30 marzo 2006

L'ennesimo esempio di civiltà


Anche quest’ anno nel civile Canada è ricominciata la ignobile mattanza delle foche, la previsione è di ben 325.000 animali che saranno uccisi. Questa sanguinosa e ripetuta caccia riguarda principalmente i cuccioli di due settimane che, spauriti ed indifesi, ma con pelliccia pronta all'uso, vengono barbaramente massacrati senza la minima pietà. Il governo si difende con scuse risibili nascondendosi dietro ai numeri e alle frasi di circostanza come quelle utilizzate dal primo ministro Canadese nel tentativo di sostenere come il suo paese sia vittima della propaganda e che il massacro è necessario per la sopravvivenza e l’ economia delle popolazioni indigene. In realtà in Canada il numero di foche uccise dalle popolazioni autoctone, per scopi alimentari e di prima necessità, è una minima parte rispetto al totale delle uccisioni praticate per decreto tese ad ingrossare il commercio internazionale delle pelli.
Per fortuna in molti paesi d’Europa, il crescente dissenso ha portato ad una consapevolezza dei governi con leggi tese a contrastare l’importazione ed il commercio di pelli di Foca. Non così si può dire della Cina e della Russia, che con a loro domandai non aiutano a decrementare questo commercio folle.
Insomma per il governo Canadese, il destino di qualche centinaia di migliaia di foche val bene una boccata d’ossigeno al bilancio dello stato.
La sistematicità chirurgica della strage viene dimostrata dalle foto e dai raccapriccianti filmati che mostrano la crudeltà di questa attività dai risvolti economici internazionali: foche scuoiate ancora vive, cuccioli massacrati a colpi ripetuti di hakapik, cacciatori ben attrezzati con navi e motoslitte. L'intera operazione si svolge naturalmente con metodi molto ortodossi. Vedere per credere
Cosa possiamo fare noi, insignificanti ingranaggi di un mondo troppo complicato?
Un arma ci sarebbe, simile a quella da utilizzare contro la televisione spazzatura, non guardando certi programmi, o contro i commercianti che alzano troppo i prezzi, non servendosi nei loro esercizi.
Nel caso specifico si possono boicottare, non acquistandoli, i prodotti Canadesi recando un danno alla loro economia. Dato per certo che in questo mondo contano solo i soldi possiamo colpire chi sgarra prima di tutto nel portafoglio.
Alla Prossima.

8 commenti:

Compagno di pranzi e cene ha detto...

Non penso farò mai acquisti del genere...sarebbe da tirare al tizio del filmato una sola delle mazzate che con tanta foga tirava alle povere foche

Anonimo ha detto...

Parlo da maschilista: chiedete alle femmine del genere umano, che di solito sono così sensibili da scoppiare in lacrime per nulla, a chi va la pelliccia dei cuccioli di foca? Non sono loro le maggiori consumatrici di queste cose? E in genere acquistano questi "capi d'abbigliamento" non per necessità, ma per semplice vanità!

SOYUZ1968 ha detto...

Una barbarie inutile e sanguinaria in un mondo dove le fibre alternative offrono una vasta scelta di tessuti per i cappotti...barbari!

Il Pianista ha detto...

x bolso: non sei maschilista, hai solo detto la sacrosanta verità.

x il compagno: tra i prodotti canadesi c'è il salmone affumicato che ti piace tanto. Potresti fare un sacrificio.

Compagno di pranzi e cene ha detto...

Cosa c'ntra il salmone? Stiamo parlando di prodotti derivanti dalla foche...e poi il salmone che si mangia qui in italia e prevalentemente norvegese o scozzese

Il Pianista ha detto...

compagno mi meraviglio. Per boicottare l'econimia di un paese puoi colpire ogni prodotto non è necessario limitarsi alle foche.
La norvegia è uno dei tre paesi con russia e cina, che ha la maggior richiesta di pelli di foca quindi il ti rimane solo il salmone scozzese.

SOYUZ1968 ha detto...

La Norvegia, insieme ai Giapponesi, stermina anche le balene

Anonimo ha detto...

Boicottare non solo le pellicce ( donne sveglia, in prima linea qui dovete essere voi ) e boicottare tutti i prodotti canadesi.