24 novembre 2009

Frasi dette e non dette


Sapete quale è la differenza tra la famosa frase di Maria Antonietta sul popolo affamato che avrebbe dovuto sfamarsi a brioches e l’uscita a vuoto del ministro Rotondetto che ha stigmatizzato la pausa pranzo come rovinosa per il Paese, totalmente anti produttiva e, da lui, sempre mal sopportata?
No, non la corbelleria dell’affermazione, difficile classificare spessore del personaggio e supponenza dell’argomentazione.

L’unica differenza è che una delle due frasi non è mai stata pronunciata mentre l’altra, poveri noi, si.
Indovinate un po’ quale è vera?

Ridete ragazzi, in fondo abbiamo quello che ci meritiamo e gentilmente ringraziamo pure la possibilità che lor signori ci danno di spettacoli così divertenti senza spendere un soldo del biglietto.

Rimane un consiglio che darei al tipo Rotondetto e tanti altri suoi compagni di meren…pardon di pranzi visto che di sieste loro ne usufruiscono e parecchie.
Si prenda una bella pausa, ma lunga, lunga che non finisca più e soprattutto si ricordi che è meglio tacere che parlare per dare aria alla bocca.

alla prossima

4 commenti:

uomosummer ha detto...

Ho finito le parole per definire questi inutili escrementi.

Unknown ha detto...

rotondi, assieme ad elio vito, è il ministro più inutile, non dico della storia della repubblica, ma dal 1861!

Guai a loro se mi tolgono la pausa dalle 13.00 alle 14.00, che, oltre al pranzo, comprende anche una mezz'oretta di pisolo...

E se proprio lo dovessero fare, uscirei da lavoro alle 16.00, anzichè alle 17.00!

Poooooooooooorciiiiiiiiiiiiii!

SOYUZ1968 ha detto...

Non faccio la pausa pranzo, perchè dovrei percorrere 2.2 km con l'auto per recarmi in mensa.

Non sopporto, comunque, che certi fenomeni irpini impongano la volontà padronali sull'allungamento della giornata di lavoro a parità di stipendio....

I politicanti irpini sanniti e napoletani, e il loro "clientes", dovrebbero essere bonificati con il napalm....

rugbysta sudafricano ha detto...

Io credo che la scelta vada lasciata al lavoratore.
Se decide di fare l'intervallo di pranzo, lo fa di 30 minuti o di un'ora.
Se, come me, lo considera solo una perdita di tempo, non lo fa ed allora esce un'ora prima acquistando un'ora di libertà in più.
Libertà di scelta. La cosa più semplice del mondo.
p.s. se invece vuole essere una furbata padronale per allungare l'orario di lavoro a parità di stipendio, allora la proposta è semplicemente irricevibile