuttavia questa mattina mi son recato di buon ora al circolo di via Marcona per offrire il mio contributo di democrazia alle primarie del Pd. Era molto presto e poca la gente presente. Dopo aver votato, chiaccherato e pensato ho prelevato la copia gratuta dell'Unità e mi sono diretto verso il circolo Carminelli, quallo di riferimento verso Piazza V giornate, luogo sempre attivo e frizzante che mi intasa simpaticamente la casella postale ogni giorno.
A quel punto erano quasi le undici e fuori dal circolo la fila, composta e silenziosa, esondava non solo dall'edificio, ma anche dal marciapiede. Un serpentone confortante.

Si, perchè qualsiasi sarà il risultato ritengo importante, anzi fondamentale, che tutto il popolo sano vada a votare, magari anche se non elettori del Pd, sia per l'importanza assoluta che un esercizio come le Primarie, sconosciute e derise da altre parti ridotte a "robetta del capo", sia per la nodosità del momento politico e sociale.
Per dirla con uno stile comprensibile anche ai poveri lettori di certi fogliacci penosi, "i gufi sono in agguato" e saranno li, pronti da domani a mistificare, fare di tutta l'erba un fascio maleodorante, vominate inutilità dialettiche rappresentanti l'ignoranza umana sublime, eseguire una semplice conta, - alla tabelline del tre ci devono ancora passare, non pretendiamo troppo - da cui risulterà ovviamente che anche due milioni di persone sono in realtà quattro gattini arruffati.

No, cazzo. No.

Facciamo vedere ancora una volta che siamo diversi. Facciamo vedere, forse per la prima volta, che anche se minoranza oggi potremo diventare maggioranza credibile domani e spazzare via questo olezzo onestamente pesante.
I cittadini di buon cuore non si distacchino, anche se capisco la tentazione, e facciano questo sforzo.

Poi da domani pretenderemo tutti insieme che nel Pd e nell'opposizione tutta, ci si svegli una volta per tutte. Negli uomini, nell'incedere e anche nelle idee.
Perchè quello che è stato fatto fino ad oggi è stato troppo poco, a volte perfino sbagliato. Colpevolmente sbagliato.

Ora basta con le chiacchere, è l'ultima occasione.
Se si fallirà ancora solo il silenzio ci accompagnerà verso il baratro definitivo ed oscuro e sarà completamente inutile parlare, parlare ed ancora parlare.
E sarà giusto così.

Alla prossima

6 commenti:

rugbysta sudafrficano ha detto...

Io ho votato in viale Lombardia 65,
verso le 11 coda lunghissima, soprattutto donne, e mezz'ora di attesa per votare.
Ho votato Marino come segretario nazionale e Fiano come regionale.

SOYUZ1968 ha detto...

Interessante....peccato che non voterò mai il partito che ospita la simpatica Paola Binetti...

rugbysta sudafricano ha detto...

Tanto entusiasmo sprecato.
Ha vinto le primarie un candidato in antitesi con lo spirito di chi è andato a votare, pur magari votando lui.
Celebriamo il trionfo delle primarie come fattore di coesione della base, ed è stato eletto uno che le abolirà.
Tutti gli elettori delle primarie reclamano opposizione dura, ed è stato eletto un inciucista dalemiano, ed amico dei confindustriali che sono i principali sponsors del governo attuale.
Io personalmente ho votato Marino anche per la laicità, ed è stato eletto un amico dei ciellini.
Meglio cominciare a guardare seriamente ad IDV od a Beppe Grillo.
p.s. ho usato il termine "amico" anzichè quello che avevo in mente, solo per evitare una querela ed evitarla al blogger

Anonimo ha detto...

Primarie, vince Bersani. Ora può rimettersi i baffi.

rugbysta sudafricano ha detto...

Almano una cosa positiva nella vittoria di Bersani c'è.
Il perdente ed integralista clericale Rutelli se ne va.
Nessuno lo rimpiangerà, come nessuno rimpiangerà Miss Palombelli in Rutelli.
Se poi porta con sè anche Binetti, Carra, Vernetti eccetera, lo ringraziamo molto.
Però, prima di sbattere la porta, si ricordi di restituire il seggio senatoriale conquistato grazie al PD ed ai suoi elettori, e l'immeritatissima poltrona di presidente del Copasir. Anche i suoi seguaci si ricordino di fare la stessa cosa, please.
Di Mantini, che è scappato con la poltrona di deputato conquistata grazie al PD rimastagli incollata al culo, credo che ne basti ed avanzi uno.

SOYUZ1968 ha detto...

Mi fa sorridere il Rutelli clericale, dopo la militanza radicale e la provenienza familiare legata alla tradizione massonica....