25 novembre 2005

Hush, Hush



Giovedi sera: dopo una grigia giornata lavorativa, mi aggiro perplesso volteggiando attorno al telecomando quando, improvvisamente, mi cade l'occhio sulla mia collezione di DVD contenente film già visti e,meritatamente, rivisti. L'occhio spento si desta nel osservare la copertina di L.A. Confidential e i dubbi si dissipano. Ecco come passerò la mia fredda serata novembrina.

Per la quarta o quinta volta ricompaiono sul mio personalissimo schermo i volti dei magistrali Crowe, Spacey e Basinger. Il film, diretto dal valido Curtis Hanson, è ambientato nella Los Angeles degli anni '50, città ricca di promesse scintillanti , pervasa da sogni di cartapesta difficilmente realizzabili e intrisa di corruzione e malvagità. In questo clima si srotolano le alterne vicende di tre poliziotti molto diversi tra loro ma uniti da un loro codice morale, uniti dalla voglia di riscattarsi che, i crudi avvenimenti che gli si pongono innanzi, fanno riemergere. Tra immoralità diffusa, riviste scandalistiche, prostitute somiglianti alle dive del cinema e una profonda illegalità che coinvolge tutti, i tre agenti Bud (Russel Crowe), duro e quadrato, Edmond(GuyPierce), incorruttibile ma carrierista e Jack (un fantastico Kevin Spacey), vanitoso e superficiale, si trovano ad indagare su un multiplo delitto avvenuto in un locale, in cui è rimasto vittima anche un loro ex collega.

La soluzione sembra semplice, troppo semplice, ma lo scandalo e le crude sorprese sono in agguato. I tre, pur percorrendo strade molto diverse, si avvicinano alla torbida verità consci di doverne pagare le imminenti conseguenze.

Alla fine non vi è traccia di eroi senza macchia, ne una netta demarcazione tra il bene e il male e questo è un grande pregio di questo film crudo e aspro ma nello stesso tempo dolce, un film dall'ampio respiro ma in egual misura molto asciutto, un film che si avvale di grandi interpretazioni, oltre a i già citati Crowe e Spacey anche il corretto Pierce e una splendida Kim Basinger, peraltro vincitrice dell'Oscar come miglior attrice non protagonista.

A mio modesto avviso questa opera è l'esempio di come dovrebbe essere girato un film noir-poliziesco e, caldamente, ve lo consiglio. Il migliore nel suo genere di questi ultimi anni. Zitti, zitti e alla prossima.

"Uomini onesti si lasciano corrompere in un solo caso: ogni qualvolta si presenti
l'occasione"

(Gabriel Laub)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ma sto film non te l'ha proprio cagato nessuno.....a breve ti invierò la mia critica cinematografica nella sezione che hai dedicato a Polanski.