Sono passati venti anni da quel giorno di Novembre in cui il Muro di Berlino, simbolo tragico della guerra Fredda, è caduto accartocciandosi su se stesso. Imploso e distrutto allo stesso modo di uno Stato che come un pachiderma lento ed incapace di rinnovarsi, non è riuscito a superare i quattro decenni di vita.
Mi ricordo di quel giorno soprattutto i mille e mille volti festanti, ingenui, stupefatti, volti di persone che in quel giorno iniziavano una nuova vita.
Le vicende piccole e grandi che dal giorno della sua costruzione hanno portato alla sua distruzione in quel 1989 già travolto dai cambiamenti di una Perestroika mai terminata, sono troppi da raccontare in questa sede. Troppe avventure, troppi momenti che hanno fatto la storia, troppe le vite spezzate, troppi episodi, troppi atti di eroismo, troppe vicende di assoluta normalità.
Cadere nella retorica è troppo facile.
Voglio allora ricordare una cosa.
Oggi su Rai storia hanno trasmesso un programma che, in pratica, era un collage progressivo dei servizi originali del Tg1 delle ore 20.00 che in quei mesi hanno accompagnato le giornate fino al 09 Novembre. Dall'apertura Ungherese ai profughi, dalle feste a Berlino Est per i 40 anni della DDR ai tardivi tentativi di rinnovarsi di una classe politica al collasso. Fino al giorno fatidico.
Bene, ho notato in quei servizi un telegiornale ben diverso da quelli di oggi. Segno dei tempi che cambiano.
I Frajese oppure una giovane Gruber inviata sul posto, ogni sera descrivevano con particolareggiati dettagli ed in modo discretamente approfondito. Servizi che duravano anche più di 5 minuti l'uno e che di vicende ne raccontavano. Probabilmente l'importanza degli eventi lo richiedeva, ma siamo sicuri che oggi accadrebbe ancora? Non ci sarebbero forse servizi ben più frettolosi, o magari leggermente partigiani, che si alternano con docili inutilità sull'ultimo gioco da spiaggia? Si, spiaggia, e pazienza che siamo al 09 di Novembre.
Alla prossima
3 commenti:
Oggi vedremmo servizi di qualità miserabile, in un italiano scadente e con pesanti quanto intollerabili inflessioni dialettali, con incapacità di pronunciare una qualsiasi parola in lingua non italiana e suprema ignoranza di storia, fatti, cose e persone.
Il Cosmonauta Sigmun Jahn nel film "Good Bye Lenin" fece il miglior discorso possibile per una reale riunificazione, che in questo mondo sbagliato non sarebbe mai potuta avvenire.
"Care Concittadine e Cari Concittadini della Repubblica Democratica Tedesca, chi come me ha avuto la fortuna di ammirare il nostro piccolo pianeta azzurro dalle lontane profondità dello spazio ha uno sguardo diverso, perchè da lassù, negli spazi interstellari, la vita degli esseri umani appare piccola e insignificante e viene da chiedersi "dove stiamo andando, quali sono i nostri obiettivi e quali le nostre conquiste?".
Oggi compiamo 41 anni, un millesimo di secondo in relazione all'Universo, ma per noi quest'ultimo anno ha avuto il valore di un intero secolo.
I nostri nemici di un tempo vivono ora al nostro fianco, sono i nostri vicini di casa, questo non è certo il migliore dei paesi ma i valori in cui crediamo continuano ad entusiasmare uomini e donne di tutto il Mondo.
Spesso abbiamo perso di vista i nostri reali traguardi, è vero, ma ora ne siamo coscienti: il Socialismo non è nato per innalzare i muri, Socialismo significa tendere la mano agli altri e insieme ad essi convivere pacificamente, non è il sogno di un visionario ma un preciso progetto Politico ed è per questa ragione che, oggi, dichiaro aperte le frontiere della Repubblica".
Erano regimi, quelli dell'est Europa, che non potevano durare.
Da un lato, il tradimeto dell'ideale socialista (credo che nessuno abbia il coraggio di affermare che quei paesi erano il "paradiso dei lavoratori"...).
Dall'altro, l'imposizione di un sistema che la gente non voleva (e che non vuole: i "popoli" preferiscono credere in ridicole identità etnico-religiose, ed essere "liberi" di indebitarsi fino alle orecchie per possedere beni inutili...).
10 anni fa sostenevo, e continuo a sostenere, che il muro avrebbe dovuto cadere in 20 anni, non in una notte: domani sarebbe stata smantellata l'ultima pietra.
Non so se il mondo sarebbe stato migliore, ma sicuramente avrebbe subito meno sconquassi...
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