23 febbraio 2006

God save the ravens




La leggenda narra che fino a che dei corvi abiteranno la Torre di Londra, come dei severi guardiani, la continuità della corona d'Inghilterra sarà preservata. Un decreto emanato dall'allora re Carlo II stabilisce che almeno sei di questi neri pennuti, debbano sempre volteggiare sulle mura dell'antichissima fortezza fatta costruire nel 1078 da Guglielmo il conquistatore. Da allora questi corvi sono diventati più che un simbolo e vengono coccolati dal Ravenmaster, la guardia che ha il compito di prendersi cura di loro. Fino ad oggi ogni turista che entrava a visitare la bellissima fortezza, vero scrigno di storia e tesori, poteva osservare questi grossi corvi liberi di sorvolare i cortili dell'edificio confondendosi tra la gente. Liberi ma non troppo, ovviamente i sudditi di Sua Maestà non potendosi permettere inopinate fughe tarpano le ali agli sventurati corvetti impedendogli di spiccare il volo verso la libertà. Vabbè, direte voi, la Corona prima di tutto.
Non si può proprio vivere tranquilli sull Isola, ed ecco che un fantasma minaccioso si profila all'orizzonte. L'influenza Aviaria. Mamma mia, pensano a corte, bisogna preservare i preziosi pennuti.
Il Principe Carlo si tocca le parti basse una prima volta pensando alla sorte della monarchia in caso di dipartita dei corvi, una seconda pensando a Camilla, ed una terza per conto dei figli occupati in festini e mondanità varie. Che fare? Prontamente si passa all'azione rinchiudendo gli sbigottiti volatili in quattro gabbie, due matrimoniali e due singole (ma i Pacs non esistono?) nella Upper Brick Tower. E' la prima volta che accade in mille anni. I nostri Branwen, Hugine, Munin, Gwillum, Thor e Baldrick proveranno in queste settimane cosa vuol dire vivere in una gabbia. Ma è per il loro bene, e per il bene della regina.
Solvolando per un attimo, è proprio il caso di dirlo, il tono scherzoso del post, consiglio caldamente a chiunque dei miei lettori che metterà piede in quel di Londra, di fare una visita alla Tower of London. Il prezzo del biglietto è un po' caro (circa 14 Sterline) ma l'immersione nella storia Britannica è totale e suggestiva. Potrete ammirare gli edifici, il quartiere medievale, la cappella di St. Jonh, le carceri, i luoghi di tortura, e i bellissimi gioielli della corona.
Proprio nella visita ai gioielli l'indomito Pianista accompagnato dal fido rugbysta nelle vesti di palo per l'occasione, sfidò le terribili guardie della torre cercando di riprendere con videocamera quello che riprendere non avrebbe potuto. Nonostante il perfetto travestimento da Wiston Churchill (perchè Silvio può e io no?) fui sgamato e pesantemente redarguito ma un pezzettino di filmato sono riuscito a strapparlo, prima di finire nella sala delle torture....

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Qualche anglofilo mi spiegherebbe la differenza tra raven e crow? E' come tra corvo e cornacchia?

SOYUZ1968 ha detto...

I "ravens" sono animali della famiglia dei "crows", e sono quelli più grossi di questa famiglia allargata....appartengono tutti alla famiglia dei Cordivae....non saprei distinguerli perchè di robe bucoliche capisco 'na sega.

Pubblicità progresso: mangiate pollo...che è sempre buono!

Anonimo ha detto...

Preferisco il tacchino, e continuo a mangiarlo.
Di cornacchie ne incontro a decine nei 50 Km che mi portano in ditta. Sono animali molto intelligenti: l'altro giorno arrivavo a velocità sostenuta (se mi beccano mi bruciano la patente e mi spediscono, giustamente aggiungo, a guantanamo!) e sul ciglio della strada c'era uno di questi uccelli che stava divorando una vittima della strada (la strage di ricci, nutrie, gatti ecc.). Le ho suonato per smarrirla, ma lei, il grigio-nero volatile, che un po' di timore m'incute sempre, m'ha guardato, ha valutato che le sarei pasato vicino ma non troppo, ed ha contnuato a spolpare quel cadavere imperterrita....

SOYUZ1968 ha detto...

Il tacchino??? Insipido....e, non so perchè, non riesco a digerirlo...

Compagno di pranzi e cene ha detto...

La prossima volta che vado a Londra voglio assolutamente visitare questa fortezza!

Anonimo ha detto...

Mi ricordo l'episodio e la mitica frase del sorvegliante : "no camera Sir".
Il pollo sto continuando a amangiarlo anche io.

Anonimo ha detto...

In una padella versate alcuni cucchiai d'olio e il composto formato da prezzemolo, cipolla, salvia, pomodoro secco, olive nere e macinato di corvo spiumato a piacere. Mentre fate rosolare il tutto, bollite il riso in abbondante acqua salata e scolatelo. Aggiungete al composto la noce di burro e il riso con lo zafferano, e bagnate col vino rosso. Fate addensare il tutto e ponetelo in un piatto di portata.