10 aprile 2010

Maroneria

Tratte fedelmente dal sito dell'Unità riporto alcuni stralci dell'intenvista/opinione/pensiero del ministo Roberto Maroni in tema di pirateria.

Ecco il Maroni pensiero.

«Non la considero un'azione illegale...Si è detto che è come andare in un supermercato e rubare la merce. Non è così, sarebbe così se io entrassi in un un sito che vende e rubassi la musica da lì; ma quando io scarico c'è il collegamento peer to peer, cioè tra computer privati. È come se il proprietario di questo computer dove io vado a prendere la musica facesse una copia di un cd che ha comprato e me la regalasse, cosa che avviene normalmente quando compriamo un cd e facciamo la copia per i nostri amici: è lo stesso meccanismo».
«Proporre sanzioni pesantissime come quelle in Francia, fino alla disconnessione da internet, è sbagliato e non funziona, anzi in Francia da quando c'è questa legge severissima il download è aumentato. La soluzione è un altra: quella di fare un grande sito nazionale, l'ho proposto da tempo ma senza essere ascoltato, dove si possa scaricare musica gratis legalmente e trovare degli sponsor che paghino il diritto d'autore a chi la musica la fa e ha diritto ad essere pagato per questo».

Posizione interessante, per uno che se non ricordo male ama la musica e suona la tastiera in un complesso da sempre. Voi cosa ne pensate?

Alla prossima

3 commenti:

rugbysta sudafricano ha detto...

Da un lato scopro che la destra sta scoprendo il web.
Come dice Civati, probabilmente tra il 5% di italiani che si dice per nulla interessato al web ci sono i vertici nazionali del PD.
Però Maroni sia coerente.
La Lega metta il veto a tutte le proposte liberticide contro la rete ( che arrivano quasi tutte da destra ) ed alla prossima proroga del decreto Pisanu tolga la norma che impedisce lo sviluppo, unico caso nel mondo civile, del wi-fi libero e gratuito.
Caro Maroni, fuori i fatti. Le chiacchiere stanno a zero.

von Richthofen ha detto...

La posizione di Maroni e' condivisibile, per la piu' ovvia delle ragioni: e' l'unica posizione sostenibile, perche' di fatto non e' possibile evitare lo scambio o lo scarico di opere soggette a copyright. Scaricare costi e diritti sugli sponsor puo' essere una soluzione valida (come del resto accade per le caselle di posta elettronica).

marina ha detto...

io non riesco a decidermi. trovo che il lavoro creativo debba essere riconosciuto e avere la sua ricompensa ma penso che la cultura debba essere il più possibile gratis e la musica è cultura. Quindi vorrei che a pagare fossero non so le grandi case discografiche riducendo i loro guadagni
vedi mi impiccio, non so che soluzione trovare
marina