21 febbraio 2006

Dico la mia




Amitiè
Osservo quel puntino giallo
sorvolare nel vento il fil della rete
la carezza del budello
un’altra ancora
un’altra ancora
un fulmine diventa
lo sguardo si perde
e inclino il pensiero
ascolta amico mio
il sentimento presente
che prende vigor dai rovesci del tempo
così veloce sembra il puntino
e il mio cuore con le corde più tese
(il Pianista)

4 commenti:

SOYUZ1968 ha detto...
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SOYUZ1968 ha detto...

Potrei usare le stesse parole di Francesco Guccini davanti al testo di Luci a San Siro del suo collega Roberto Vecchioni......"è ciò che avrei voluto scrivere e non ho mai scritto!".

Confronta la straordinaria bellezza di questi tuoi versi con una qualunque poesia del Manzoni....la differenza è notevole!

http://www.pelagus.org/it/libri/
TUTTE_LE_POESIE,_di_Alessandro_
Manzoni_1.html

Anonimo ha detto...

Ehm ... io faccio fatica capirli.

Compagno di pranzi e cene ha detto...

Oh signur...ma basta ma basta...