26 dicembre 2009

Il Natale mio

Un altro Natale è passato come tradizione vuole. Apertura regali e cena in famiglia la sera della vigilia e pranzo di Natale con i nonni. Panza piena anzi pienissima.
Vigilia passata a pieni giri per manterere il ritmo degli appuntamenti che mi ero prefisso, con una considerazione finale che mai avevo notato. Quante mani ho stretto. In fondo ne conosco di gente pue dal basso della mia bolsità.

Nel giorno di Natale mio fratello ci ha abbandonato dopo gli antipasti, costretto dal turno lavorativo.

Si è perso questa volta i mirabolanti racconti del nonno hanno portato alla ribalta le cene da Giggi Fazi negli anni sessanta, accompagnando la lontano, ma non troppo, le succulente figure di Ava Gardner e Walter Chiari.
Si snocciolano ricordi a Natale e quelli del famoso ristorante Romano sono ben succulenti. Non si era mangiato abbastanza e quindi corriamo con l'immaginazione verso altri piatti leggendo la descrizione del particolare menù in perfetto romanesco con raffigurazione dettagliata della preparazione dei piatti, conservato come un prezioso cimelio, che ho sbirciato presente addirittura in vendita sul famoso sito di aste in internet.

Ora corriamo in montagna per una settimanina di vacanza e, vi assicuro, dopo le mangiate reali e virtuali è meglio rifugiarsi in una dieta oltre che a respirare l'aria dell'altopiano.
Ci si annoierà? Vedremo, con la compagnia di Dexter ed gli scritti da completare il tempo dovrebbe passare veloce. Gli amici presenti faranno il resto.

Dieta dicevamo? Forse esagero meglio non proporre promesse impossibili da mentenere anche perchè nella Bergamasca farà freschino e rifugiarsi al ristorante o magari in pizzeria può essere un buon mo...no, non pensiamo sempre a magnare.

Buon appetito e già che ci siamo buon anno a tutti. Il blog ed il sottoscritto riappariranno come per magia nel 2010.

Alla prossima

1 commento:

Renata ha detto...

Bella davvero la descrizione del tuo Natale. Un abbraccio grande e tanti auguri per il nuovo anno!