15 novembre 2010

Primarie come partenza


Milano ha scelto Giuliano Pisapia. Io ho scelto Giuliano Pisapia, votandolo ieri. Da qui si deve partire. Spero possa rivelarsi la decisione giusta. Conoscendo il popolino milanpadano temo che correrà dietro l'abbaiare che produrranno i cani parlando per cinque mesi solo di moschee o campi rom. E forse si perderà. E Milano farà sempre più pena.

Nonostante questo la vittoria di Pisapia porta con se due grandi messaggi. Oltre una sveglia, non esagererei andando oltre, per il PD Milanese notoriamente dormiente, ci ricorda della gran voglia del popolo di centrosinistra di una politica nuova, vera, ben marcata.

Inoltre, e non è poco, ci regala la certezza che è stata competizione sana e vera, alla faccia dei gufacci che anche dall'interno snobbavano, criticavano lo strumento fornendo il solito temperino alla matita spuntata della destra e del populismo che di questi tempi va di moda.

Gli altri hanno le patetiche convention con solita telefonata del capo e gli astanti succubi, non pincopalli ma ministri, sindaci, presidenti di regione, ridotti a tappetini plaudenti. I predellini li lascio a loro. Io mi tengo le perfettibili primarie e le code caserecce per esprimere la propria voglia di cambiamento ed il proprio sogno per rigenerare una città semicadaverica.
E mi tengo la speranza che almeno ora si corra davvero tutti uniti verso la meta.


Alla prossima

1 commento:

SOYUZ1968 ha detto...

Andrà meglio che con i fenomeni paranormali da trasformismo all'amatriciana a cui la sinistra milanese ci ha abituato do po tangentopoli...e se andrà meglio si può anche vincere...